REAZIONE E BRIGANTAGGIO IN CAPITANATA (1860-1864)
Sostenere che i rappresentanti delle Provincie Napolitane non ne difesero gliinteressi non è la verità. Lo fecero ma all’interno di una logica unitaria che impediva la reale difesa di quegli interessi. Un caso emblematico fu Nicola Nisco col Banco di Napoli di cui fu anche direttore. A modo suo lo difese ma non per valorizzarne le potenzialità bensì solamente per farne un gregario della finanza padana – leggetevi a tal proposito l’ultima opera di Nicola Zitara
Sempre dal libro “La Questione Meridionale” del 1975 scritto del dotto e raffinato studioso della Terra di Lavoro Aldo Di Biasi, la popolazione della Terra di Lavoro e dopo aver pubblicato divulgato quella della fine del XVIII e quella che va dal 1828 al 1843 oggi pubblichiamo le tabelle di tutti i censimenti del XIX secolo
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Volendo definire geograficamente la Campania, potremmo dire che essa abbraccia il territorio compreso tra il Tirreno e l’ampio arco montuoso dell’Appennino meridionale sotteso tra l’Abruzzo ed il confine calabro-Iucano. Definizione questa sostanzialmente esatta per quanto assai generica, ma che proprio nella sua genericità rende molto bene la realtà di una regione vastissima e complessa, geograficamente e storicamente composita ed articolata, ricchissima di contrasti e caratterizzata dall’esistenza di numerose aree subregionali, oltre che dalla presenza di una metropoli come Napoli, una delle maggiori città d’Europa, sino al 1860 capitale del regno delle Due SicilieSino all’Unità, la Campania non costituiva neppure, peraltro,
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CROCCO. Biografia di un brigante (V)
Antisismica, la casa baraccata di epoca borbonica può ancora salvare molte vite
IL NORD SFRUTTA IL SUD DI PINO APRILE
CATECHISMO MORALE, E POLITICO SECONDO LA COSTITUZIONE DI SICILIA DEL 1812
L’invasione francese del regno di Napoli. Una breve riflessione
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