Reale Dispaccio del 24 dicembre 1774 : “ …la Maestà Sua … ha comandato, con Real Carta del 1° dello andante, che prima di ogni altro si faccia costà la distinzione dei ceti in tre classi. Una cioè delle famiglie nobili, la quale comprender debba tutti coloro che vivono nobilmente e che li di loro maggiori così parimenti hanno vissuto; con includersi in detta classe li nobili di privilegio, cioè, li dottori di legge, li dottori di medicina, in quanto però alle persone non già alle famiglie. Ben inteso che li dottori di legge, subito avranno da padre in figlio acquistato lo stesso onore, debbono essere ascritte le famiglie delli medesimi al primo ceto, purché non si esercitino in mestieri vili e servili. Non così per li medici, l’ascrizione dei quali alla prima classe sarà sempre delle persone tantum, e con condizione espressamente richiesta in detta Real Carta, che non possano giammai essere eletti per individui nel Decurionato o per annuali amministratori dell’Università. Nella seconda classe vuole il Re che vi siano ascritte le famiglie di coloro che vivono civilmente, come ancora li notari, li mercadanti, li cerusici e gli speziali ; e nella terza finalmente gli artisti e li bracciali”.
Largo di Palazzo o Foro Regio) è una piazza di Napoli posizionata a termine di via Toledo, non appena oltrepassata piazza Trieste e Trento.Ubicata nel centro storico, tra il lungomare e via Toledo, con una superficie di circa 25 000 metri quadrati la piazza si presenta come una delle più grandi della città e d’Italia e per questo è quella più utilizzata per le grandi manifestazioni.
(Fig. 1) Carta del ’Principato Citra – RegnodiNapoli‘, di probabile epoca Aragonese (…). In questa carta possiamo leggere tutti gli antichi toponimi del basso Cilento (Archivio Storico Attanasio).
Nel XII secolo, le Baronie cresciute dopo la morte di re Guglielmo II il Buono
Amedeo La Greca (…), nel suo ‘Appunti di Storia del Cilento’, a p. 167, sulla scorta di Ebner (…), in proposito scriveva che:
Il palazzo Reale fu costruito nel Seicento dal brillante architetto Domenico Fontana per volere del viceré Fernando Ruiz de Castro, allo scopo di ospitare il re Filippo III di Spagna che doveva effettuare una visita ufficiale nel Regno, successivamente annullata.
Nelle domeniche del luglio 1770, sul tratto di mare che separa Capo Posillipo dal Ponte della Maddalena, si verificò quel che ai più dovette sembrare un prodigio: un’elegante carrozza, con tanto di cavalli e cocchiere, solcava le onde di gran carriera.