Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Demani ed usi civici nel Regno delle Due Sicilie

Posted by on Giu 24, 2017

Demani ed usi civici nel Regno delle Due Sicilie

Nel Regno borbonico, le terre pubbliche venivano concesse in uso a chi le lavorava, per il sostentamento della propria famiglia, dietro pagamento al fisco della cosiddetta decima sul raccolto. Esercitando i cosiddetti usi civici e beneficiando dell’istituto dell’enfiteusi, i contadini erano detentori ed usufruttuari dei terreni demaniali, che restavano però sempre di proprietà dello Stato. Ferdinando IV di Borbone, con la Prammatica XXIV De administratione Universitatum del 23 febbraio 1792, nell’intento di farne dei piccoli coltivatori diretti, aveva disposto l’assegnazione ai contadini di appezzamenti di terra nella misura in cui essi potevano coltivarli con la propria opera.

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Usura ed usurai

Posted by on Giu 1, 2017

Usura ed usurai

Il più delle volte, i vocaboli della nostra lingua vengono utilizzati meccanicamente, cioè senza conoscerne l’effettivo significato lessicale. Qualora effettuassimo un sondaggio in materia, probabilmente verificheremmo che un’elevata percentuale di persone intervistate fornirebbe risposte sbagliate o, nel migliore dei modi, incomplete e niente affatto esaustive.

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PERCHÉ NON BISOGNA CELEBRARE GARIBALDI

Posted by on Mar 27, 2017

PERCHÉ NON BISOGNA CELEBRARE GARIBALDI

 Nel corso dei festeggiamenti che ebbero luogo nel 2011, per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, Giuseppe Garibaldi fu diffusamente celebrato quale «padre della patria», in piena sintonia con la vulgata risorgimentalista che lo ha qualificato come «eroe dei due mondi».

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La medicina omeopatica nel Regno delle Due Sicilie

Posted by on Feb 27, 2017

La medicina omeopatica nel Regno delle Due Sicilie

 I primi veri studi clinici sull’omeopatia – termine composto dai vocaboli greci ómoios (simile) e pàthos (malattia) – furono condotti precocemente ed, alquanto sorprendentemente, alcuni di essi ebbero luogo in Italia. Infatti, la medicina omeopatica fu introdotta per la prima volta a Napoli nel 1821, soprattutto grazie agli studi ed all’opera del dottor Francesco Romani (abruzzese, nato il 24 settembre 1769 a Vasto d’Aimone, in provincia di Chieti e morto a Napoli il 24 novembre 1852), medico di Corte del re Ferdinando I di Borbone (1751-1825). Questo fatto è annoverato fra i moltissimi primati (se ne contano più di cento) raggiunti nel Regno delle Due Sicilie durante il governo borbonico (1734-1860).

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