Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Quattro chiacchiere con Piero Ricci ‘O zampugnar d’O RRE

Posted by on Nov 28, 2022

Quattro chiacchiere con Piero Ricci ‘O zampugnar d’O RRE

Molto mi chiedono ma perchè insisisti ad evidenziare che la musica popolare “nostra” è colta perchè è figlia del Regno di Napoli?spiegare in un minuto non è possibile perchè bisogna parlare di Ferdinando IV, tutti gli artisti della musica popolare dovrebbero avero una sua foto nel portafogli, della nascita dei conservatori, di Lombroso che tanto danno ancora fa nel terzo millennio alle genti napolitane ma Paisiello, considerato dai contemporanei il numero 1 tra i compositori davanti anche a Mozart, lo posso scomodare perchè portò a corte la zampogna scrivendo sinfonie per lo strumento di Nostro Signore, ricordo che ci troviamo nell’epoca d’oro della musica dove Napoli era il centro del mondo e dove le voci bianche, con Farinelli in testa, erano assolute protagoniste. Abbiamo scoperto che l’Italia aveva messo i fuorilegge gli Zampognari e che, non riuscendoci per via prefettizia, lo tentò relegando la Zampogna a strumento folkloristico o dei pastori ma come abbiamo visto fallendo anche questa volta. Della aristocatricità della Zampogna ne abbiamo già parlato con Marco Tomassi che ha ricostruito la Sordellina Napoletana e per aver vinto il Premio Terra Laboris 2022 e questa volta lo faremo con chi la Zampogna l’ha riportata a corte e parlo di Pietro Ricci, comunemente chiamato Piero, che l’ha rimessa sul trono con le sue ricerche, con la sua particolare costruzione, e con le sue composizioni fino a suonarla alla Scala di Milano grazie a Riccardo Muti, ricordo che il M.so è nato a Napoli per volontà della madre che presagendo la carriera musicale del figlio disse che andando in giro per il mondo con un biglietto da visita così prestigioso avrebbe avuto degli innegabili vantaggi. Il M.so Piero Ricci ha molto da raccontare e ci darà l’onore di farlo martedi 29 novembre alle 21 in diretta su i nostri canali come di seguito riportiamo

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IL RISANAMENTO: una truffa sulla pelle del popolo napoletano ne parliamo con Enrico Fagnano

Posted by on Nov 24, 2022

IL RISANAMENTO: una truffa sulla pelle del popolo napoletano ne parliamo con Enrico Fagnano

Continuiamo ad andare anche oltre il brigantaggio, 6 anni fa scrissi che è morto per rinascere nel tempio della storia napolitana e diventare mito, parlando di come nasce la nazione chiamata italia e di come si comportò in età infantile e per fare ciò scomodiamo un nostro carissimo amico che tanto sta incidendo con le sue ricerche e con la sua penna nel muro di gomma della storia……istituzionale. L’illustre ospite è Enrico Fagnano che vorrà parlarci di cosa accadde a fine ottecento a Napoli quando fu fatto il famoso “risanamento” che tanto scosse l’opinione pubblica e tanto scandalo generò la scellerata gestione dell’operazione come brillantamente scrisse Matilde Serao. Enrico Fagnano ci farà capire come sia attuale quella vicenda che purtroppo sembra figlia dei giorni nostri e per comprenderne la gravità vi invitiamo a seguirci venerdi 25 novembre alle ore su i nostri canali cliccando il link di seguito

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QUATTRO CHIACCHIERE CON GIANNI LAMAGNA VOCE DELLA MUSICA NAPOLETANA

Posted by on Nov 21, 2022

QUATTRO CHIACCHIERE CON GIANNI LAMAGNA VOCE DELLA MUSICA NAPOLETANA

Continua la nostra curiosità nel conoscere personaggi illustri dell’arte Napoletana e Napolitana tornando nella Capitale, Napoli, per fare quattro chiacchiere con una grande vode della musica Napoletana, Gianni Lamagna. Anche questa volta nell’approcciare il personaggio, per non essere impreparato, ho scoperto un artista universale di cui conoscevo solo i contorni mentre invece Gianni Lamagna oltre ad essere un grande cantante che riesce a navigare tra le vocalità della musica popolare con quelle della musica classica napoletana e quella contemporanea con padronanza e disinvoltura, è anche un attento ricercatore e sperimentatore che ci permette di catalogarlo tra i grandi artisti napoletani che non assorbe cultura ma la crea. Come tutti i napoletani Gianni Lamagna è avvantaggiato dal fatto di avere un idioma, la lingua napoletana, di essere figlio di Partenope e quindi figlio della capitale della Musica e della Cultura ma ha anche il vantaggio di essere nato nella Sanità (chi nasce nella Sanità nasce a Napoi due volte) quartiere popolare-aristocratico che ha contribuito e continua a farlo, a generare cultura ed arte di cui il mondo si nutre. Per per conoscere meglio la sua essenza vi diamo appuntamento martedì 22 novembre alle ore 21 cliccando semplicemente di seguito

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CESARE LOMBROSO IERI, OGGI E DOMANI IN“STATO CARNEFICE O UOMO DELINQUENTE” NE PARLIAMO CON IL PROF. GIUSEPPE GANGEMI

Posted by on Nov 17, 2022

CESARE LOMBROSO IERI, OGGI E DOMANI IN“STATO CARNEFICE O UOMO DELINQUENTE” NE PARLIAMO CON IL PROF. GIUSEPPE GANGEMI

In una precedente trasmissione abbiamo già trattato il “fenomeno” Cesare Lombroso con Domenico Iannantuoni e continuiamo a farlo parlandone con un altro importante esponente identitario di primissimo livello come il Prof. Giuseppe Gangemi, che già ci ha fatto visita parlando di Fenestrelle e delle insorgenze calabresi. Giuseppe Gangemi ha scritto un importante testo di stampo accademico-scientifico che tanto clamore sta riscuotendo ma tante altre verità ha portato a galla. Il titolo non è stato scelto per scimmiottare il famosissimo film della Loren e del laborino Mastroianni, ma lo si è pensato per i danni che ha prodotto le teorie razziste formulate dal Lombroso “ieri” e che continua a farle ancora “oggi” sperando che in un “domani” possa terminare di farne per il bene soprattutto dei nostri giovani che vanno in giro per il mondo credendo di essere figli di un Dio minore che, se non superiore, è quanto meno alla pari. Per sapere cosa ha scritto il Prof. Gangemi vi diamo appuntamento venerdi 18 novembre alle 21 cliccando di seguito il link

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“Francesco Di Vicino Cantastorie della Musica Napoletana” un caffè a casa sua

Posted by on Nov 13, 2022

“Francesco Di Vicino Cantastorie della Musica Napoletana” un caffè a casa sua

Il Regno che luogo straordinario, pieno di vita ma al contempo pieno di mistero, pieno di umanità, pieno di fantasia, pieno di genio e pieno di musica dove nasce dalla notte dei tempi ed essendo al centro del mediterraneo è una musica unica perchè è il contenitore di tutte le musiche del pianeta dove vengono mescolate e donate di nuovo al mondo. Il centro di tutta questa operazione è certamente Napoli che produce musica in tutte le salse e forme partorendo musicanti, cantori, ballatori, musicisti, cantanti e compositori come credo nessuna città nell’universo fa, un suo figlio è Francesco Di Vicino che nato alle pendici del Vesuvio riesce a produrre un’energia magmatica che riscontriamo nella sua musica e nei testi delle sue canzoni. Si definisce un cantastorie e non è difficile esserlo quando sei nel napoletano ma essendo figlio di un idioma e di una tradizione millenaria lo è in forma artistica raffinata e passionale come potremo ammirare in una chiacchierata fatta davanti ad un caffè a casa sua che si trova nel Ducato di Sessa dove vive da quando s’è sposato, per vederlo basta cliccare di seguito

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“1860: LA VERITA” ne parliamo con Claudio Romano per la rubrica “Incontro con l’Autore”

Posted by on Nov 10, 2022

“1860: LA VERITA” ne parliamo con Claudio Romano per la rubrica “Incontro con l’Autore”

Nulla sarà come prima dopo che verrà letto il libro “1860: LA VERITA'” scritto da Antonio Formicola e Claudio Romano che in 40 anni hanno consultato circa 600.000 documenti in vari archivi fondamentali per la scrittura del testo. Molte cose sono messe in duscussione che non fanno piacere certamente agli italiani, agli unitaristi e al mito risorgimentale ma anche ai borbonici e agli identitari che vedranno alcune certezze, che fanno parte della controstoria, venire meno che non devono spaventare e deludere ma sono utili a rafforzare la stima, l’amore per l’ultima dinastia che ha regnato su Napoli. La forza dei napolitani è la trasparenza, l’onesta e la lealtà verso la propria reale patria, terra, religione e verso se stessi con la consapevolezza che solo facendo i conti con gli scheletri nel proprio armadio possiamo riprenderci quello che ci hanno tolto. Per comprendere a pieno di cosa sto parlando venerdi 11 alle 21 vi invito a vedere la chiacchierata con Claudio Romano per la rubrica “Incontro con l’Autore” cliccando il link di seguito

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