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Clima e siccità

Posted by on Set 27, 2023

Clima e siccità

I cambiamenti climatici negli ultimi tempi sono avvertiti con maggiore frequenza, perché accelerati da molteplici attività umane inquinanti, che rilasciando CO2, influiscono sull’allargamento del “buco dell’ozono” con il conseguente surriscaldamento terrestre, insieme ad una serie di problemi collaterali.

Tutto ciò, nonostante l’entrata in vigore da più di trent’anni del protocollo di Montreal, per la protezione dell’ozono stratosferico, che limita la produzione e l’uso di gas ozono-distruttori.

Purtroppo, vi sono Paesi che per agevolare i loro commerci, non fanno i dovuti controlli per la salvaguardia dell’ambiente, per cui la forte siccità che oggi ci attanaglia, si presenterà più spesso nel prossimo futuro. Dobbiamo perciò organizzarci per evitare in un futuro molto prossimo di perdere uno dei beni più preziosi che abbiamo: l’acqua.

Che fare? Chiedere con vigore ai nostri governanti misure strutturali a favore del territorio e dell’ambiente, rimuovendo la burocrazia, e permettendo così alle comunità locali, di progettare e attuare interventi ambientali migliorativi?

Sono anni che si parla dei nostri sistemi colabrodo di distribuzione d’acqua: Ci sarebbe da realizzare nuovi invasi, progettati da anni ma mai eseguiti, per mancanza di fondi e di buona volontà. Oggi se ne potrebbero realizzare tanti, utilizzando il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).

In molti casi, con semplici lavori si potrebbe raccogliere l’acqua piovana, per utilizzarla in agricoltura o nei giardini. Insomma l’acqua piovana che finisce in mare, rappresenta uno spreco che in periodi di siccità, non ci si può permettere. Oggi, in buona parte viene incanalata nella rete fognaria. Ci vorrebbe una rete per la sola acqua piovana, che all’occorrenza potrebbe essere utilizzata negli usi civili, o fatta confluire nei vicini laghi. Come abbiamo visto in periodi siccitosi, anche i laghi, grandi o piccoli riducono pericolosamente i propri invasi, al punto di non poter alimentare eventuali centrali idroelettriche più a valle.

Aniello Gianni Morra  

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