Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

“VOCI, SUONI E CANTI DI BRIGANTI IN TERRA DI LAVORO” A VILLA LATINA, IL VIDEO DELLO SPETTACOLO

Posted by on Gen 2, 2023

“VOCI, SUONI E CANTI DI BRIGANTI IN TERRA DI LAVORO” A VILLA LATINA, IL VIDEO DELLO SPETTACOLO

Abbiamo già pubblicato le foto dello spettacolo “VOCI, SUONI E CANTI DI BRIGANTI IN TERRA DI LAVORO” rappresentato l’undici giugno 2022 in quel di Villa Latina l’antica Agnone che ha riscosso un importante successo nel numeroso pubblico accorso che rispecchia quello già avuto nelle precedenti uscite. Di seguito il video integrale dello spettacolo che andrà in onda martedi 3 gennaio alle 21 che anticiperà la prossima rappresentazione che si terrà al teatro comunale di Alvito domenica 8 gennaio alle ore 18

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Vallerotonda 28 dicembre 1943, La Strage Dimenticata

Posted by on Gen 1, 2023

Vallerotonda 28 dicembre 1943, La Strage Dimenticata

Il Cassinate, le Mainarde, l’alta Terra di Lavoro, palcoscenici di tragedie belliche che risalgono dalla notte dei tempi ma l’ultima, quella della seconda guerra mondiale, è stata la peggiore la più terribile. Sono tante le stragi e i crimini di guerra commessi nel suddetto conflitto e come sempre quelle avvenute nell’italia peninsulare sono le più terribili e sanguinose e, come accade da 160 anni, sono quelle che meno appaiono nei ricordi e nella divulgazione della storiografia ufficiale e nelle commemorazione a tiratura nazionale, una di queste è quella accaduta il 28 dicembre 1943 a Vallerotonda in località Collelungo di Cardito. Il primo che ha messo mano, in maniera scientifica, a quella immane tragedia è stato lo storico Laborino Costantino Jadecola che ci ha consigliato di intervistare la persona più accreditata, dopo di lui ovviamente, per parlare quanto accaduto in quella funesta mattina, Damiano Parravano Pres. Ass. Linea Gustav che sarà accompagnato da Benedetto Vecchio la memoria storica artistica dell’alta Terra di Lavoro. Martedì 28 dicembre alle ore 21 si potrà vedere in diretta la trasmissione, con sigla, locandina e coda finale curata come sempre dal Patriarca dell’alta Terra di Lavoro Raimondo Rotondi, per mettere un altro mattone nella riedificazione della monumentale e universale storia dell’alta Terra di Lavoro

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“LO SPIRITO ANTICATTOLICO DEL RISORGIMENTO” NE PARLIAMO CON DON UGO CARANTINO

Posted by on Dic 29, 2022

“LO SPIRITO ANTICATTOLICO DEL RISORGIMENTO” NE PARLIAMO CON DON UGO CARANTINO

Che il Risorgimento è la pietra fondante dell’Unità d’Italia è cosa incontestabile come lo è altretanto per la storiografia della “perfida albione” che lo considera la perla più preziosa dell’Imperialismo Inglese o forse tra le perle più preziose, tesi che viene detta a bassa voce, per pudore, dalla storiografia del “bel paese” per cercare di salvare la retorica, demagogica e pomposa narrazione che lo accompagna da 160 anni a questa parte. A scuola ci dicevano che la “bandiera” aveva tre colori perchè rappresentava la natura del nostro territorio e del sangue versato, la memoria forse mi tradisce nell’analizzare i dettagli, poi quando togliamo i pantaloncini corti, senza perdere la curiosità infantile, apprendiamo che è figlia della Repubblica Cispadana nata a seguito dell’invasione Napoleonica giacobina e quindi partorita da quella Francese. Tesi quest’ultima adottata dalla storiografia prezzolata e accettata dalle istituzioni pubbliche, tranne solo da una residuale componente fascista che ancora oggi ha nostalgia per il “capoccione” che ha creato e coltivato il suo potere nell’abbeveratoio chiamato risorgimento, ma quando si tocca il tema “Risorgimento contro il cattolicesimo” allora le cose cambiano perchè come si fa a dire che i Savoia sono contro il cattolicesimo anche se c’è stata la legge “Siccardi”, l’invasione del “Regno delle Due Sicilie”, la “Breccia di Porta Pia” e la conseguente “Terza Roma” e per chiudere il cerchio lo strettissimo legame tra Pio XII e Vittorio Emanuele III?. Come si può dirlo se il Fascismo ha sottoscritto i “patti lateranensi” o che il Catto-Comunismo che ha fondato la Repubblica Italiana scrivendo la più bella e la più meravigliosa costituzione del Mondo? Purtroppo per la vulgata dominante e per i conciliaristi la fiamma cattolica apostolica romana nella penisola italica per quanto flebile e debole non s’è ancora spenta e riesce a partorire storici onesti e liberi a cominiciare da Angela Pellicciari, la più preparata e importante studiosa del Risorgimento, che ha fatto emergere la vera natura del Risorgimento nato, foraggiato, sostenuto e soprattutto finanziato per decenni per distruggere il Cattolicesimo Apostolico Romano nella sede voluta da Nostro Signore, l’ltalia. Venerdi 30 dicembre alle ore 21 ne parleremo con Don Ugo Carandino che già abbiamo avuto l’onore e il piacere di ospitare parlando delle Insorgenze del triennio 1796-99 nel Riminese.

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CONCERTO DI NATALE CON “LA SCATOLA DEL VENTO” DI ALESSANDRO PARENTE E LAERTE SCOTTI

Posted by on Dic 23, 2022

CONCERTO DI NATALE CON “LA SCATOLA DEL VENTO” DI ALESSANDRO PARENTE E LAERTE SCOTTI

Il giorno dell‘Immacolata Concezione, l’otto dicembre, presso la Chiesa di San Giovanni nella cattolicissima Castelforte, dove nel 1799 le insorgenze Sanfediste guidate da Michele Arcangelo Pezza alias Fra Diavolo combatteremo e morirono per difendere la Religione Cattolica e il Regno di Napoli dall’invasione dell’orda barbarica giacobina Francese, il Comune di Castelforte, di concerto con la Parrocchia della suddetta Chiesa, hanno organizzato un concerto in onore della “Regina del Cielo” mamma di nostro Signore Gesù Cristo e mamma di tutte le mamme, in cui s’è esibita “La Scatola del Vento” di Alessandro Parente e Laerte Scotti di fronte ad un numeroso pubblico che entusiasta ha onorato con attenzione l’Immacolata e gli artisti Laborini di Coreno Ausonio. Dell’arte di Alessandro e Laerte e dei meravigliosi ragazzi della Scatola del Vento” ne abbiamo parlato tantissime volte e questa volta vogliamo solo invitarvi a vedere il Concerto che manderemo in onda il 24 dicembre alle 22 per accompagnarvi alla nascita di Gesù Bambino. La nostra iniziativa può apparire presentuosa ma crediamo di non fare torto a nessuno nel mandare in onda il suddetto spettacolo in un giorno e in un ora particolare sperando di trasmettere l’aria impregnata di tanta spiritualità che s’è respirata quella sera. Per vederlo basta cliccare di seguito

le foto scattate nella serata e per vedere cliccate di seguito

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Napoleone ladro d’arte e le spoliazioni in Italia e la nascita del Louvre ne parliamo con Giorgio Enrico Cavallo

Posted by on Dic 22, 2022

Napoleone ladro d’arte e le spoliazioni in Italia e la nascita del Louvre ne parliamo con Giorgio Enrico Cavallo

La rivoluzione francese da cui nasce lo stato moderno, è il mito dei nazionalisti e se una volta era il punto di riferimento della borghesia conservatrice, dopo il crollo del muro di Berlino lo è diventato anche per gli ex comunisti che nel giro di poche ore, ascoltare Achille Occhetto alla svolta della Bolognina, da rivoluzione della borghesia e dei capitalisti che si contrapponeva a quella del “popolo” rappresentata dalla rivoluzione di ottobre, divenne anche il loro punto di riferimento storico a cui ispirarsi. Prima di questo matrimonio tra due opposti l’unica cosa che univa queste due forme rivoluzionarie, apparentemente lontane tra loro ma nella sostanza due facce della stessa medaglia, era il silenzio che ammantava il saccheggio che Napoleone che i giacobini francesci fecero in Italia dell’immenso patrimonio artistico e culturale per rimpinguare le esauste casse del neonato Stato Francese dissanguato da dieci anni di saccheggi perpretati dai rivoluzionari e per far nascere nuovi musei nazionali sopreattutto a Parigi. Alla fine del periodo napoleonico una parte di questo immenso patrimonio immateriale tornò nel “bel paese” ma un’altra, cospicua, rimase in Francia che oggi si possono ammirare nel Louvre, il museo più importante dei giacobini dai forti simbolismi massonici. Per parlarci di queste vicende è venuto a trovarci dal Piemonte il giovane ricercatore Giorgio Enrico Cavallo, molto apprezzato nella puntata dedicata alle insorgenze piemontesi, che ha scritto un saggio sul tema e che ce ne parlerà venerdi 23 dicembre alle 21 promettendoci di farci un bel regalo di Natale. Per ascoltare cosa ci dice basta cliccare di seguito

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“Quattro chiacchiere con le Assurd” Cristina Vetrone e Lorella Monti

Posted by on Dic 19, 2022

“Quattro chiacchiere con le Assurd” Cristina Vetrone e Lorella Monti

Quante assurdità viviamo e ci capitano tutti i giorni e se certe volte ci fanno “incazzare” altre volte invece ci danno gioia come quelle che ti regalano “Le Assurd” quando hai il piacere e la fortuna di incontrarle sulla tua strada nelle persone di Cristina Vetrone e Lorella Monti. Cristina e Lorella sono due pallottole di energia viva e pura che non esplodono per uccidere ma per ragalarti momenti di vita allegra e contagiosa attraverso l’arte della musica popolare del Regno che da tanti anni portano in giro per il mondo mietendo successi uno dietro l’altro che durera ancora per molti anni. Sono delle Sannite che provengono da Montesarchio alle Forche Caudine passate alla storia per esser diventate palcoscenico della “scurdia” che i Sanniti rifilarono ai Romani che, anche se rallentarono la loro visione imperialista, è servita all’antico popolo italico di entrare nel tempio del Mito. Quando Francesco Di Vicino me ne parlò per ospitarle nella rubrica “Musicanti e Cantori in Alta Terra di Lavoro” pensavo che stesse esagerando ma dai i contatti telefonici avuti credo che non esagerasse e per vedere se sono conseguenti alle premesse vi invito martedi 20 dicembre alle 21 a scoprirlo insieme cliccando il link di seguito

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