Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

LA TRATTA DEI FANCIULLI NEL REGNO D’ITALIA

Posted by on Dic 15, 2022

LA TRATTA DEI FANCIULLI NEL REGNO D’ITALIA

“I figl so’ piezz ‘e core”, quante volte abbiamo sentito questo frase, praticamente ci siamo cresciuti, e se in teoria nessuno la contesta e tutti la considerano una delle colonne portanti della civiltà in pratica le cose cambiano un pochino. Sono tantissimi, nel mondo, i bambini che subiscono maltrattamenti, violenze e sfruttamento sul lavoro come, altresì, sono vittime di traffico di essere umani per l’asportazione di organi ma non dobbiamo commettere l’errore di pensare che sono fenomeni dell’età moderna perchè risalgono dalla notte dei tempi ma quello che interessa a noi e capire cosa è accaduto nel neonato Regno d’Italia. Abbiamo molte volte trattato la “tratta dei fanciulli” in alta Terra di Lavoro e in Molise quando da napolitane divennero italiane ma allungando lo sguardo oltre i confini dell’antico Regno ci rendiamo conto che il fenomeno ha riguardato tutta l’italia quando da punto di riferimento universale divenne “savoiarda”. Il suddetto fenomeno emerge quasi sempre nei paesi colonizzati e quindi non è un caso che nella neonata “patria italiana” per circa 60 anni abbiamo assistito a questa tragedia che è ricomparsa nell’immediato secondo dopoguerra, è una tragedia che in tanti cercano tenerla nella naftalina ma come sta accandendo da anni con tutte le vicende “peri 1860”, la “tratta dei fanciulli” sta emergendo come un fiume carsico ed è impossibile prosciugarlo. Il tutto accade anche grazie a Loreto Giovannone ricercatore e studioso laborino da Brocco che da decenni gira gli archivi donandoci degli studi che se per alcuni sono scomodi per noi identitari napolitani sono delle vere e proprie gemme. Venerdi 16 dicembre alle 21 lo avremo ospite nella nostra abituale trasmissione dedicata alla storia identitaria dove ci ha promesso che porterà delle informazioni non inedite ma certamente poco conosciute ai più, per ascoltarlo cliccare di seguito

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