LUISA MATERA DALLA CALABRIA CI RACCONTA LA GRANDEZZA DEL DUCATO DI SESSA (terza parte)
S’inginocchiò e ponendo le palme sulle pagine sante, a voce alta fu udito: <A te Giovanni d’Angiò, qual Duca delle Calabrie e vicario del padre tuo renato, legittimo e vero Re di Napoli e Signor nostro, io giuro fedeltà, e me e i miei vassali pongo in tua mano fino all’ultima goccia di sangue……..segue da seconda parte…..
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