Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Il “Diavoletto Indipendente” (V)

Posted by on Set 18, 2024

Il “Diavoletto Indipendente” (V)

Il Diavoletto, Anno XIII, N. 155, 5 luglio 1860.
Cose di Sicilia e di Napoli.
La Patrie dà le seguenti notizie dalla Sicilia e da Napoli:
Il Governo insurrezionale di Palermo continua a ordinare colonne mobili destinate a percorrer l’isola
in tutte le parti. Una di queste colonne partì il 19 per fare una forte ricognizione verso Messina, e
alle ultime date essa era accampata a Polizzi. Il Governo napoletano, da canto suo, mandò molti
rinforzi a Messina, della quale si comprende tutta l’importanza; e diede i suoi ordini, vi furono
eseguiti lavori considerevoli.


Delle opere esterne s’innalzan ora all’Est e all’Ovest della piazza e ne difendono gli accessi; al
centro, fu costruito un gran dente (redan), fiancheggiato da roccie inaccessibili che rendono
difficilissima l’esecuzione di lavori di contrapproccio; inoltre i bastioni San Francesco, San Diego,
San Stefano, San Carlo e Muremberg, già sì formidabili di per sè, furono armati di cannoni rigati
dell’ultimo modello. Queste disposizioni militari renderanno l’assedio di Messina molto difficile e,
in tutti i casi, assai lungo.
Il processo de’ generali che si compromisero a Palermo deve cominciare il 4 luglio all’isola d’Ischia.
Le famiglie degli accusati ebbero avviso che qualunque cosa accada, gli accusati saranno oggetto
della clemenza reale.
Quanto agli ufficiali di marina, sospetti di aver patteggiato coll’insurrezione, non saranno tradotti
davanti a un consiglio di guerra, perchè mancano di prove. Tre di essi furono rimandati dinanzi a un
consiglio d’inchiesta, che inflisse loro un severo biasimo.
E sono i comandanti dello Stromboli, del Capri e del Partenope. Si assicura tuttavia che questi
ufficiali non saranno privati dei loro comandi.
Il campo formato a Bagnoli, presso Napoli, sulla via di Castellamare, comincia a ordinarsi. Questo
campo sarà numeroso e composto di truppe scelte destinate a proteggere la capitale del regno delle
Due Sicilie. Si assicura che il commendatore Carafa sarà nominato ambasciatore a Roma, invece del
commendatore De Martino, ch’entra nel nuovo ministero liberale testè formato.

  • La Lombardia ha le seguenti notizie da Palermo 24 giugno.
    Palermo presenta ora un aspetto lieto e animatissimo, i volontari delle spedizioni Medici e
    Melanchini, tutti giovani di bella presenza e di aspetto marziale e intelligente, contribuiscono
    principalmente al brio della città. Le barricate sono sparite e il giro delle carrozze è attivissimo
    quasi a rifarsi dalla lunga inazione.
    Il Dittatore pubblicò, alcuni giorni fa, vari decreti fra quali degno di nota quello che proibisce i
    bacia mano e il titolo di eccellenza, ambo adoperati. Un altro decreto ordina l’adozione della
    bandiera nazionale italiana pei legni da guerra e mercantili. Le navi da guerra estere hanno in gran
    parte abbandonato la rada di Palermo e non rimangono che tre fregate sarde, una francese e un
    vascello e una fregata inglese.
    Le diserzioni delle truppe napoletane da Messina continua in una proporzione sempre crescente.
    Un fatto di gran significanza, e che vi do come positivo, è che il Governo napoletano ha cangiato la
    guarnigione di Agosta, perchè assai disposta a mutar da sè la bandiera borbonica per la tricolore.
    Le nostre colonne muovono già a quella volta. Quattro battaglioni comandati da Turr partirono per
    Catania ed altri seguiranno domani. Negli arsenali si travaglia sempre con crescente attività, la
    scorsa notte furono fusi i primi caninoni, 4 pezzi, due da 6 e due da 8. Si proseguirà a fonderne 3 e 4
    per giorno. I battaglioni si completano prontamente e fra breve avremo un armata di 30.000 uomini.
  • Il convento di Gancia, già primo teatro della rivoluzione, è ora convertito in patrio arsenale ove
    alacremente si costruiscono affusti di cannoni, carri di munizioni, si approntano modelli, ecc., sotto
    la vigilanza del capitano Campo, giovane che ad ottime conoscenze pratiche delle scienze esatte,
    congiunge infaticabile attività.
    Le fonderie in bronzo e ferraccio sono poste in uno stabilimento detto Stazzone fuori di porta
    Termini. Fu costituita una commissione destinata a raccogliere campane e oggetti di bronzo e ghisa
    per le fonderie.

Submit a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.