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Lettera spedita dall´ing. Daniele Pantalena da Monaco di Baviera al Ministro dell´Istruzione Marco Bussetti e alla Ministra per il Sud Barbara Lezzi

Posted by on Gen 30, 2019

Lettera spedita dall´ing. Daniele Pantalena da Monaco di Baviera al Ministro dell´Istruzione Marco Bussetti e alla Ministra per il Sud Barbara Lezzi

Spett.le Ministro Bussetti,

Le chiederei di fare le Sue indagini sulla storia del Risorgimento al Sud Italia e di aggiornare i testi di storia in modo da informare i giovani italiani sulla vera storia dell’Unità d’Italia.

È oramai sotto gli occhi di tutti che la storiella dei Mille di Garibaldi che arrivarono indisturbati fino a Napoli, sconfiggendo il terzo esercito più potente di Europa, sia una farsa.

Nei libri di storia purtroppo non si parla ad esempio del fatto che l’Inghilterra avesse l’Interesse ad occupare la Sicilia per la sua nuova posizione strategica nei confronti delle Indie attraverso l’apertura del canale di Suez: Garibaldi ad occupazione avvenuta fu accolto come un eroe a Londra.

È storia dire che lo Stato Italiano sia (purtroppo) nato con i primi accordi Stato – Mafia. Cosa avevano concesso i Garibaldini alle amministrazioni locali in cambio di un transito pacifico verso Napoli? Il mantenimento dei latifondi?

È storia dire che a Napoli si sia consacrato l’accordo Stato nascente/ criminalità organizzata: il patto tra Liborio Romano (per i Savoia) e Tore De Crescenzo (Capintesta della Criminalità Organizzata al tempo) fu stipulato per garantire la fedina penale pulita ed il comando della nuova polizia cittadina per i criminali a cui De Crescenzo faceva capo, in cambio di un ingresso indisturbato di Garibaldi nel Regno delle Due Sicilie. I Savoia pensavano di liberarsene una volta che l’unificazione fosse avvenuta, poi in realtà hanno continuato a servirsene per combattere nei 30 anni successivi quelli che furono etichettati come “Briganti”.

È storia dire che il primo campo di concentramento in Europa fu a Fenestrelle, dove furono deportati e lasciati morire di freddo o fame o sciolti nella calce viva migliaia di meridionali dell’esercito duo siciliano e di semplici cittadini, alcuni dei quali sono stati arrestati con l’accusa di essere potenziali criminali, secondo le teorie (smentite poi dalla comunità scientifica internazionale poiché infondate) dello pseudo-scienziato Cesare Lombroso, secondo il quale era possibile prevedere la tendenza al crimine di una persona a giudicare dalle dimensioni del cranio.

È storia dire che l’emigrazione dal Sud è iniziata con l’unità d’Italia.

È storia dire che quella parte di territorio italiano rappresentava la terza potenza europea dopo l’Inghilterra e la Francia, e che ha portato all’Italia unita 2/3 delle monete in oro circolanti sul territorio nazionale, ripagando abbondantemente i debiti contratti per le guerre di indipendenza.

Sembra la storia di un film horror, invece il tutto è successo per davvero e continua a succedere ancora oggi: a partire dai testi di storia che non ne parlano, per continuare con un’esposizione (etichettata come museo) di antropologia criminale, inaugurata in occasione dell’Unità di Italia a Torino. A chi fu dedicato questo pseudo-museo (tuttora esistente)? A Cesare Lombroso.

In un Paese civile non dovrebbero esistere forme di razzismo strisciante tra connazionali. In Italia purtroppo non potremo mai parlare di Paese unito se in primis le Istituzioni non danno un forte segnale di unità nazionale. Ciò passa inevitabilmente anche dai libri di storia.

Da indagini che ho potuto fare ho scoperto che il Sud Italia non era poi così arretrato come lo si dipinge nei libri di storia: dal 1735 al 1860 esso ha portato in dote all’ unità d’Italia 100 primati in tutti i campi scientifico/tecnico/medico. Questa serie purtroppo (e paradossalmente) si è interrotta proprio con l’unità d’Italia, che ha costituito un punto di non ritorno nel processo di degradazione del Mezzogiorno.

Il mio augurio è che Lei possa fare le Sue ricerche e che il Governo del Cambiamento possa davvero trovare il coraggio di raccontare la storia del Risorgimento per quella che è stata.

La ringrazio per la Sua attenzione e Le auguro buon lavoro.

Distinti saluti,
ing. Pantalena Daniele

1 Comment

  1. Complimenti per la lettera al Ministro…forse a Roma lo sapevano già e per togliersi dall’imbarazzo hanno preferito eliminare dai programmi scolastici “la storia” !… eh già, è troppo imbarazzante riconoscere l’insuccesso di aver per centocinquant’anni seguito il dictat “l’Italia è fatta:facciamo gl’italiani”!…con le falsità e le menzogne…a per giunta, con la pedissequa accondiscendenza di docenti anche di rango e imbonitori televisivi, ovviamente a spese dello stato… Ma i tempi sono cambiati ed è ora che l’apparato statale della disinformazione la finisca di raccontare la solita storiella garibaldesca…per dignità almeno!.. poi ci sarà il problema della toponomastica celebrativa… un passo alla volta: importante cominciare caterina ossi

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