Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Controstoria dell’impresa dei Mille, il tradimento di Francesco Cossovich

Posted by on Feb 5, 2020

Controstoria dell’impresa dei Mille, il tradimento di Francesco Cossovich

Oggi vi raccontiamo la seconda puntata della Controstoria della ‘famigerata’ impresa del Mille. Vi parleremo dei tre giorni ‘fatidici’: il 2, il 9 e 10 Maggio 1860. Quando Garibaldi e la sua scalcagnata truppa solca il mare di Sardegna e Sicilia. Ebbene, senza il tradimento del brigadiere Francesco Cossovich, il militare borbonico che avrebbe dovuto intercettare le due navi dei garibaldini, il Piemonte e il Lombardo, l’eroe dei due mondi si sarebbe attaccato al tram!

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Controstoria dell’impresa dei Mille 1/ Da Quarto a Messina

Posted by on Feb 4, 2020

Controstoria dell’impresa dei Mille 1/ Da Quarto a Messina

Oggi iniziamo a pubblicare la Controstoria dell’impresa dei Mille. Si tratta di un’inchiesta in nove puntate che ripercorre la storia di questa volgare sceneggiata che solo la storiografia ufficiale italiana – nota per le ricostruzioni storiche fasulle – poteva trasformare in un’impresa ‘epica’. Ripercorreremo le tappe raccontate da Cesare Abba nel libro “Da Quarto a Volturno”. Ma lo faremo raccontando la verità: ovvero i tradimenti organizzati dagli inglesi e dai piemontesi ai danni del Regno delle due Sicilie. Naturalmente in collaborazione con il blog I nuovi Vespri

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La vera storia dell’impresa dei Mille 40/ Garibaldi scappa due volte dal campo di battaglia, ma Dumas scrive che è un ‘eroe’!

Posted by on Gen 31, 2020

La vera storia dell’impresa dei Mille 40/ Garibaldi scappa due volte dal campo di battaglia, ma Dumas scrive che è un ‘eroe’!

La verità sulla battaglia di Milazzo è che l’Armata Anglo-piemontese-garibaldino-ungherese-mafioso-camorrista e… sabauda era – come in tutte le battaglie garibaldine in Sicilia – numericamente superiore ai soldati Duosiciliani. Ma lo scrittore Dumas ha inventato di sana pianta atti eroici di Garibaldi che invece scappava per terra e per mare temendo di essere scannato. Ennesimo falso storico!

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Garibaldi: Negriero

Posted by on Gen 20, 2020

Garibaldi: Negriero

Questo era l’”eroe” del risorgimento: un negriero, cioè un trafficante di schiavi. Esaltato da tutta la storiografia imperante come il paladino della libertà, come il “liberatore” delle popolazioni delle Due Sicilie, “l’eroe dei Due Mondi” invece aveva anche campato trasportando schiavi cinesi (coolies). Cosí come poi ha ridotto le popolazioni del Sud in questa Italia fatta unita al solo vantaggio della dominazione savoiarda e delle lobby di potere che le sono succedute fino ad oggi.

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La legione ungherese: il corpo garibaldino che cosparse il Sud di sangue e terrore

Posted by on Gen 11, 2020

La legione ungherese: il corpo garibaldino che cosparse il Sud di sangue e terrore

La legione ungherese fu un corpo militare costituito da Giuseppe Garibaldi, attivo dal 1860 al 1867. Era composto da esuli e soldati magiari che già avevano combattuto in passato al fianco del condottiero nizzardo, o che andarono ad aggiungersi in un secondo momento, prestando i loro servizi per gli eventi bellici che, tra il 1860 e il 1861, infiammarono il Mezzogiorno d’Italia.

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La leggenda dei “Mille”

Posted by on Gen 10, 2020

La leggenda dei “Mille”

Il 1860 fu anche l’anno della vera gloria per Garibaldi, della definitiva trasfigurazione ad eroe nazionale per la cosiddetta “impresa dei 1000”. Secondo la storia ufficiale Giuseppe Garibaldi, solo a capo di un manipolo di un migliaio di volontari armati alla meno peggio, riuscì addirittura a conquistare il Regno delle Due Sicilie (regno di 700 anni che vantava un esercito di centomila uomini e la seconda marina del continente!), per consegnarlo a Vittorio Emanuele II di Savoia. Tutto ciò sembrerebbe incredibilmente inverosimile se non fosse scritto in tutti i libri di storia. Ma la realtà è ovviamente ben diversa e più che altro l’intervento militare di Garibaldi non fu molto di più di un semplice atto formale di facciata, senza combattere con alcun esercito regolare. Infatti solo dopo il compimento di tutti gli atti preparatori, della meticolosa pianificazione di La Farina e Cavour, massonico-sabauda, il pesante appoggio politico, diplomatico-mediatico, economico, militare e logistico della Gran Bretagna di Lord Palmerston, della criminalità siciliana mazziniana, della parte filo-massonica della borghesia del sud, dei generali borboni comprati ed infine del risolutivo intervento dell’esercito del Regno di Sardegna contro le armate borboniche di re Francesco II, pure convinto dal suo ministro dell’interno Liborio Romano (manco a dirlo massone) a lasciare il regno e rinunciare ad una legittima difesa… venne infine il momento della favolosa “impresa dei Mille”.

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