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Il Regno nuovo delle Due Sicilie

Posted by on Dic 23, 2023

Il Regno nuovo delle Due Sicilie

Il Congresso di Vienna nell’atto solenne a cui dee l’Europa il ristabilimento della giustizia e della pace, confermando la legittimità de’ diritti della nostra corona, ha riconosciuto Noi ed i nostri eredi e successori Re del regno delle Due Sicilie (Legge fondamentale del Regno delle Due Sicilie)

Il Regno delle Due Sicilie nacque l’8 dicembre 1816, data non casuale scelta in occasione della festività dell’Immacolata Concezione, il culto mariano a cui la dinastia borbonica era molto legata, ancor prima che il suo dogma venisse approvato nel 1854 da Papa Pio IX.

A seguito del Congresso di Vienna (1814/15) e del trattato di Casalanza (1815), il re Ferdinando IV emanò l’8 dicembre 1816 la “Legge fondamentale del Regno delle Due Sicilie” con la quale riunì i regni di Napoli e di Sicilia in un’unica entità statale, la cui origine storica risaliva ai Normanni nel 1130. Il re abbandonò il titolo di Ferdinando IV di Napoli e III di Sicilia, assumendo quello di Ferdinando I delle Due Sicilie.

Il Regno si presentava come un territorio molto vasto, suddiviso in 22 province, che comprendeva le attuali regioni di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia, insieme a un’area dell’odierno Lazio meridionale e all’arcipelago di Pelagosa, oggi parte della Croazia. Il re nominò Napoli capitale del nuovo Regno.

Dal 1816 fino al 1861, anno dell’unificazione dell’Italia, il culto dell’Immacolata Concezione, Patrona del Regno delle Due Sicilie, fu celebrato come festa nazionale nel giorno dell’8 dicembre. In questa giornata, ogni anno, si svolgevano lunghe processioni verso le vie della capitale e veniva compiuto il doveroso omaggio alla Madonna Immacolata a Piazza del Gesù, ai piedi dell’obelisco a lei dedicato, fatto erigere da Carlo di Borbone nel Settecento.

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1 Comment

  1. Risorgesse quel Regno che ebbe così grande storia, prosperità e indipendenza… non è un sogno campato in aria… come e’ esistito così può riemergere e non sarebbe una novità ma anzi uno stimolo e l’orgoglio della propria storia… in fondo perché non lo si deve recuperare in un mondo che continuamente si evolve in forme nuove?… perché mai non dovremmo oggi diventare una Confederazione di Stati in questa nostra amata e bellissima penisola?… sarebbe una variazione stimolante che risveglia l’orgoglio di quello che fummo!… e potremmo scrivere un’altra storia, dove tutti nella nostra penisola ci sentiremmo spronati in una pacifica gara nel rispetto e nell’ esaltazione delle proprie specificità!… forse è la pigrizia che ci fa addormentare… che peccato! caterina

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