Il campanile di Santa Chiara – Il più bello d’Italia
La fonte letteraria più antica che fornisca notizie del campanile di Santa Chiara, è nella “Cronaca di Partenone”, risalente al secolo XIV , e precisa quel che segue:
In de lo mese de la Incarnazione MCCCXXVIII (1328) de lo mese de iennaro, dal primo fundamento s’incomenza a fabricare lo campanaro dello Santo Corpo di Cristo (s. Chiara) e nde fo fatta la terzia parte, secundo che appare, lo quale, se fosse completo, sarria de le più belle torre d’Italia. Et in questo medesmo annofo scomputa la fabrica di coprire de piumbo la ditta ecclesia de lo Santo Corpo di Cristo, detta Santa Chiara. In ne la fortellezza di Belloforte e de lo monasterio di Santo Martino, che sta sopra Napoli dove si dice Sant’Er amo, fo fatta in de lo ditto anno una grande campana, la quale se dice che è la magiore di tutta Italia.
In pratica questa cronaca di fine XIV secolo definisce la torre campanaria di s. Chiara la più bella d’Italia, e che nel monastero di san Martino fu creata la campana piu grande d’Italia.
Il campanile, separato dal monastero, e ora di proprietà del Fondo edifici di culto del ministero dell’interno, fu edificato tra il 1310 ed il 1340 su un complesso termale romano del I secolo d.C., insieme al complesso monastico adiacente e alla basilica, su volere di Roberto D’Angiò e della Regina Sancha d’Aragona.
Fu poi ultimato nel corso del XV secolo per essere quasi completamente raso al suolo durante il terremoto del 1456.
Molti elementi di decorazione sia all’esterno che all’interno della basilica furono distrutti durante la Seconda Guerra Mondiale da un bombardamento degli Alleati che fecero crollare il tetto della chiesa e causarono un incendio che si riuscì a spegnere solo dopo due giorni
Per molto tempo fu chiuso per pericolo di crollo ma finalmente dopo poco meno di un secolo è stato riaperto grazie ad interventi che permetteranno di nuovo ai cittadini e ai turisti di visitarlo e ammirare il centro storico di Napoli dall’alto.
Un panorama inedito, una visuale del golfo per intero, il centro antico con l’asse di Spaccanapoli, tutta la Napoli greco romana, il Duomo, la chiesa del Carmine e quella di Sant’Agostino alla zecca, Capodimonte, il porto, San Martino, il Vesuvio. Dai 50 metri di altezza del campanile di Santa Chiara, Napoli si potrà toccare con un dito.
Presto (se non lo è stato già fatto) sarà scelto il progetto per la realizzazione di una scala esterna di accesso al campanile, progetto che sarà integrato all’interno dei giardinetti che permetterà l’ingresso alla porticina laterale del campanile, unico ingresso dell’antica torre campanaria.
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