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Esoterismo e “tellurismo” a Osimo: Dea Madre, Neo-Templari, Massoni… (2a parte)

Posted by on Mag 29, 2023

Esoterismo e “tellurismo” a Osimo: Dea Madre, Neo-Templari, Massoni… (2a parte)

Nella prima parte (vedi qui: https://www.corrispondenzaromana.it/esoterismo-e-tellurismo-a-osimo-dea-madre-neo-templari-massoni/) ho esaminato tre libri ed un opuscolo, pubblicati tra il 2006 e il 2020, da cui si evince la presenza, in Osimo e dintorni, di personaggi e ambienti che affascinati dall’Esoterismo attribuiscono significati esoterici e gnostici alla simbologia e/o alla struttura di luoghi sacri, chiese e santuari locali.

Pertanto, chi, con animo esoterico e gnostico, visita tali luoghi, potrebbe avere come scopo primario, non la curiosità culturale, né la preghiera secondo i canoni della Fede Cattolica, bensì il fare esperienza di presunte Energie cosmiche e telluriche. In tal caso avremmo una sorta di magia velata da apparente “religiosità” cristiana.

In questa puntata segnalo nuovi testi addentrandomi nell’ambiente neotemplare e massonico… Tengo a precisare che quando parlo di Templari ed Esoterismo, non voglio affermare che gli antichi Templari fossero davvero esoteristi e gnostici, bensì mi limito a mostrare che tali lo sono certi moderni Neo-Templari, legati, in sintonia culturale o appartenenza, ad ambienti massonici.

(Quando non è indicato diversamente, i caratteri in maiuscolo, neretto e corsivo sono dei testi che cito).

5. “I Tarocchi di pietra del Palazzo Campana di Osimo” (1997)

Nella bibliografia del libro di Roberto Mosca e Angelo Renna, “Le Grotte, i Cavalieri, le Logge” (Osimo Edizioni, 2006), a pag. 189 c’è anche il libro di Franco Copparo e Fabio Filippetti, “I Tarocchi di pietra del Palazzo Campana di Osimo. Guida ai misteri delle grotte”, pubblicato nel 1997 dall’ “Istituto Campana per l’Istruzione Permanente –  Osimo”.  

In quarta pagina di copertina leggiamo che Franco Copparo, nato a Osimo nel 1952, è dirigente amministrativo dell’AUSL di Ancona, studioso di Esoterismo e Alchimia, docente al corso “Nel segno del mistero” presso l’Università della Terza Età di Ancona nell’anno accademico 1995/96.  Fabio Filippetti, nato ad Ancona nel 1958, è medico, studioso di parapsicologia ed Esoterismo.

Copparo-Filippetti vedono le grotte, «le viscere della terra», in chiave «esoterica», come luogo del «“regressus ad uterum”», morte e rinascita iniziatica (cf. p. 8), «porta verso il mondo degli Inferi», e alla discesa in basso segue la risalita in alto (cf. p. 9)…

«Nella tradizione il regno sotterraneo è un ricettacolo di energia materiale salvifica, di energia tellurica collegata a potenze ctonie, le divinità della terra, della morte e della germinazione» (p. 9).

Le grotte osimane sono un «itinerario iniziatico» (p. 21) che si inserisce nella «lunga catena iniziatica» (p. 22) e tramanda «l’insegnamento segreto che era vietato svelare ai profani sotto pena di morte» (p. 22).

Segue la spiegazione delle sculture, o “Tarocchi di pietra”, alla luce della mitologia e dell’Alchimia esoterica. Mi limito a segnalare la scultura «dell’Illuminato, cioè di colui che ha ricevuto la luce, l’illuminazione spirituale. Egli è il capo degli iniziati (il myste dell’antichità) che ha  raggiunto l’integrale saggezza ed appoggia la sua sapienza all’albero secco ed è anche l’incarnazione della scienza mistica e misteriosa dei figli di Ermes» (p. 81). Hermes o Mercurio è «messaggero presso gli dei degli inferi» (cf. p. 85).

Al termine del libro c’è la postfazione di Renucio Boscolo (pp. 96-101), anche lui appassionato di Esoterismo. Boscolo interpreta lo «scendere nel sottosuolo infero» (p. 96) come il «V.I.T.R.I.O.L.» (p. 96) degli Alchimisti, ossia la «Visita» «nell’Interiorità della Terra» alla scoperta della «ReBis la Occulta Lapide» (cf. p. 97). Pertanto «prima di Salire ai Cieli invece bisogna Scendere negli Inferi, oltrepassare la Janua Inferi, per poi uscirne da liberatori e da liberati dalle paure dell’Inconscio e delle tenebre. Allora solo, Chi abbia superato questa Porta del Panico e della Tenebra infernale, potrà rinascere […]» (p. 99).  Insomma è un pensiero ìnfero, gnostico, dunque lontano dalla nostra Fede Cattolica.

6. Fabrizio Bartoli: fisico, esoterista, Templare OSMTH, Massone del GOI

Nella prima parte (qui: https://www.corrispondenzaromana.it/esoterismo-e-tellurismo-a-osimo-dea-madre-neo-templari-massoni/) ho fatto intravedere un personaggio, molto importante, che  in qualche modo accomuna i primi 3 testi da me esaminati, nel senso che i rispettivi autori (Roberto Mosca e Angelo Renna, R. Mosca e Alfonso Rubino, R. Mosca e Alberto Mazzocchi) lo citano e lo ringraziano. Costui ha scritto la Presentazione dell’ultimo libro di Roberto Mosca (1958-2014), co-autore Alberto Mazzocchi, “Alla luce nell’ombra” (SpringColor, Castelfidardo 2014). Si tratta di Fabrizio Bartoli: laureato in Fisica; già insegnante in Istituti tecnici superiori; dal 1998 al 2005 Direttore del Museo di Scienze Naturali della Provincia di Ancona “L. Paolucci”; studioso di Esoterismo; autore di vari libri. È Grande Ufficiale dell’Ordine Templare O.S.M.T.H. (qui: https://www.macrolibrarsi.it/autori/_fabrizio-bartoli-insegnante.php). 

Nell’estate del 2020, all’epoca vice-sindaco di Offagna (AN), Bartoli ha preso parte a un documentario della BBC Reel di Londra illustrando le grotte templari di Osimo (vedi qui: https://www.cronacheancona.it/2020/08/19/le-grotte-templari-di-osimo-nel-documentario-della-bbc-reel/256571/). Nel video di 5 minuti e 23ss. (vedi qui: https://www.bbc.com/reel/video/p08nysf4/the-templar-town-with-a-hidden-underground-twin-?fbclid=IwAR3qzPJgOMNai7PqjZIdQTiU_qdIPFEz_ZgETv_sBhve-MOC9_Lu2jqDZY4), Bartoli indica nelle grotte la figura che rappresenta «Ermete Trismegisto» e aggiunge: «Dunque Ermete Trismegisto faceva parte della cultura cosiddetta gnostica che i Templari naturalmente apprezzavano» (min. 3:36-3:49).

Vediamo alcuni libri del Prof. Fabrizio Bartoli.

6.1. Sculture misteriose: Templari, Ermetismo, Alchimia, Gnosi (2012)

Nel 2012, l’Accademia degli Alethofili di Osimo pubblica il libro del suo Presidente Fabrizio Bartoli, dal titolo “Le sculture misteriose delle grotte del Palazzo Campana di Osimo simboli della cultura illuminista ed esoterica”. Il libro ha la presentazione di un assessore comunale il quale auspica che «questo patrimonio sotterraneo che abbiamo nella nostra Osimo possa essere presto visitabile da tutti» (p. 3).

Bartoli illustra luoghi, simboli e concetti esoterici, fenomeni storico-culturali che, in sostanza, sono già indicati nei testi che ho esaminato nei paragrafi precedenti: Grotte, Alchimia, Ermetismo, Ermete Trismegisto, Templari e Neo-Templari, Rosacroce, Carboneria dell’800, Massoneria dal ‘700 a oggi. 

Accenno solo ad alcune novità, o approfondimenti gnostici ed ermetici:

 a) Il Viaggio Iniziatico (Alchemico-Ermetico) nelle Viscere della Terra (VITRIOL) e nella nostra Interiorità, è necessario per scoprire la scintilla divina in noi che ci rende simili a Dio (cf. pp. 71-72). 

b) L’«iniziazione» misterica e massonica è «MORTE INIZIATICA» (p. 75), l’uomo profano «deve far MORIRE il proprio ego» (p. 75).

c) Circa le «tradizioni iniziatiche» e le «confraternite misteriche ed iniziatiche»: «Tradire un “Fratello” o rivelare i misteri, i riti e le cerimonie connesse all’insegnamento “riservato”, è da sempre considerato un grande tradimento da punire con l’espulsione ed anticamente anche con la morte» (p. 78).

d) «Ermete – Mercurio», o «il dio Thot», o «Ermete Trismegisto» con il suo bastone Caduceo, maestro di «Saggezza» e «Luce» (cf. pp. 89-101).

e) I princìpi della «Tradizione ermetica», il «Corpus Hermeticum» (pp. 102-104) e la loro finalità: riscoprire la propria «scintilla divina» o «essenza interiore» e «ricollegarsi all’Armonia cosmica» (p. 104).

f) Conoscere/sperimentare/«conquistare» «l’unità di tutte le cose» («“visione olistica”», «RETE UNIVERSALE», «fondale di energia»); in ogni molecola c’è l’onniscienza e onnipresenza dell’Infinito (cf. p. 111).

g) Accanto all’Ermetismo è importante la «Tradizione gnostica», il Cristianesimo «gnostico-giovannita», la «via gnostica» (cf. pp. 121-136). Non è difficile capire che Bartoli sta dalla parte degli Gnostici e dell’Ermetismo, e non da quella del Cristianesimo cattolico, romano e ortodosso.  Gesù è ridotto a un maestro spirituale, gnostico, che ci insegna a conoscere la nostra divinità interiore, a riconoscerci uguali a Lui (cf. pp. 124-129). Il discepolo di Ermete e della Gnosi, illuminato, sperimenta in se stesso il «Demiurgo», il «Dio», il «Nous» (cf. pp. 103-104).

h) I Tarocchi o Arcani Maggiori, quali carte-figure iniziatiche dell’Alchimia, dei Sufi e dei Templari (cf. pp. 140-144).

Nelle «Conclusioni», Bartoli precisa che l’Ordine Templare a cui appartiene, l’OSMTH, ha organizzato convegni e conferenze sul significato dei simboli esoterici e templari delle grotte osimane (cf. p. 147). Bartoli ha accompagnato nelle grotte alcuni «personaggi importanti», quali: l’allora Gran Maestro della Massoneria del Grande Oriente d’Italia (GOI), Gustavo Raffi, insieme con Sir Ian Sinclair, Gran Priore dei “Scottish Knight Templars”  (cf. p. 147).

Nella pagina di frontespizio,  Bartoli ringrazia il «Maestro Raphael» perché da lui ha appreso: «il vero insegnamento tradizionale che porta anche all’Amore e alla Saggezza» (pag. 1). Raphael è una sorta di maestro neo-induista (qui: http://www.edizioniasramvidya.it/asramvidya/index.php/tradizione-orientale).

6.2. Templari Gnostici

Nel 2014 le Edizioni Tipheret  del Gruppo Editoriale Bonanno (Acireale – Roma) pubblicano una raccolta di studi dell’Accademia Templare del Gran Priorato d’Italia dell’OSMTH (Ordo Supremus Militaris Templi Hièrosolymitani): “Templari e dintorni. Studi dell’Accademia Templare”. Nella relazione “Secretum Templi” (pp. 159-168), Fabrizio Bartoli presenta i Templari come portatori dell’antica Gnosi.  Bartoli spiega che gli antichi gnostici, quelli di Basilide, veneravano «Abraxas», «un Dio che integra gli opposti, i quali diventano complementari, una divinità quindi oltre la dualità anche del bene e del male. Secondo alcuni studiosi il significato dei due serpenti al posto delle gambe, simile ai due serpenti del caduceo di Ermete, rimandano alla complementarietà degli opposti» (p. 161).

Secondo Bartoli, i Templari accolsero la Gnosi ebraica, essena, neoplatonica, sufica (cf. p. 166). Bartoli spiega che «il Dio degli gnostici Abraxas» «raccoglie in sé la terra e il cielo, il sacro e il profano, l’uomo e il divino, il positivo e il negativo, il maschile e il femminile, la materia e lo Spirito, l’evoluzione e l’involuzione, l’osservatore e il fenomeno» (p. 167).  

Bartoli è gnostico: «Anche in noi è presente lo Spirito infinito “della stessa sostanza del Padre”, quindi conoscere se stessi, al livello più profondo, è simultaneamente conoscere Dio. Questo è il segreto della Gnosi: l’unione tra il dentro ed il fuori, tra il cielo e la terra, tra il microcosmo ed il macrocosmo. Solo una concezione di un Dio non dualistico, impersonale potrà “riunire ciò che è sparso”, mettere insieme le grandi filosofie e le grandi religioni della storia (egizi, induisti, pitagorici-platonici, buddhisti, ebrei, cristiani, islamici, ecc.); esse, con questa visione olistica, potranno confluire per innalzarsi verso il Cielo, amalgamandosi tra loro, unendosi in una sola filosofia-religione unificata, una sola ed unica consapevolezza universale, una visione globale di Dio condivisa da tutti. Vero ecumenismo. Questa è la grande speranza presente nei nostri cuori di neo Templari!» (p. 168).

Nel 2018, le “Edizioni Nisroch” di Macerata (AN) pubblicano il libro di Michele La Rocca “La Dea Eterna” con, in appendice, un saggio di Fabrizio Bartoli. Il libro reca la presentazione di Dom Salvatore Frigerio (cf. pp. 5-6), monaco camaldolese di Fonte Avellana (vedi qui: https://www.fanodiocesi.it/wd-annuario-persone/dom-salvatore-frigerio-1590496494/). La Rocca ritiene che nell’élite dei Templari vi fossero adoratori della dea egiziana Iside (cf. p. 87). La Rocca sembra preferire Iside alla Madonna dei Cristiani (cf. pp. 86-89). Secondo La Rocca, Gesù non si è mai definito Dio, ma è stata la Chiesa di Roma a definirlo tale (cf. p. 115)… Anche Bartoli parla della Dea, la Grande Madre, Iside, Cibele, venerata anche nelle Marche, a Sirolo, Osimo, ecc. (cf. pp. 158-238).

Nel 2021, le “Edizioni Nisroch” pubblicano un altro libro di Michele La Rocca e Fabrizio Bartoli, “L’Ordine del Tempio oltre il velo. I Templari e la Gnosi”.  Gli autori elogiano le dottrine gnostiche e il Templarismo gnostico.  Nella Prefazione (pp. 5-9) anche Claudio Bonvecchio elogia la Gnosi e l’attribuisce agli antichi Templari (cf. pp. 8-9). La Rocca e Bartoli ritengono che l’élite dei Templari fosse gnostica (cf. pp. 18-19). I due autori sintetizzano gli studi sulla Gnosi compiuti da Paolo Galiano, Claudio Bonvecchio, Marco Rocchi (cf. pp. 21-28). La Rocca e Bartoli ritengono che il sigillo dei Templari era «Abraxas», il dio gnostico che è al di là del bene e del male, al di là di Dio e del Diavolo, Abraxas il «“Dio metafisico”» che congiunge tutti gli opposti (cf. pp. 113-133).

6.3. Templari e Massoni (GOI)

Nel dicembre 2019 le “Edizioni Nisroch” pubblicano il libro “La Loggia Mother Kilwinning No. 0. La Madre Loggia di Scozia” di Fabrizio Bartoli e Michele La Rocca. Il libro reca la Prefazione (p. 3) di Paolo Nicola Corallini Garampi [OSMTH], e una Premessa di Claudio Bonvecchio il quale vi appone la sua qualifica di «Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente d’Italia» (p. 6).  A pag. 55 Bartoli e La Rocca scrivono: «Durante un viaggio in Scozia nel 2002, insieme ad altri Fratelli, abbiamo visitato la Loggia Madre di Kilwinning», e sotto si vede la foto con 4 uomini all’interno di quella Loggia Massonica, che stanno in piedi sul pavimento di Loggia a scacchi bianchi e neri, con la mano destra sul cuore. Tra quei 4 ci sono Paolo Corallini e Fabrizio Bartoli. 

Nel marzo 2019 le “Edizioni Nisroch” pubblicano il libro di Paolo Nicola Corallini Garampi e Fabrizio Bartoli, “Templari e Liberi Muratori Antichi Confratelli”, i quali, presentandosi apertamente come dignitari dell’Ordo Supremus Militaris Templi Hierosolomitani (OSMTH), attribuiscono agli antichi Templari credenze gnostiche, un «cristianesimo gnostico» (p. 95), la venerazione del «Baphomet» (p. 96). Ovviamente Bartoli e Corallini non mostrano alcun dissenso verso la Gnosi.

Gli autori lasciano intendere che «l’Alfabeto Enochiano» di John Dee [ossia, magia “angelica”] è confluito nel Rosacrocianesimo e nella Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato (cf. pp. 149-150). Gli ultimi gradi del RSAA, dal 30° al 33°, sono di carattere templare (cf. p. 168).

Nell’agosto 2015 il Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili del GOI delle Marche ha tenuto un convegno sui Templari. Sono intervenuti anche Bartoli e Corallini, che in questo loro libro riportano interventi: dell’allora Presidente del Collegio Maestri Venerabili GOI Marche, Fabrizio Illuminati; dell’allora Grande Oratore GOI Claudio Bonvecchio; del Gran Maestro GOI Stefano Bisi (cf. pp. 172-198).

In 4a pagina di copertina leggiamo che Corallini è Gran Priore dell’OSMTH, inoltre è Cavaliere del Sovrano Militare Ordine di Malta (SMOM) – quello riconosciuto dalla Santa Sede ! – e anche dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.

Bartoli, dal 2002 è membro dell’ OSMTH di cui è Grande Ufficiale e Grande Maniscalco Emerito del Gran Priorato d’Italia.

A Osimo l’OSMTH ha una Commenda intitolata “San Filippo de’ Plano” (vedi qui: https://www.osmth.it/commenda-san-filippo-de-plano-osimo/), proprio il nome della chiesetta templare di cui ho parlato nella scorsa puntata. 

Il 28 maggio 2022 questa Commenda osimana ha tenuto il suo Capitolo a Filottrano (AN). Nella foto dell’interno del Capitolo, si vedono simboli evidentemente massonici (è l’interno di una Loggia?): sulla parete dietro il Commendatore OSMTH di Osimo c’è un triangolo con all’interno un occhio aperto, e si vedono le scritte «A.·.G.·.D.·.G.·.A.·.D.·.U.·.» [A Gloria del Grande Architetto dell’Universo] e «Libertà Uguaglianza […]». La terza parola, «Fratellanza», è coperta dalla figura del Commendatore (vedi qui: file:///Users/maria/Desktop/Capitolo%20di%20Osimo%20del%2028%20maggio%202022%20-%20RESOCONTO.pdf). Sono scritte tipiche di una Loggia del GOI.

Sul Quaderno N° 10/2014 dell’Accademia Templare OSMTH, leggiamo a pag. 32 che Paolo Corallini Garampi è anche membro del “Royal Order of Scotland” (vedi qui: https://img1.wsimg.com/blobby/go/62f6c217-d37c-44df-9a5f-784ce111b632/downloads/QUADERNO-N–10—La-cappella-di-Rosslyn—Vers.pdf ). 

Bartoli e La Rocca scrivono che un tempo per appartenere al “Royal Order of Scotland” era sufficiente essere Maestri Massoni da almeno 5 anni, oggi invece occorre essere 32° grado del RSAA o Cavaliere Templare del Rito di York (cf. Bartoli – La Rocca, “La Loggia Mother Kilwinning No. 0”, op. cit., p. 74). Il Rito di York e il RSAA sono praticati da Maestri Massoni del GOI.  

Su “Erasmo notizie” (Bollettino del GOI), N° 15-16-17, del 15-30 settembre – 15 ottobre 2010,  leggiamo che il 22 maggio 2010 presso la sala consiliare del Comune di Corinaldo (AN), la Loggia “De Hominis Dignitate” N° 1314 di Senigallia (AN) all’obbedienza del GOI, ha tenuto un convegno dal titolo “Il principio maschile e il principio femminile: l’amore e la conoscenza”. L’articolo nomina alcuni massoni del GOI presenti al convegno:

«Tra i fratelli nella sala consiliare erano presenti il consigliere dell’Ordine Paolo Nicola Corallini Garampi, il giudice circoscrizionale Fabrizio Bartoli, i maestri venerabili Mario Massacesi, della loggia “Misa” (1313) di Senigallia e Alessandro Martire della “Michelangelo” (112) di Firenze […]» (p. 27, grassetto mio). 

In quel contesto, Corallini e Bartoli sono nominati, non come Templari OSMTH, bensì come «fratelli» del GOI. 

Ho scoperto che anche Michele La Rocca (vedi sopra, e paragrafo 6.2.) è “Fratello” Massone del GOI. Infatti sul sito web del GOI leggiamo che in occasione della Terza Edizione a Pesaro di “Segnalazioni Editoriali Victor Hugo 2017”, iniziativa della Loggia “Victor Hugo 1893” N° 1273 di Urbino (GOI), il 1° dicembre 2017, alla presenza del Presidente del Collegio Maestri Venerabili GOI Marche, Fabrizio Illuminati, sono stati premiati tra gli altri il «fratello Michele La Rocca» e il «fratello Luca Guazzati per la pubblicazione “La Massoneria nella provincia di Ancona” ed. Pixel» (vedi qui: https://www.grandeoriente.it/terza-edizione-pesaro-segnalazioni-editoriali-victor-hugo-2017/).

Ebbene, nel libro del massone Luca Guazzati,  “La Massoneria nella Provincia di Ancona” (Pixel Editore, Ancona 2015), c’è la Prefazione del Gran Maestro del GOI, Stefano Bisi (pp. 5-6) e anche un importante saggio di Fabrizio Bartoli, “OSIMO, il clima culturale alla fine del 1700 e agli inizi del 1800” (pp.  107-136), che descrive la Massoneria e la Carboneria osimana di quel periodo.

Mi concentro invece sul capitolo di Luca Guazzati sulla Massoneria ad Ancona (pp. 15-44). Dal 1870, sul giornale repubblicano “Lucifero” «la Massoneria anconitana ha vita, ha voce, ha spazio» (p. 22). Sul “Lucifero” e gli altri giornali socialisti era molto presente «lo spirito rivoluzionario e sovversivo» (p. 24). Agli inizi del XX secolo il “Lucifero”, portavoce di «una cultura cittadina democratica», potenzia le redazioni provinciali, tra cui quella di Osimo (cf. p. 26). C’è «splendida simbiosi» tra «il nucleo massonico e la redazione del Lucifero» (cf. p. 26).

Guazzati segnala l’antimassonismo di mons. Rodolfo Ragnini che accusava la Massoneria di essere una «setta satanica», di praticare «satanismo» (cf. pp. 29-30). Ma quale sorpresa quando, dopo qualche rigo, lo stesso Guazzati attribuisce simpatie luciferiane a Maestri Massoni:

«Il Diavolo, ossia Lucifero o come lo si vuol chiamare, per i Maestri massoni esperti di esoterismo è non solo il simbolo della Luce massonica ma anche della ribellione ai dogmi cattolici, alla maniera dell’Inferno dantesco. Ma Lucifero – e in esso c’è tutta l’accezione rivoluzionaria del celebre periodico repubblicano di Ancona fondato nel 1870 da una redazione piena di massoni – è anche interpretazione del Principio magico necessario per conoscere e arrivare a Dio, alla Luce» (p. 30, sottolineatura mia).

Devo notare che il brano del massone Guazzati (2015) sopracitato, ricalca oggettivamente alcune frasi  di un mio studio pubblicato nel 2007 sulla rivista “Fides Catholica” N° 1/2007 dal titolo “Iniziazione, Esoterismo e Luciferismo nella Massoneria del G.O.I. (Prima parte)” (pp. 15-82), poi ripreso (tra il 2011 e il 2012) da alcuni siti web che perlomeno hanno citato il sottoscritto come autore del testo. Mi chiedo: Guazzati ha attinto al mio studio da “Fides Catholica”, o da qualche sito web (ad esempio qui: https://maestrodidietrologia.blogspot.com/2011/05/iniziazione-esoterismo-e-luciferismo.html  o qui: https://illuminatobutindaro.org/confutazioni/massoneria/capitolo-8-satanismo-magia-esoterismo/luciferismo-satanismo-goi/), o qualcuno glielo ha trasmesso senza indicare fonte e autore? 

Nel 2007 ho scritto (le parole che sottolineo si trovano nel brano di Guazzati sopra riportato):

«Per i Maestri Massoni esperti di scienze iniziatico esoteriche (ed insigniti di Alti Gradi, es.: RSAA), Lucifero può essere (è) non solo il simbolo della Luce massonica, della ribellione ai dogmi cattolici, ma anche lo Spirito di Luce, […]. “Lucifero” (o il “Diavolo”) è interpretato, dai Maestri Massoni, anche come un Principio magico necessario per conoscere e per arrivare a Dio, alla Luce» (pp. 45-46). Ora, a prescindere se il “Fratello” Luca Guazzati abbia omesso di citarmi volutamente o non, comunque resta importante il fatto che assumendo i miei brani li ha approvati e condivisi e in tal modo ha confermato quanto vado scrivendo da anni sulla “simpatia” che Maestri Massoni, anche del GOI, hanno per Lucifero. 

Padre Paolo M. Siano

fonte

https://www.corrispondenzaromana.it/esoterismo-e-tellurismo-a-osimo-dea-madre-neo-templari-massoni-2a-parte/

2 Comments

  1. Opere direi, e mi dispiace, incomprensibili se non spiegate quelle qui sopra… esprimono e generano tristezza, ma sicuramente gli artisti faranno strada nella ricerca di verità cui aggrapparsi…di colori o di forme che ancora non hanno raggiunto ed e’ comprensibile… il percorso di vita e’ lungo e sicuramente farà loro scuola… l’arte maturerà con loro e non si fermerà a messaggi di aiuto… auguro in ogni caso successo! caterina

  2. Interessante che si sia sviluppato proprio in questo incrocio di antichi percorsi un processo di moltiplicazioni di ipotesi, credenze, interpretazioni di segnali di mondi dove si incontrano i vivi e i vissuti di tempi indefiniti… Sono domande che anche oggi ci possiamo fare su argomenti di vita reale o immaginata, su luoghi d’incrocio di vie terrestri interpretando tracce visibili fino a luoghi sotterranei di oggi e di ieri che non avranno mai una risposta confermata, e perciò si continua a credere o a fare ipotesi sul proprio percorso, sul proprio destino, chiedendosi a quali realtà vere o immaginate aggrapparsi per continuare a vivere su questa terra che si calpesta e nasconde verità di un mondo che per ora si può solo immaginare… caterina

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