Il signor Vittorio Sacchi, che ha diretto la nostra finanza dal 1 aprile al 31 ottobre 1861, pubblicò sul finire di novembre di quello stesso anno un suo rendiconto, che fu accolto con molto favore.
E meritamente; perché tra i moltissimi che qui son venuti di fuori a governarci, il Sacchi è stato il solo che non ci ha detto villanie; anzi è stato il solo che non ha sdegnato di studiare il meccanismo del nostro sistema finanziario, e che ha portato sul personale di quel dicastero un giudizio serio ed imparziale.
Egli non ha temuto, in pieno 1861, lodare il sistema della percezione fondiaria in uso tra noi; l’ordinamento della nostra Tesoreria e dei nostri antichissimi banchi. E parlando dei nostri impiegati ha conchiuso; «che nei diversi rami dell’amministrazione delle finanze napoletane si trovavano tali
E’ uscita la nuova edizione del romanzo storico “L’eroe di Gaeta”. Contiene nuovi documenti sul protagonista, Francesco Saverio Anfora di Licignano, il più giovane ufficiale superiore dell’esercito napolitano, uno dei più valorosi difensori della piazzaforte di Gaeta nel 1860-61, l’ultima roccaforte di Francesco II di Borbone.
Tra i nuovi documenti d’epoca la corrispondenza tra il console generale a New York, Giuseppe Anfora, fratello del protagonista, e il ministro degli Affari Esteri di Napoli, durante le ultime fasi del Regno delle Due Sicilie.
CAPITOLO I: FUGA VERSO IL FRONTE …………………………. 19 Palazzo Donn’Anna 19 Il quartier generale 23 Le promozioni dei valorosi 25 Uffiziali dello Stato maggiore 25
CAPITOLO II: LA RITIRATA ………………………………………………. 29 L’incontro di Calvi 29 Lavori sulle strade per Capua 31 Il nuovo comandante generale 32 Fatto d’armi di Cascano 36 Il nuovo Re 37 Assalto al ponte di ferro 39 Mola di Gaeta 41 Anche gli eroi tremano 43 Montesecco 46 L’ultima battaglia campale 49
CAPITOLO III: L’ASSEDIO …………………………………………………. 53 Gaeta 53 L’ispezione 54 L’osservazione 56 Il genio a Gaeta 57 La prima tregua 58 La prima sortita 59 La seconda sortita 61 166 La festa dell’Immacolata 62 Il tifo 63 Colle Tortano 64 L’aquiletta bavara 65 I bastimenti di viveri 66 Natale di guerra 67 L’armistizio 69 Il blocco 73 Il bastione Cappelletti 76 Il giorno fatale 78 L’ultima tregua 80 La croce di cavaliere 83 La resa 85 L’occupazione di Gaeta 87 Addio al re 89 La consegna delle armi 90 Prigionia 92
CAPITOLO IV: LICIGNANO ………………………………………………. 109 Il palazzo di Licignano 109 Il Te Deum 112 Il banchetto 114 Amore rusticano 116 L’ordine del padre 118
CAPITOLO V: RITORNO ALLA VITA ……………………………….. 121 Il luogotenente del re 121 La scelta 122 L’università 124 167 L’ingegnere 125 La ballerina 126 Passeggiando per la città 128 La partenza 130 Viaggi di studio 131 L’amore clandestino 132 La miseria di Napoli 135 Cercando il paradiso 136
Nella prima parte (vedi qui: https://www.corrispondenzaromana.it/esoterismo-e-tellurismo-a-osimo-dea-madre-neo-templari-massoni/) ho esaminato tre libri ed un opuscolo, pubblicati tra il 2006 e il 2020, da cui si evince la presenza, in Osimo e dintorni, di personaggi e ambienti che affascinati dall’Esoterismo attribuiscono significati esoterici e gnostici alla simbologia e/o alla struttura di luoghi sacri, chiese e santuari locali.
DISCUSSIONE DEL PROGETTO DI LEGGE-PER MODIFICAZIONI ALLA TARIFFA DOGANALE
Ci aveva già pensato la dittatura di Garibaldi ad affossare le nostre industrie, il parlamento sabaudo-italiano nel maggio del 1861 non fece altro che ratificare quella scelta. Fu inutile il tentativo di Polsinelli di bloccare la legge che ratificava le modifiche daziarie.
Ad Arpino dagli anni ’20 del secolo scorso era attiva una fabbrica di fisarmoniche: era quella di Domenico Pallisco (1880-1951), rinomata sia in Italia sia all’estero. All’ingresso della sua sede, in Piazza Municipio n° 37, era posta l’insegna con la dicitura: “Premiata Fabbrica di Fisarmoniche di Domenico Pallisco e Figli – Medaglia d’oro”.