150 anni dell’Unità d’Italia. Mille e non più mille di Angela Pellicciari
L’invasione di uno Stato in pace senza dichiarazione di guerra, agevolata da fenomeni di corruzione e dalla connivenza della Massoneria.
Read MoreL’invasione di uno Stato in pace senza dichiarazione di guerra, agevolata da fenomeni di corruzione e dalla connivenza della Massoneria.
Read MoreLa proclamazione del Regno nel 1861 suggellò la frattura fra l’antichissima identità “italiana” e la moderna idea “nazionale”. I libri di Angela Pellicciari
Read More1. Fra storia e ideologia
Il termine “sanfedismo” designa la reazione armata delle popolazioni dell’Italia Meridionale, organizzate nell’esercito della Santa Fede, contro la Repubblica Napoletana del 1799. Il vocabolo ha acquistato nel tempo anche un significato ideologico ed è usato per indicare, in senso spregiativo, non soltanto l’opposizione armata a una rivoluzione ispirata a quella detta francese e l’insorgenza contro i poteri da essa instaurati, ma anche qualsiasi forma di ideologia “reazionaria” e “clericale”.
Read MoreGaribaldi, il 7 settembre, entrò a Napoli appena 17 giorni dopo essere sbarcato in Calabria, seduto comodamente in treno, senza sparare un colpo, con pochi uomini al seguito (il resto delle camicie rosse giunse il giorno 9); dopo l’arrivo alla stazione si formò un corteo di dieci carrozze che attraversò la Capitale.
Read MoreLa resistenza popolare nel regno delle Due Sicilie ha inizio nel mese di agosto del 1860, subito dopo lo sbarco sul continente delle unità garibaldine provenienti dalla Sicilia. Le prime sollevazioni hanno luogo in Basilicata e in Calabria, nella misura in cui gli avvenimenti deludono l’aspettativa di un rivolgimento che punisca gli usurpatori delle terre demaniali. L’occupazione delle aree la cui proprietà è contestata e la rivendicazione violenta degli usi civici soppressi assumono presto un significato politico.
Read MoreNonostante il giansenismo e l’assolutismo illuminato, con i suoi corollari regalistici e livellatori, le armate giacobine e napoleoniche, che pretendono di agire per il bene del popolo, per la sua libertà e per il suo benessere, incontrano soltanto ostilità nella penisola italiana. “Singolare ed imbarazzante paradosso, contro il quale ha sbattuto più volte la faccia sia la storiografia liberal-progressista sia la storiografia marxista, cui venivano meno gli abituali schemi interpretativi”(10).
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