Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Un santo profeta: Giovanni Bosco

Posted by on Giu 16, 2022

Un santo profeta: Giovanni Bosco

Il cattolico Piemonte assiste costernato al montare della persecuzione anticattolica. Cavour va dicendo che la legge contro i conventi gode del pieno sostegno dell’opinione pubblica, ma in Senato il cattolico maresciallo Vittorio Della Torre lo smentisce platealmente: “Quando passate davanti a una chiesa stracolma di gente, cercate di entrarvi e chiedete che cosa si sta facendo; tutti quelli che interrogherete vi risponderanno che si sta pregando per il progetto di legge. Questo succede a Torino, ed è ancora più vistoso nelle province e soprattutto a Genova e in Savoia, ovunque l’opinione pubblica è contraria alla legge che discutiamo”.

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La rivoluzione romana del 1848

Posted by on Mag 8, 2022

La rivoluzione romana del 1848

Ci è stato insegnato che nel 1849 la popolazione romana oppressa dal millenario giogo pontificio risorge a nuova gloria sotto la guida di un triumvirato (Mazzini, Saffi, Armellini) che le ridona la libertà. Quello che è certo è che gli uomini che hanno liberato la città eterna erano tutti, o quasi, rigorosamente stranieri. Il fatto è strano.

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Torino: la nuova capitale morale

Posted by on Apr 27, 2022

Torino: la nuova capitale morale

Dopo la fine del sogno rivoluzionario quarantottino, a decine di migliaia gli esuli della libertà vanno a Torino, nuova ed impensabile capitale italiana. Impensabile è la parola giusta: da sempre la classe dirigente torinese ha avuto il francese come eloquio privilegiato, esclusivo per le buone occasioni. Non è un caso che Cavour abbia fatto esercitazioni di italiano prima di affrontare i dibattiti in Parlamento.

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La morale progressista di Cavour

Posted by on Apr 21, 2022

La morale progressista di Cavour

Camillo Cavour è il protagonista indiscusso del nostro Risorgimento. Senza di lui, senza la sua genialità sregolata, senza il suo opportunismo, il suo cinismo e la sua assoluta mancanza di scrupoli, molto probabilmente la storia avrebbe preso un altro corso. Vediamo allora quali sono le convinzioni profonde, morali ed ideali, del nostro primo presidente del Consiglio. Per farlo cominciamo ad esaminare un saggio che scrive nel 1846 riguardante la situazione delle ferrovie in Italia.

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