Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

FARO (Redacción), 22-23 enero 2022. De nuestra Agenda tradicionalista, algunos avisos para este fin de semana.

Posted by on Gen 30, 2022

FARO (Redacción), 22-23 enero 2022. De nuestra Agenda tradicionalista, algunos avisos para este fin de semana.

Plataforma Zoom, sábado 22, 20:00 (ocho de la tarde, hora oficial de Madrid). Lección XVII del Curso Elemental de Filosofía Clásica que para el Consejo de Estudios Hispánicos Felipe II imparte el Profesor José Miguel Gambra: Política. Principales teorías sobre el origen de la sociedad y del Estado. Las formas de sociabilidad. Las sociedades laborales. Otros husos horarios y más información en este enlace.

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Scurcola Marsicana 23 gennaio 1861, 89 morti e 277 dispersi

Posted by on Gen 22, 2022

Scurcola Marsicana 23 gennaio 1861, 89 morti e 277 dispersi

Dopo la commemorazione del 22 gennaio 2022 della strage avvenuta il 22 e 23 gennaio 1861 per mano dell’esercito invasore piemontese a Scurcola Marsicana, domenica 23 gennaio 2022 alle ore 21 l’Ass.Id. Alta Terra di Lavoro trasmetterà una puntata speciale dedicata a quella tragedia. Il relatore sarà Francesco Maurizio Di Giovine, che già ci ha fatto compagnia quando abbiamo parlato di Borjes, è uno studioso del mondo identitario tradizionalista di lungo corso, carlista e fervente insorgente napolitano, di seguito il link per vedere la trasmissione. Da segnalare l’originale e magnetica sigla di Raimondo Rotondi

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L’IMPERATRICE TERESA CRISTINA, “MADRE DEI BRASILIANI”

Posted by on Gen 18, 2022

L’IMPERATRICE TERESA CRISTINA, “MADRE DEI BRASILIANI”

Teresa Cristina è un fantasma, un enigma ancora da svelare[1]. Questa è l’opinione di un profondo conoscitore della storia brasiliana che ha dedicato una biografia alla sorella di Re Ferdinando II di Borbone (1810 – 1859). Perché un fantasma? E’ presto detto. Tutta la storiografia è rimasta vittima del pregiudizio antiborbonico costruito dal liberalismo risorgimentale prima e crociano poi al fine di legittimare il processo di unificazione della penisola italiana che ebbe il suo momento culminante con la deposizione della dinastia che aveva regnato per quasi 130 anni sul Mezzogiorno d’Italia. Perciò la storiografia doveva stendere il velo dell’oblio sull’azione di questa benemerita Principessa Napolitana, per farla diventare un fantasma della storia. Circa l’enigma ancora da svelare, rimandiamo la nostra interpretazione alla conclusione del saggio.

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Lo stato ungherese e la fondazione e il consolidamento della Chiesa (sec. X-XIII)

Posted by on Gen 13, 2022

Lo stato ungherese e la fondazione e il consolidamento della Chiesa (sec. X-XIII)

Copia delle insegne reali ungheresi

I dati qui presentati appartengono agli originali. I dati delle copie sono contenuti nell’ultimo paragrafo della scheda.  La Sacra Corona d’Ungheria è stata il principale e più antico simbolo del diritto sovrano durante il periodo monarchico, cioè per quasi dieci secoli (sino al 1946), mentre oggi si identifica come il simbolo stesso della Nazione ungherese. Secondo una tradizione agiografica Papa Silvestro II nell’anno 1000 o 1001 avrebbe inviato una corona al giovane re Vajk, della famiglia degli Árpád, che dopo essere stato battezzato con il nome di Stefano (in ungherese István) durante la sua infanzia, era succeduto sul trono nel 997 a suo padre Géza. La scelta del nome Stefano dipese probabilmente dal desiderio di porsi sotto la protezione del Santo protomartire della diocesi di Passavia che aveva svolto un ruolo decisivo nella conversione del principe Géza e degli ungheresi (per una biografia di Stefano d’Ungheria cfr. Klaniczay, Gy. in Il grande libro dei Santi, Dizionario enciclopedico, Edizioni San Paolo 1998, 3, pp. 1825-1829). E’ comunque sicuro che la corona papale non è questa.

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