Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

PAOLO MENCACCI. UNO SGUARDO ALLA RIVOLUZIONE ITALIANA (ventunesima parte)

Posted by on Mar 17, 2018

PAOLO MENCACCI. UNO SGUARDO ALLA RIVOLUZIONE ITALIANA (ventunesima parte)

CAPO IV.

SCORRERIA DI PISACANE.

Della scorreria Pisacane è da dire più particolarmente. Capi della spedizione erano Carlo Pisacane, già ufficiale del Genio, fuori del Regno da vari anni, Giovanni Nicotera avvocato, e Giovanni Battista Falcone studente, emigrati, tutti Napoletani e rifuggiti negli Stati sardi. Idearono essi di raccogliere una banda armata, invadere l’Isola di Ponza, e sbarcare quindi nella Provincia di Principato Citeriore. Calcolavano poi (non sappiamo con quanta ragione) che, all’annunzio di tanta impresa, Napoli, Roma, Firenze sarebbero insorte, come un sol uomo, per opera dei comitati rivoluzionari, e proclamerebbero la Repubblica. Con siffatto disegno e siffatte speranze s’imbarcarono circa un 40 cospiratori di varie regioni d’Italia sul Piroscafo Il Cagliari della società Rubattino di negozianti genovesi, destinato a viaggi fra Genova, Cagliari e Tunisi. Tutti eran muniti di regolari carte di polizia con la direzione per Tunisi, e, sotto specie di mercanzie, imbarcarono con esso loro varie casse piene d’armi.

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1799, Fernando Riccardi rende onore al Ducato di Sessa

Posted by on Gen 19, 2018

1799, Fernando Riccardi rende onore al Ducato di Sessa

Il 13 gennaio abbiamo organizzato di concerto con la Proloco di Sessa, con la Biblioteca Comunale di Sessa e con il patrocinio del Comune di Sessa, un convegno dove veniva presentato la copia anastatica della marcia dei Sanfedisti del Card. Ruffo. Stando a Sessa non si poteva non parlare dei fatti del 1779 accaduti a Sessa e a questo ci ha pensato Fernando Riccardi che ha regalato all’aristocratica Sessa momenti di altissima cultura degni del blasone che la perla Regnicola ha nel suo Dna.

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L’assedio di Otranto, Gli ottocento martiri cristiani

Posted by on Mag 28, 2017

L’assedio di Otranto, Gli ottocento martiri cristiani

Il 25 luglio 1480 una flotta di 200 navi e 18.000 uomini, comandata dall’ammiraglio Acmet al servizio del re dei Turchi, il sultano Maometto II,1 assediò Otranto con ogni «sorta di armi e macchine da guerra». La flotta era diretta al porto di Brindisi ma una tempesta la costrinse a ripararsi nel porto di Otranto, che sprovvista di artiglieria e di ogni valida difesa fu bombardata e assediata. Tutti gli abitanti dei borghi vicini si erano rifugiati in città.

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