Come Ass.Id.Alta Terra di Lavoro cerchiamo, con i nostri limiti, di ripristinare verità storiche sulla vita del Regno di Napoli dalla sua nascita fino alla Prima Guerra Mondiale quando nasce veramente la nazione che oggi conosciamo con il nome di Italia e non è un caso che i Risorgimentali la suddetta guerra la etichettano come la IV Guerra di Indipendenza e per anni il 4 novembre era la festa nazionale mentre oggi ne abbiamo………quattro!!!!
Abbiamo sempre trattato poco la Seconda Guerra Mondiale non per snobbismo o ignavia ma perchè nel Cassinate è il tema storico dominante e andare a sovrapporci per dire sempre le stesse cose ci sembra superfluo e ripetitivo. La nostra convinzione è che la “damnazio memomoriae” è una cosa riguarda soltanto la storia ante 1860 ma andando a mettere il naso sulle drammatiche vicende belliche della Seconda Guerra Mondiale in alta Terra di Lavoro e in tutta l’Italia Peninsulare, ci rendiamo conto che ci sbagliavamo e che su questa tragica storia, la peggiore in assoluto, si scrivono sempre le stesse cose quando lo si fa per la massa ignorando, volutamente o no, molti fatti importanti, se non fondamentali, per l’esito della Guerra come ad esempio la terribile battaglia di Coreno Ausonio dove pare che abbiamo perso la vita circa 9000 uomini. Abbiamo pubblicato i fatti del treno di Balvano come il documentario Terra Bruciata poco divulgati e messi quasi nel dimenticatoio come quelli suddetti di Coreno e, il 23 luglio 2023, ho scoperto i fatti tragici di Viticuso che sono stati importanti e fondamentali per l’esito della Guerra. Devo dire grazie all’associazione Winterline di Venafro che di concerto con l’Ass. Sostengo Viticuso, ha organizzato una passeggiata sui monti dove per mesi s’è combattuto senza esclusioni di colpi e dove si sono intrecciate storie tragiche con altre più leggere appassionatamente raccontate da Luciano Bucci come riportiamo di seguito riporto in un breve docufilm
Parleremo ampiamente dell’importante convegno che s’è tenuto in quel di Vibonati presso il Museo Logos che ha visto come protagonista Pino Aprile che è stato accompagnato da altrettante personalità come il Prof. Vincenzo Abramo, l’Avv.Ennio Apuzzo e l’Europarlamentare Piernicola Pedicini che ci ha altresì deliziato con il suo gruppo musicale identitario “La Brigata di Fra Diavolo” in un breve concerto dopo il convegno e che riproponiamo di seguito
La Tenuta Paino bellissimo agriturismo immerso negli ulivi di Lauro, uno dei tanti casali del Ducato di Sessa, che i radical chic definirebbero “green” mentre invece è un posto molto aristocratico tipico della Terra di Lavoro Napolitana dove si offre una cucina identitaria scelta con attenzione e cura con un rapporto qualità prezzo ottimo e un servizio che possiamo dire “po’ i’ annanz ‘O RRe!”. Questo luogo incantevole lo abbiamo conosciuto grazie a Francesco Di Vicino che ci ha regalato un bellissimo concerto a bordo piscina con gli ulivi che lo hanno incorniciato insieme ai suoi musicisti che di seguito elenco
Vittorio Remino al basso, Tony Panico ai sassofoni,Teodoro Delfino alle percussioni e Salvatore Abete alla batteria.
Non c’è da aggiungere altro se no invitarvi a vedere il concerto che di seguito proponiamo integralmente ripreso con il mio solito telefono e seduto ad un tavolo sotto……gli ulivi
Come ogni anno anche quest’anno nel primo fine settimana di luglio a Picinisco si sono vissute le giornate della Pastorizia che sono ricchezza, identità e tradizione del gioiello cominense in alta Terra di Lavoro e che anche quest’anno è iniziata con la passeggiata sulle alture di Prati di Mezzo tra boschi, ruscelli, pastorizia e musica identitaria con zampogna, ciaramella e organetto. Come sempre c’è stata un’ importante partecipazione che ha unito tutte le generazioni da i più piccoli ai più maturi e s’è partiti andando a far visita all’azienda casearia dei F.lli Vittorio e Pasquale Pacitti che come ogni anno, immersa nei suoi greggi, ci ha deliziato con un’accoglienza degna dei Re offrendoci “la colazione del pastore”. Quest’anno c’è stato un esperto, purtroppo non ricordo il nome, che ci ha spiegato che la tecnica casearia di Picinisco è diventata un unicum mondiale come ci ha fatto vedere la famiglia Pacitto e, come ho sempre affermato, quando si parla di cultura, tradizione, identità la parola ciociaria si scioglie come neve al sole. Da anni a Picinisco la suddetta “sconceria” non la sento più nominare che viene oramai lasciata a chi fa folklore e a chi vuole tenere nella subalternità l’antica civiltà papalina e regnicola tra Campagna e Terra di Lavoro e a Picinisco, che fessi non sono, lo hanno capito benissimo e quando si parla della loro eccellenza non sanno cosa sia la ciociaria. L’anno scorso nella passeggiata in alta montagna abbiamo avuto l’onore e il piacere di essere accompagnati daAngelo Fusco da Villa Latina, antica Agnone, e dai suoi ragazzi che ci hanno deliziato con loro musica suonata con zampogne, ciaramelle e organetto e quest’anno siamo stati accompagnati da altri due eccellenze dell’antica Agnone Antonio Paolellae suo nipote Francesco che con zampogna, ciaramella e organetto ci hanno onorati e regalato momenti di grandi emozione suonando musica identitaria nel pieno rispetto della tecnica agnonese. Eravamo nel territorio che per dieci anni è stato il Regno inviolato di Domenico Fuoco e della sua “massa” insorgente napolitana e Antonio e Francesco come loro hanno scalato la montagna imbracciando, non scoppette e pugnali, ma i loro strumenti suonando in cammino sfidando sole e sudore deliziando le nostre orecchie e quelle delle greggi che ci accompagnavano nella salita. Ogni tanto Antonio si fermava e mi chiedeva di vedere i video temendo di una cattiva prestazione ed io“nto statt zitt”, “nto nu ce scuccia” e “nto nu rompe” per poi capire lo spirito dell’evento e che la musica, benchè fondamentale, era uno dei tanti accessori di una giornata che andava vissuta e vista in un quadro più generale. In quella mattinata ho capito che la zampogna è come la lievitazione della pizza suscittibile alla variazione di clima che ne condiziona l’accordatura ed il suono infatti, a 2000 mt, Antonio ha dovuto accordarla più volte nonostante la sera prima l’avesse preparata al meglio. Di seguito il video integrale, senza tagli, della giornata
Dopo aver pubblicato gli eventi di Monteroduni su la Mascarata dell’ultima domenica di carnevale 2023 in video in foto oggi chiudiamo divulgando il video della manifestazione Gl’ Cierv che come sempre offre spettacolo suggestivo e che quest’anno ha visto la presenza una presenza di pubblico mai visto a mia memoria