“Il capobrigante Domenico Fuoco tra storia e leggenda” ne parliamo con Maurizio Zambardi
Domenico Fuoco da San Pietro Inf. ultimo brigante insorgente a cadere nella guerra contro l’esercito Piemontese invasore, all’epoca diventato italiano, nel 18 agosto 1870 grazie al tradimento di “Comparone” ponendo fine al decennio di guerra e di lotta iniziato nel 1860 che aveva funestato l’ex Regno delle Due Sicilie lasciando una scia di sangue e drammi umani che di li a pochi mesi si trasformarono nell’emigrazione, fenomeno che le nostre terre conobbero per la prima volta dopo millenni di storia.
Su Domenico Fuoco è stato scritto molto ed anche noi lo trattiamo tanto su i nosti canali di informazioni, Raimondo Rotondi lo ha reso protagonista anche nello spettacolo“Voci, Canti e Suoni dei Briganti in Terra di Lavoro“ ma chi lo ha studiato, sezionato e divulgato nei minimi particolari senza aver timore di essere smentito è Maurizio Zambardi che dopo anni, se non decenni, ha deciso di raccogliere le sue ricerche in un libro che a mio avviso lo considero un capolavoro non solo saggistico e letterario ma anche storico ed antropologico che chiude il “cerchio sacro” del Brigantaggio Insorgente iniziato con Franco Molfese. Più volte ho spiegato perchè, secondo il mio modesto parere trovando conforto anche nel giudizio del Prof. Emerito Domenico Scafoglio, Maurizio ha scritto un libro che è una perla meritando tanta considerarazione anche dal mondo accademico e perchè il “brigantaggio” è salito nel Tempio Sacro della storia dell’umanità ma sabato 14 gennaio alle 21 lo faremo ancora meglio nella rubrica “Incontro con l’autore” incontrando il suddetto Maurizio Zambardi come di seguito riportiamo