L’Associazione Identitaria Alta Terra di Lavoro e l’Associazione Amici della Zampogna di Villa Latina in collaborazione con il Cut di Cassino (Centro Teatrale universitario) propone una rappresentazione teatrale inedita, dal titolo “Voci, Suoni e Canti di Briganti in Terra di Lavoro”.
Anni fa abbiamo creato una collana dedicata al periodo storico “1799” con il primo numero dedicato al diario di Domenico Petromasi, fedelissimo del Cardinale Fabbrizio Ruffo, che narra l’epopea dei Sanfedisti che ricacciarono l’invasore giacobino francese, primo caso della storia in cui un popolo resiste, combatte e ricaccia un esercito invasore. Grazie alla volontà dell’editore Vincenzo D’amico e alla curatela di Francesco Maurizio Di Giovine e Gianandrea de Antonellis, la collana ha ripreso le sue pubblicazione e siamo arrivati alla pubblicazione delle “Memorie di Paul Thiebault”, un generale francese invasore e protagonista delle vicende belliche, che il nostro e caroRaimondo Rotondiha tradotto dal francese all’italiano con l’illustre frefazione del Prof. Massimo Viglione, studioso, ricercatore e storico tradizionalista di dimensione internazionale e massimo esperto della “Vandea Italiana”. Se con il suddettoPetromasi abbiamo pubblicato la voce di un resistente, con l’ultima fatica letterariaRaimondofaremo conoscere la voce di un invasore che riserva delle sorprese che forse a qualcuno non faranno piacere, sabato 6 aprile alle ore 17 lo presenteremo a Sora a Piazza San Francesco al Palazzo della Cultura che è stato il quartier generale di Fra Diavolo, nella locandina di seguito i dettagli.
Qualsiasi stato sovrano e di qualsiasi natura, s’è sempre preoccupato di tenere sotto il proprio controllo la cultura in tutte le sue forme come la storia, l’arte, il teatro la musica e la letteratura. Anche gli stati che si definiscono democratici hanno il pieno controllo della cultura e non lo fanno con la spada o con il tratto di penna censorio ma in forma più subdola, andando a colpire il sostegno economico delle famiglie, il famoso “tengo famiglia”, se fai certe cose o appartieni a certe parrocchie che ti indicano la giusta via, secondo il loro punto di vista, lavori altrimenti ti devi arrangiare. Una delle espressioni più importanti della cultura dove la soggettività regna sovrana determinante per indirizzare la società nei binari desiderati, pensate ai giorni nostri con la creazione del pensiero unico, del politicamente corretto e della dittatura del relativismo, è la letteratura tenuta sotto stretta sorveglianza dalle istituzioni statali di qualsiasi colore politico esse siano, che quando diventa uno strumento importante per una nuova forma di potere che vuole affermarsi o quanto meno raggiungere un posto al sole produce cose molto importanti, in alcuni casi geniali, ma emarginate o storicizzate velocemente quando il suddetto potere raggiunge i suoi obiettivi. Tutto questo accade anche quando si parla di firme autorevoli e di monumenti della letteratura mondiale che hanno prestato la loro penna nel descrivere l’Italia post-unitaria che tanto deluse molti intellettuali e politici già pochi anni dopo il 1860. Ne parleremo venerdi 5 aprile alle ore 21 in con due autorevoli e appassionati ospiti e per vederla basta cliccare di seguito
Continuiamo il viaggio nel mondo delle Confraternite nel Regno e questa volta ci fermiamo in Molise per esattezza a Monteroduni, che non finisce mai di stupire come culla della cultura e della civiltà italica e mediterranea. Come a Sessa e aScurcola anche a Monterodunile Confraternite nascono nel XVI Secolo nell’Impero delle Spagne che oltre ad essere custodi della fede Cattolica, hanno avuto funzioni sociali ed amministrative che sono alle basi del Welfare che oggi conosciamo e che furono considerate un modello da seguire da Ferdinando IV di Borbone. Di questo mondo ce ne parlerà Antonio Scioli martedì 13 giugno alle 21 che oltre a narrarne la storia e le tradizioni ci spiegherà cosa resta oggi e come continuano a vivere le Confraternite a Monteroduni e le funzioni che assolvono
Siamo a pochi giorni dalla Santa Pasqua e poche ore dall’inizio della settimana Santa che per noi napolitani è un appuntamento importante e molto sentito, vissuto con un forte spiritualità cattolica e cristiana. ConIsabella di Spagna e Ferdinando il Cattolico nascono, come soggetto politico e civico, le Confraternite e i Riti della Settimana che hanno dato un forte contributo all’Evangelizzazione Cattolica del Pianeta con la centralità del Regno di Napoli nell’Impero delle Spagne per due secoli e mezzo facendolo diventare il territorio più ricco al mondo. I Riti Pasquali in tanti luoghi dell’Italia Peninsulare, una volta Regno, sono simili tra di loro e, se vissuti senza pregiudizi e senza freni, ti fa entrare da protanista nel Mistero della Rivelazione. Dopo aver parlato delle Confraternite e della Settimana Santa di Sessa ora parleremo di quelle di Scurcola Marsicana grazie al caro amico Giuseppe Morzilliche nel corso degli anni ha fatto delle ricerche storiche uniche nel suo genere che fa, altresi, comprendere il grande amore e attaccamento per la sua comunità. Vi diamo appuntamento a venerdi 31 marzo alle ore 21
La “La Settimana Santa di Sessa Aurunca” già Ducato, ormai è diventato un appuntamento atteso non soltanto dalla comunità sessana ma dal mondo intero. Non esagero a dare una dimensione universale ai riti della “Settimana Santa” sessana perchè è da 5 secoli, forse da ancora prima, che Sessa dimostra la sua enorme fede cattolica vivendo con intensità e totale partecipazione i riti e liturgie dei giorni più importanti per il mondo della cristianità. Evento Sacro che assume le forme che vediamo ora nel Regno di Napoli durante l’Impero delle Spagne e, anche se simili a tanti che si tengono in altri luoghi del Mediterraneo Latino, è un unicum assoluto a cominciare dal suggestivo e travolgente “Miserere”. Martedì 04 aprile alle 21 ci spiegherà perchè di questa unicità il Priore dell’Arciconfraternita del SS CrocifissoPasquale Ago e per ascoltarlo basta cliccare di seguito