Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

IL BRIGANTAGGIO LUCANO (VII)

Posted by on Giu 24, 2024

IL BRIGANTAGGIO LUCANO (VII)

Il brigante Nicola Summa, detto Ninco-Nanco

Giuseppe Nicola Summa, detto Ninco Nanco, soprannome col quale era conosciuta la famiglia paterna, nacque ad Avigliano il 12 aprile 1833 da Domenico Summa e Anna Coviello, figlia di Giuseppe Nicola Coviello anch’esso un tempo brigante della banda del Mecca, detto il “Cecato” di Avigliano. La famiglia Summa aveva avuto vari guai con la giustizia.

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IL BRIGANTAGGIO LUCANO (V)

Posted by on Giu 19, 2024

IL BRIGANTAGGIO LUCANO (V)

Il Plebiscito

Avvenuta in Basilicata la rivoluzione politica e con essa la fine della dinastia borbonica, il governo piemontese indice per il 21 ottobre 1860 il Plebiscito per dichiarare l’annessione alla monarchia dei Savoia del napoletano e della Sicilia.

Giacomo Racioppi, segretario generale del governo della provincia, per tale evento indirizza al popolo lucano il seguente proclama:

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IL BRIGANTAGGIO LUCANO (IV)

Posted by on Giu 18, 2024

IL BRIGANTAGGIO LUCANO (IV)

L’insurrezione del Mezzogiorno

Il vasto piano insurrezionale da tempo preparato nel mezzogiorno e nella Basilicata è attuato quando Giacinto Albini ottiene dal Comitato Centrale dell’Ordine di Napoli l’approvazione del suo disegno strategico d’insurrezione.

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IL BRIGANTAGGIO LUCANO (III)

Posted by on Giu 15, 2024

IL BRIGANTAGGIO LUCANO (III)

L’AGONIA DEL REGNO DELLE DUE SICILIE

Ferdinando II di Borbone, colpito da grave malattia, muore il 22 maggio 1859, all’età di 49 anni e gli succede sul trono il ventitreenne Francesco II, Franceschiello per tutti i sudditi del Regno.

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la guerra di CORSA nel Mediterraneo

Posted by on Giu 14, 2024

la guerra di CORSA nel Mediterraneo

Rapporti con i corsari e pirati di Stati amici o non nemici


I rapporti di assistenza coi corsari sono resi noti con un manifesto del 1 agosto 1693 a firma del viceré Giovanni Francesco Paceco Gomez de Sandoval, Mendoza, duca d’Uzeda il quale ordina:
“v’ordinamo, che capitando nella marina di cotesta Città, o Terra, e Bergantino della Religione Hierosolimana, & altre imbarcattioni di Corsari amici, e Vassalli di Sua Maestà, debitamente alli Capitani delle medesime primo loco dargli le notizie dell’andamenti dell’imbarcattioni nemiche e di tutto questo stimate degno d’avviso per loro difesa, e cautela, con farli similmente assistere subito a loro spese di tutti quelli soccorsi & aggiuti necessarij di vitto, rinfreschi, & altri che richiederanno, a fine di restar gustosi & animarli al Corso in questi mari per cudodia (custodia) di questo Fidelissimo Regno, deportandovi però con ogni attenzione e zelo nella conservazione della salute pubblica con guardie & assistenza di persone qualificate à finche non faccino conservare, e praticare à detti Corsari con persona veruna di questo Regno per non sortir alcun inconveniente”. (7)

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