Posted by altaterradilavoro on Feb 24, 2023
Ormai il revisionismo sta dilagando e le “carezze” dei fratelli d’Italia non possono essere più negate o minimizzate, per cui si cerca in tutti i modi di mettere in risalto i crimini o presunti tali del governo napoletano.
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Posted by altaterradilavoro on Feb 17, 2023
Napoli 1817. PRESSO RAFFAELE RAIMONDI STAMPATORE DEL BANCO DELLE DUE SICILIE.
Capodimonte 1 Ottobre 1816.
FERDINANDO IV. Per la Grazia di Dio. RE DELLE DUE SICILIE.
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Posted by altaterradilavoro on Feb 14, 2023
Pag. 363
– Il seguente R. D. de’ 6 ottobre 1817 esime dal sequestro le somme depositate nel banco.
«Considerando che l’antica instituzione de’ banchi di questa capitale da noi definitivamente richiamata in osservanza col decreto de’ 12 di dicembre 1816, ha per principale oggetto la libera circolazione per tutto il regno della carta rappresentante la moneta depositata nel Banco delle due Sicilie, tanto nella cassa di Corte, quanto in quella de’ privati; e che la intestazione del nome di colui che ha depositata la moneta, descritto ne’ libri del Banco, non è pruova che continui la stessa persona a possederne il credito, per la libertà che ha di girare la carta, data fuori dal banco, ad altri, e da questi passare ad altri possessori, senza che il Banco possa averne contezza: e quindi i sequestri che si facessero ad istanza de’ creditori dell’intestatario della moneta descritto ne’ libri del Banco, andrebbero a danno de’ legittimi possessori delle carte del banco da essi ricevute come contante, sotto la garentìa della buona fede del pubblico deposito;
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Posted by altaterradilavoro on Feb 13, 2023
Napoli, 18 Novembre 1810. GIOACCHINO NAPOLEONE RE DELLE DUE SICILIE.
Visto il rapporto del nostro Ministro delle finanze;
Abbiamo DECRETATO e DECRETIAMO quanto siegue:
Art. 1. Lo stato de’ beni di qualunque natura che il banco possiede in fondi, in rendite costituite, in capitali esigibili, in censi, in dritti ed in rendite arretrate;
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Posted by altaterradilavoro on Feb 11, 2023
NUOVE DISPOSIZIONI PER FACILITARE
LA CIRCOLAZIONE DEI VALORI DEL BANCO DELLE DUE SICILIE
Sua Maesta’ il Re delle Due Sicilie a fine di promuovere l’industria ed il commercio nei reali dominj oltre il Faro, decise di attivarvi la libera e spedita circolazione del denaro, merce’ dei valori che lo rappresentino. Gia’ sin dal 7 aprile p. p. aveva decretato che il Banco delle Due Sicilie venisse aumentato di due altre Casse di Corte, stabilite una in Palermo e l’altra in Messina. Il 27 settembre p. p. e’ stato promulgato in Palermo il divisato decreto col relativo regolamento con cui si stabilirono i doveri e le attribuzioni dei funzionari della Cassa di Corte. Le dette Casse, nel modo stesso che quelle stabilite in Napoli, eseguiranno indistintamente il servizio della regia Corte e dei privati, cioe’ a dire, riceveranno qualsiasi somma di danaro, rilasciando agl’imminenti dei valori fiduciarj, denominati Fedi di credito o polizze le quali compiranno in commercio un’estesa circolazione, tenendo luogo di quella moneta che trovasi versata al Banco. La legalita’ di cui verranno rivestite saranno le stesse di quelle prescritte negli attuali regolamenti del Banco delle Due Sicilie, cui fan parte le casse di Palermo e Messina.
Nel riferire questa notizia desideriamo che un giorno o l’altro anche il regno Lombardo-Veneto sia in possesso di un banco che offra a favore del commercio una simile circolazione?
Annali universali di statistica, economia pubblica, storia
MILANO, Societa’ degli Editori degli Annali Universali, 1843 – Volume 78 – pag. 85
fonte
https://www.eleaml.org/sud/banchi.html
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Posted by altaterradilavoro on Feb 5, 2023
Questo saggio segue altri contributi sulla storia di Terra di Lavoro riguardanti il Decennio francese
(1806-1815)1, sia sul periodo in generale sia sui personaggi che furono impiegati nell’Intendenza
provinciale: intendenti, segretari generali e consiglieri d’Intendenza. Essi hanno messo, in luce in un
contesto di scarsi studi sulle Intendenze pre-unitarie2, i personaggi nel loro contesto politico sociale.
In questo studio riportiamo le nomine degli intendenti, sottintendenti e consiglieri d’Intendenza, le
vicende del trasferimento della sede d’Intendenza da Capua a Caserta e quelle della sostituzione del
consigliere d’Intendenza Camillo Pellegrini nel 1821.
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