Alta Terra di Lavoro

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Luciano Salera un Lazzaro ma anche un Brigante Insorgente

Posted by on Apr 29, 2017

Luciano Salera un Lazzaro ma anche un Brigante Insorgente

Luciano Salera oltre ad essere un vero Lazzaro è anche un Brigante Insorgente perché non gli piace terminare le partite in parità, 1 a 1, 2 a 2, 3 a 3 o 4 a 4 ma cerca sempre di vincerle pur sapendo che le probabilità di vittoria sono minime. Va sempre all’attacco da vero napoletano come il Corsiero del Sole, simbolo della città di Napoli,  perché solo così si puo raccontare la nostra storia e lasciare il segno a chi vuole sapere, anche a “Il Giornale” se ne sono accorti come potete notare di seguito.

 

Caro Claudio,

 

ti sarà certamente noto che il quotidiano “il Giornale” nella rubrica

“La Parola Ai Lettori” pubblica frequentemente lettere di illustri

sconosciuti lettori che si occupano di Napoli descrivendola in

laidi termini grondanti odio e razzismo alla stato puro.

Tante volte avevo pensato di replicare ma, poi, avevo sempre

lasciato perdere ben sapendo che le mie proteste non avrebbero

sortito alcun effetto.

Ma stamattina non ce l’ho fatta più ed ho scritto alla rubrica poco

prima citata come segue.

Ti rimetto in visione la mia mail e annesso allegato (importante).

Un caro saluto.

 

Cari Amici de “il Giornale”,

 

perché ne siate informati (infatti non ne parlate mai se non in termini

negativi) e perché, a vostra volta, possiate renderne edotti quei beduini

di vostri lettori che vi scrivono mail su Napoli grondanti odio e razzismo

(oltre ad una serie cosmica di falsi) mi pregio rimettervi in visione cosa

riporta il nostro quotidiano, quest’oggi, in prima pagina.

Cosa vi costa far presente a quelle bestie di vostri lettori che Napoli non

è quella che descrivono loro e che, quello che descrivono loro è comune

a tutte le megalopoli mondiali? Insistono ancora sull’immondizia (su Roma

neanche una parola … !) e, poi … e, poi, ma che perdo il tempo a riportare le

bestialità che pubblicate.

Cosa vi costa? È, forse, l’invidia che vi induce a questo comportamento

da trogloditi dell’informazione?

Infine, ma perché non rispondete? Cosa c’é, secondo voi, di non pubblicabile

in quanto ho scritto?

Che Dio vi benedica, tanto senza di voi noi stiamo benissimo. Lo sappia

il Signor Ariel.

 

Dott. Luciano Salera – Napoli

 

il-mattino

 

 

 

3 Comments

  1. Gentile Signora Alberghini,
    desidero, innanzi tutto, ringraziarla per la “difesa d’ufficio” messa
    in atto a mio favore a seguito della disputa tutta casarecciona circa
    l’esatto significato del sostantivo Lazzaro.
    Lei, in teoria, non ha torto. “Lazzaro” significa, in italiano, quanto lei
    ha tratteggiato nel suo interventp. Dal canto suo l’ottimo Claudio
    Saltarelli ha replicato riportando, non le origini o il significato, del
    sostantivo Lazzaro ma il comportamento tenuto oltre due secoli or
    sono da quei “Lazzari” improvvisamente assurti a difensori del
    Regno di Napoli e questa è storia e neanche la si può negare.
    Comunque non possiamo neanche giocarci il cervello ed attribuire,
    oggi, fine aprile 2017, al sostantivo Lazzaro quanto gli stessi napoletani
    intendono per questo tipo di umanità se citata o nominata nel corso
    di un discorso.
    Quindi, chiudiamo con un bel pareggio e non ne parliamo più anche
    perché, come è noto a chi mi conosce, per quanto mi riguarda,
    non amo essere al centro di dispute anche se affettuose e storicamente
    valide come quella che è nata intorno ai significati di Lazzaro e Lazzaroni.
    Un caro abbraccio ad entrambi.
    Luciano Salera

  2. Un napoletano e non un italiano nato a napoli sa cosa sono i lazzari e sa che onore hanno dato e danno ancora alla nostra civiltà. lo hanno dimostrato a porta capuana, alla maddalena, e in tutti i vicoli di napoli nel 1799, come i generali francesci giacobini ci hanno ricordato, Scrive il generale Championnet nella sua relazione per Parigi: “…si combatte in ogni strada; il terreno è disputato palmo a palmo; i lazzari sono guidati da capi intrepidi. I lazzari, questi uomini meravigliosi (ètonnants) sono degli eroi…”. Il capo di stato maggiore, il generale Bonnamy, scriverà poi, al termine del suo rapporto, queste lapidarie parole “…l’azione del lazzari farà epoca nella Storia!”. Lo sa perfettamente Ferdinando II che aveva un rapporto diretto senza piani intermedi con i lazzari, leggere il luciano del re di ferdinando russo, ed erano gli unici che potevano parlare alla pari con il re senza formalismi e il re li ascoltava sempre con attenzione. Lo sa francesco che ha gaeta sono morti per lui e per il regno, i lazzari sono gente seria, fidata, leale pronti sempre a dare la vita per il proprio re e per il proprio regno e ora per la propria città. camminavano scalzi perché volevano avere un rapporto diretto con la madre terra e con il magma che c’era sotto di loro. portatori di civiltà che ancora oggi il mondo utilizza, la cucina da loro inventata è la più utilizzata. Sono pubblicati molti articoli sul blog dove i lazzari sono i protagonisti non ultimo la commemorazione che abbiamo fatto il 22 di gennaio alla maddalena e a porta capuana. La stessa cosa abbiamo fatto i’undici di novembre per Fra Diavolo a p.zza Mercato. io mi sento un Lazzaro e mi definisco un Lazzaro, anche se non mi posso nemmeno paragonare all’unghia del dito mignolo di Luciano, infatti per casa cammino sempre scalzo, se Luciano non vuole sentirsi definire un Lazzaro lo tolgo subito dall’imbarazzo. C’è una grande differenza tra lazzarone e Lazzaro, VIVA ‘O RRE, NUOST

  3. Con tutto il rispetto per i Lazzari, non paragonate uno storico e un intellettuale come Luciano Salera a degli analfabeti senza arte né parte che vivevano mendicando, dormendo per terra, che spesso sfaccendati, si adattavano a compiere qualsiasi mestiere che si presentasse loro occasionalmente, non disdegnando, talvolta, di compiere qualche piccolo furto o raggiro e, più spesso, mendicando. Per questo motivo il termine lazzarone, che ha origine dallo spagnolo lazaros[1] (con riferimento al Lazzaro evangelico e agli stracci di cui era avvolto) è sinonimo, nell’italiano comune, di persona pigra e indolente, o poco di buono!

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