Mafia e poteri pubblici: contiguità politiche e sviluppi istituzionali (III)
3. Interclassismo e subordinazione
Semplicisticamente è stato scritto che la rivoluzione del 1848 «partì, com’era logico, dall’elemento intellettuale. Solo la classe intellettuale poteva interpretare gli oscuri sentimenti che animavano la massa, stabilire un programma, dirigere l’azione […] e, al caso, ravvivare con scritti, opuscoli, foglietti, gli animi scoraggiati, i timidi, gli incerti»30.
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