MADONNA DELLA SANITA’ DI VALLECORSA
oggi, 18 aprile, si ricorda a Vallecorsa l’apparizione della Madonna della Sanità avvenuta il 18 di aprile del 1412, di seguito notizie storiche e preghiera alla madonna tratto dal sito dell’associazione culturale della madonna della sanità di Vallecorsa.
Storia
San Martino, la chiesa madre di Vallecorsa, ormai è nel novero dei santuari mariani di più antica e consolidata tradizione, per il crescente concorso di popolo e le innumerevoli testimonianze di fede che da secoli caratterizzano il culto alla Madonna della Sanità (Salus infirmorum) la cui antica effigie qui si venera.
Le origini della chiesa di San Martino e del castello di Vallecorsa, antica baronia della Contea di Fondi, sono incerte e non databili, almeno allo stato attuale delle conoscenze.
Nel più antico documento che fa menzione dei luoghi di culto del paese (Rationes decimarum Campania anno 1308) San Martino vi figura già col titolo di arcipretale e più tardi
(1599, Sacra Visita vescovo Comparini) come dotata dell’unico fonte battesimale del paese.
Nel tempo la chiesa ha subito numerosi interventi di restauro, di ampliamento e di decorazione, che le hanno fatto assumere la definitiva particolare conformazione architettonica: con la facciata tripartita e a coronamento orizzontale e l’ampio cornicione sulla sommità; con la porta grande centrale sovrastata da una finestra con semiarco superiore, all’altezza del quale corre una raffinata modanatura in pietra parallela al cornicione; con i grandi blocchi di pietra regolari posti sui due lati della facciata ed i blocchi irregolari e più antichi, grandi e piccoli, sistemati nella parte centrale.
L’interno si presenta “ad una nave, sostenuta da 14 colonne quadrate di pietra, con l’aggiunta di due ali laterali”. Sul settecentesco altare maggiore è collocato il trono marmoreo che custodisce, quale tesoro, l’affresco della Madonna della Sanità.
La tradizione assegna l’apparizione dell’affresco al 18 aprile 1412; è del 1647, invece, il primo riferimento alla Cappella “Sanctae Mariae Sanitatis”, per secoli al centro dell’ala sinistra, in fondo alla quale oggi si ha la Cappella del Sacramento con il grande crocifisso ligneo proveniente dal Convento della Madonna delle Grazie in Vallecorsa. Dal 1728 risulta istituita la Confraternita della Sanità. Nel 1891 il Capitolo Vaticano ha decretato l’incoronazione della Sacra immagine della Madonna della Sanità, riconoscendola “celebre per antichità di culto, per abbondanza di grazie e prodigi, per singolare e costante frequenza di popolo”.
Nell’ala destra della chiesa, in fondo, si ha la Cappella di San Martino con un altare settecentesco di pregevole fattura; a seguire le Cappelle di San Rocco (già dell’Addolorata), di Santa Lucia e di Santa Maria De Mattias, illustre concittadina e fondatrice delle Adoratrici del Sangue di Cristo; l’apostola del Divin Sangue in questa chiesa ha ricevuto il Santo Battesimo e nella Cappella a lei intitolata sono conservati i suoi capelli e l’antico fonte battesimale in pietra. In ultimo si ha la stanza delle reliquie dove sono conservati gli ex voto, le reliquie del santuario ed alcune opere d’arte come le statuette lignee settecentesche de “Il Bambino, Signore del Mondo e della Morte” e del “Salvatore”. Anche al presente persone di ogni ceto sociale manifestano i loro sentimenti di gratitudine alla Madonna, visitando la sua immagine nella chiesa di San Martino. Elencare i nomi, che certamente sono incisi nel cuore di Maria, significherebbe violare l’intimo religioso rapporto tra Madre e figlio. Chiunque è entrato nel suo santuario e l’ha invocata con fede sicuramente ha avuto la risposta rassicurante della Madre.
Antica preghiera alla Madonna della Sanità
O vera Sorgente di vita, o Fonte perenne d’ogni nostra Salute, gran Regina de’ Cieli Maria Santissima, che per le vostre incomparabili virtù foste così vaga agli occhi Divini, che meritaste concepire nel Verginale vostro Seno l’Autor della Vita Cristo Gesù, e con divenir Madre di un Dio fatto Uomo, diveniste ancor Madre pietosa di noi miseri mortali; Rivolgete, vi preghiamo, verso di noi l’occhio benigno della vostra misericordia, stendete verso di noi il potente Braccio del validissimo vostro Patrocinio a mirar le molte nostre corporali, e spirituali miserie, a sollevarci dal lezzo delle nostre gravissime colpe: E siccome foste prescelta fra tutte le Donne per dare al Mondo perduto l’universale Riparatore Divino, permetteteci, Signora nostra amabilissima, che noi miserabili prescegliamo Voi per nostra speciale Avvocata, affinché col favore della potentissima vostra intercessione conseguiamo da Sua Divina Maestà, con le grazie, che ci sono necessarie, anche la perfetta Sanità del corpo, acciò possiamo meglio servirvi, e lodarvi insieme col vostro Benedetto Figliuolo in questa vita, e finalmente la Salute eterna dell’anima, acciò possiamo unitamente amarvi, e godervi per tutta l’eternità beata nel Cielo. Amen
(Da un libretto di preghiere a cura dell’arciprete don Filippo Giuliani, 1862).