Nostro Signore nel 2020 ha chiamato il suo Generale più incorruttibile, Saturno, con il suo sottoposto più fedele Plutone, ordinandogli di rimettere le cose a posto nel suo pianeta preferito, La Terra, perchè noi comuni mortali avevamo bisogno di una ramanzina nella speranza di averla capita e recepita.
Siccome Nostro Signore ci vuole un mondo di bene ha voluto che Carmine Di Somma, il regista del Re, alla fine del 2019 ci regalasse un video a noi identitari straordinariamente bello dove ci augura un grande 2020 che vi invito a vedere perchè è emozionante. Lo consiglio di vedere anche a chi non si sente identitario e non ha nessun sentimento napolitano.
Come si dice “dove c’è disgrazia c’è grazia” e speriamo che anche questa volta possa accadere sempre che accogliamo con umiltà la strigliata che nostro Padre ci sta facendo e guardando il video di Carmine la fiducia, l’ottimismo e la speranza avranno il sopravento.
I denigratori come i sapientoni o i disfattisti accusano il mondo identitario di essere litigiosi, divisi e inconcludenti e purtroppo c’è chi da retta a questi tesi create e divulgate ad arte.
Pubblichiamo di seguito una risposta di Carmine Somma ad un articolo denigratorio su Pino Aprile preceduto dal link. Da un po di tempo c’è un risveglio dei giacobin-risorgimentali molto energico che ci fa molto piacere, sono scesi dalla torre di avorio per venire nel nostro sottobosco, chissà se la teoria di Ghandi si applicherà alla nostra storia!!!
Carmine Di Somma Giugno 3, 2019 9:33 pm
L’Europa sta all’Italia , come l’Italia Sabauda sta al
Regno delle Due Sicilie . Lo ha detto Giulio Tremonti che non mi pare sia
borbonico . Un illustre studioso come Salvo Di Matteo , nemmeno lui di simpatie
borboniche, ha affermato in un suo bellissimo lavoro letterario che
l’unificazione italiana è stato un processo allogeno, egemonico, militare . Lo
stesso prof. EUGENIO Di Rienzo, ha chiaramente affermato che se il Borbone si
fosse staccato dal tradizionalismo cattolico, dal mercantismo e protezionismo
statalista , e si fosse gettato tra le braccia di lord Palmerstone o del
carbonaro Luigi Napoleone, probabilmente Napoli sarebbe ancora oggi capitale .
Quanto alla storia is di Fenestrelle, il prof. Alessandro Barbero , ottimo
storico, ha tirato fuori dall’archivio di stato di Torino 265 unità
archivistiche su 2265 , unità sprovviste di documenti di corredo ( cioè a
casaccio ) . Questa ricerca è venuta fuori solo come risposta alla crescente
vigoria della narrazione filoborbonica , secondo cui i soldati del disciolto
esercito napoletano , siamo stati sterminati nei campi di rieducazione militari
e nell’universo concentrazionario che venne allestito al nord , per contenere
quegli umili della bassa forza del Regno di Napoli . Una cosa è certa : se gli
alti ufficiali borbonici avessero avuto lo stesso coraggio ed amore patrio di
quei ragazzi finiti nei campi di concentramento del nord , i cosiddetti
garibaldini , non sarebbero nemmeno partiti . Al di là delle fantasie storiche
dell’una e dell’altra parte, basterebbe solo leggere integralmente i carteggi
di Cavour, come ha tentato di fare il prof. Roberto Martucci , per capire come
andarono le cose . Basterebbe leggere ciò che Massimo D’Azeglio scrisse al
senatore Matteucci nel luglio del 1861, quando a sud del Tronto si versavano
fiumi di sangue di contadini e popolani per mano dei liberatori scesi dal nord
. Era un sangue da versare sull’altare della Rivoluzione liberale . Mi taccio .
Vergognatevi .
Carmine Di Somma continua nel suo eccelso lavoro di ripristino di verità storica attraverso l’utilizzo di immagini, video ed audio e questa volta s’è avvalso dell’aiuto di un altro storico insorgente il Prof. Vincenzo Gulì per parlarci della Battaglia del Volturno, di seguito il documentario.
Carmine Di Somma grazie alla sua passione per la cinematografia e alla sua conoscenza della nostra storia ci regala un altro documentario che meriterebbe di andare nelle scuole, come già stiamo facendo come Ass. Id. Alta Terra di Lavoro. Di seguito la prima puntata…