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Massoneria ed Esoterismo in Russia dal XVIII secolo… (2a parte)

Posted by on Set 13, 2024

Massoneria ed Esoterismo in Russia dal XVIII secolo… (2a parte)

2. La Qabbalah nella Massoneria Russa tra XVIII e XIX secolo 

Al 2004 Konstantin Burmistrov (nato nel 1969) è Assistente di Ricerca («Research Assistant») in Filosofia Ebraica e Misticismo Ebraico presso l’Istituto di Filosofia dell’Accademia Russa delle Scienze;  Maria I. Endel (nata nel 1974) è Docente di Filosofia Ebraica e Misticismo Ebraico presso l’Università Ebraica di Mosca.

Nel 2004 questi due studiosi pubblicano un saggio sulla Cabala ebraica (Qabbalah o Kabbalah) nella dottrina dei Massoni Russi: “The Place of Kabbalah in the doctrine of Russian Freemasons” (in Aries – Journal for the Study of Western Esotericism, Vol. 4, Issue 4, Brill, pp. 27-68).  Per aiutare il lettore a inquadrare e comprendere bene questo saggio, che ripercorre la storia della Massoneria Russa tra XVIII e XIX secolo, ripeto vari dati storici che ho già menzionati nella precedente puntata.

2.1. Periodizzazione e tendenze della Massoneria Russa

Verso la fine del XVIII secolo in Russia ci sono più di 150 Logge con un totale di 8.000 Massoni di cui più di 3.100 sono stati identificati.  Si tratta per la maggior parte di uomini di Stato, aristocratici, intellettuali, ufficiali, soldati, scrittori, scienziati, ecclesiastici, ecc.  Burmistrov-Endel indicano i principali elementi della tradizione massonica: «the main constituents of masonic tradition: mysticism, alchemy and Kabbalah» (p. 27). Il ruolo della Qabbalah nella tradizione massonica è estremamente importante («extremely important»: p. 28).   La storia della Massoneria russa del XVIII secolo può essere suddivisa in tre periodi: 

1) dal 1740 all’intronizzazione di Caterina II (1762), la Massoneria è ritenuta come una “moda” importata acriticamente dall’Occidente; 

2) dal 1762 ai primi anni del 1780s., la Massoneria è vista come la prima filosofia morale in Russia («the first moral philosophy in Russia»), in essa prevale il Sistema dei 3 Gradi o Massoneria “simbolica” o “di San Giovanni”; 

3) dal 1780 in poi è il periodo “rosacrociano”, cioè dominato dagli Alti Gradi massonici (cf. p. 28).  Poi nel 1822 si arriva alla proibizione governativa di qualsiasi attività massonica, che comunque prosegue di nascosto (cf. pp. 28-29), dunque in un modo più consono alla natura iniziatica della Massoneria… 

Burmistrov-Endel vedono due principali tendenze nella Massoneria russa tra fine XVIII e inizi XIX secolo: la tendenza razionalista-deista, o illuminista, e la tendenza “mistica” («mystical»). La prima è tipica della Massoneria dei Tre Gradi, guidata dal Gran Maestro Ivan P. Elagin [1725-1793/94], il quale all’inizio è entusiasta della idee di Voltaire, ma poi se ne allontana. Poi Elagin si appassiona alla Qabbalah (cf. p. 29).

2.2. Il misticismo della Massoneria Russa tra XVIII-XIX secolo

La tendenza “mistica” della Massoneria Russa del Settecento spicca negli Alti Gradi, in particolare:  

  1. Il Rito Svedese, con il “Capitulum Phoenix”, il cui Gran Maestro è il Principe G.P. Gagarin (1745-1808). Tale Rito studia anche Qabbalah, magia e Alchimia (cf. p. 30). 
  2. L’Ordine della Rosa-Croce d’Oro („Der Orden der Gold- und Rosenkreuzer”; «the Order of Gold and Rosy Cross») è un Sistema di Alti Gradi massonico-rosacrociani, che verso gli anni 1780s. è trapiantato dalla Germania in Russia. Questo Ordine nasce in Germania verso il 1755-56 [verosimilmente, 1757] e ha tra i suoi fondatori: Bernhard J. Schleiss von Löwenfeld (1731-1800), Johann G. Schrepfer, Friedrich J.W. Schröder e Johann Christoph Von Wöllner (1732-1800) (cf. pp. 30-31). 

Le dottrine principali di questo Ordine rosacrociano attingono dalla Qabbalah: l’Albero delle 10 Sefirot (emanazioni di Dio), la numerologia mistica, l’Adam Kadmon (Uomo Primordiale, emanato da Dio), ecc. (cf. pp. 31-32). Le dottrine cabalistiche dell’Ordine della Rosa-Croce d’Oro vengono assunte dai Massoni russi.  Scopo finale di questo Ordine rosacrociano: risvegliare la forze occulte della natura, liberare la luce naturale che è profondamente sepolta nelle scorie dopo la condanna, accendere in ogni fratello una torcia che lo aiuti a vedere il Dio nascosto e quindi a unirsi alla Fonte primordiale della Luce (cf. p. 32). Insomma, magia e Gnosi.

Von Wöllner, poi Johann Christoph A. Theden (1714-1797) e il loro inviato a Mosca, il barone Heinrich-Jacob Schröder (1757-1797c.), sono i capi dei “Fratelli” moscoviti e la loro principale fonte di informazione massonica e letteratura mistica. Nel 1782 Johann Georg Schwarz (1751-1784), uno dei prominenti Massoni in Russia, incontra in Germania il von Wöllner e Johann Christoph A. Theden (1714-1797) ricevendo da loro: a) la nomina a unico e Supremo Direttore dell’Ordine della Rosa-Croce d’Oro nell’Impero Russo; b) gli atti del Grado di Teorico («acts of the “Theoretic Degree”»); c) il permesso di cominciare i lavori dell’Ordine in Russia (cf. pp. 33-34). I Rosacrociani russi di Schwarz e Nicolai Ivanovich Novikov (1744-1818) hanno il loro centro a Mosca, sono fortemente interessati alla Qabbalah («Jewish Kabbalah») e anche all’Alchimia, ai Cabalisti Cristiani, alle idee di Louis-Claude de Saint-Martin o Martinismo (cf. p. 34).

2.3. Cabalisti tra i Massoni russi: pochi? Ma certamente influenti

Burmistrov-Endel ritengono che siano pochi i Massoni russi profondamente dediti allo studio di misticismo, Alchimia, Qabbalah… Sono soprattutto Rosacrociani e Massoni insigniti del Grado di “Teorico” della Rosa-Croce d’Oro (cf. pp. 34-35). Tuttavia, ammesso che fossero pochi, hanno avuto una grande autorità e influenza («a great authority and influence»: p. 35).

La struttura della Massoneria Russa di quel periodo è flessibile: alcune Logge o Unioni di Logge sono ostili tra loro, altre invece si uniscono, come ad esempio negli anni 1770s. il Sistema-Inglese-Elagin e le Logge del Rito Svedese “berlinese” del Reichel  («Reichel’s Swedish-Berlin lodges»). Ci sono anche Massoni che appartengono simultaneamente a più Riti, in cui hanno ruoli di comando (cf. p. 35). 

Uno dei Massoni russi più entusiasti di «Kabbalah» è Ivan Elagin, il Capo della Massoneria anglofila russa (cf. p. 35). 

2.4. Massoni/Rosacrociani tra Qabbalah-Gnosi, Ortodossia Russa e riformismo sociale

Nella stragrande maggioranza i Rosacrociani/Martinisti russi (tutti Massoni) e i Massoni russi con il grado di Teorico sono Cristiani Ortodossi e conoscono bene dottrina e spiritualità della Patristica (cf. p. 35). Tra i Rosacrociani-Massoni di Mosca spicca l’editore-libraio Nikolai Ivanovich Novikov. I Massoni russi di fine XVIII secolo, molti dei quali occupano elevate posizioni sociali, combinano nella loro vita: fede e pietà Ortodossa, Alchimia, Qabbalah, e impegno in opere educative, assistenziali, caritative, insegnamento universitario, medicina, teatro, vita militare, politica… (cf. pp. 36-37). Dietro questa loro attività sociale, i Massoni-Rosacrociani moscoviti («Moscow Rosicrucians») hanno un concetto del mondo e dell’uomo radicati nello gnosticismo («a concept of the world and the human race, reflecting a masonic version, rooted in gnosticism, of the biblical myth of the fall of man»: p. 37), e assumono idee cabalistiche come quella della Restaurazione universale, Tikkun-ha-olam, tipica della Qabbalah di Isaac Luria, ossia la dottrina della reintegrazione universale nell’Ordine o Armonia distrutta dal primordiale cataclisma noto come “rottura dei vasi”…  Secondo questa dottrina cabalistica, l’Uomo deve penetrare nelle regioni inferiori dell’Universo per liberare le scintille di luce lì imprigionate (cf. p. 37, testo e nota 41)…

2.5. La Qabbalah nella tradizione massonica russa

Nel paragrafo «Masonic tradition and Kabbalah», Burmistrov-Endel scrivono che la Qabbalah è alla base della teosofia, cosmogonia ed ermeneutica dei Massoni russi e distinguono tre livelli cabalisti: 1) tendere alla perfezione; 2) conoscere le Sefirot e i 4 Mondi; 3) comprendere il linguaggio spirituale… 

«Kabbalah underlies theosophy, cosmogony and hermeneutics and follows the initiate at all three stages of his ascent to the Truth.  At the first stage, it teaches him to possess the light of the perennial, supernal Being, Adam Kadmon, and he should strive toward His perfection. At the second stage, it offers him the integrated image of the kabbalistic world of ten Sefirot and four Olamot. This is especially important at the third stage when Kabbalah becomes necessary for understanding the “spiritual language” of the Scriptures and this by use of Kabbalistic hermeneutics.  It is not strange that precisely the rules and methods of kabbalistic hermeneutics were so important for Russian masons; we can find their description in almost all masonic manuscripts  devoted to kabbalistic matters» (p. 38).

[Vedremo che questi tre livelli cabalisti sono simili alle finalità dei Tre Gradi Massonici inglesi]

Nonostante varie differenze, i Sistemi o Riti Massonici summenzionati hanno in comune dei concetti basilari, cabalistici: l’Uomo Primordiale o Adam Kadmon, la sua Caduta e poi Reintegrazione, a cui il Massone si assimila… L’Uomo-Adamo/Massone, in origine, possedeva virtù e vera conoscenza… Quello dell’Adam/Uomo Primordiale è un elemento sincretico («highly syncretic») che attinge da più fonti: Bibbia, Apocrifi, Ermetismo, Gnosticismo, Qabbalah (cf. p. 38). Secondo l’insegnamento martinista, l’Adamo Primordiale o Primo Adamo è il perenne Gesù-Messia, mentre il Secondo Adamo o Gesù incarnato è la manifestazione del Primo Adamo… Nonostante siano Cristiani Ortodossi, i Massoni russi assumono la dottrina ebraico-cabalistica dell’Adam Kadmon (cf. pp. 38-39). 

[Burmistrov-Endel non dicono che l’Adam Kadmon ha in sé il Maschile e il Femminile, è Androgino…]

La Qabbalah spinge l’Adepto alla Conoscenza di Sé e della Natura, dunque di Dio, visto che Macrocosmo e Microcosmo sono intrecciati, l’uno è specchio dell’altro… Si tratta di dottrine gnostiche e neoplatoniche («a revival of Neoplatonic and Gnostic doctrines»). Nella Caduta, una scintilla di luce è catturata dalle Tenebre (cf. pp. 39-40). Il cammino massonico permette all’Adepto conoscenza, illuminazione, divinizzazione: «Masonic mystical knowledge, mystical illumination, up to the union with the Godhead» (p. 40).

Più avanti, i due studiosi russi accostano i 3 livelli cabalistici ai Tre Gradi Massonici di tipo inglese:

«Therefore the masonic theory of knowledge requires the initiate to pass through three stages. In the first stage, he is occupied with moral self-correction and knowing the mysteries intrinsic to man. In the second stage, he must come to know Nature. In the third stage, the mysteries of Nature and God are understood at a higher level using the “spiritual language” of the Scriptures. This three-stages path is considered the return to that time when ‘the book of nature was opened for human understanding, and man could comprehend all its mysteries by his mind’» (p. 41). 

Nel paragrafo «The true Kabbalah», leggiamo: «Russian masons considered the “true Kabbalah” an essential part of the primordial Wisdom, which is required for the fallen man to return to “Eden”» (p. 42).

Il summenzionato Ivan Elagin, Gran Maestro Provinciale di Russia legato alla Gran Loggia inglese dei “Moderns”, ritiene che: la Qabbalah è dottrina dei Divini misteri rivelata da Dio, essenziale e utile per vedere Dio… Essa è la vera conoscenza di allegorie, simboli e geroglifici delle Parole divine… Salomone conosceva la Qabbalah (cf. p. 42).

Secondo il summenzionato J. Schwarz, leader dei Rosacrociani moscoviti (1782-1784), la Massoneria è una scienza segreta i cui primi adepti erano ebrei («masonry was a secret science whose first adepts were Jewish sectarians»: p. 42). Secondo la dottrina dei Rosacrociani russi, una scintilla di luce si è trasmessa da adepto ad adepto, attraverso la catena della Tradizione… Tale mistero passò agli Esseni e infine all’Ordine dei Rosacrociani che hanno ricevuto quella scintilla di luce con le virtù dei loro antenati… Ecco, per i Rosacrociani russi (cioè Massoni della Rosa-Croce d’Oro), la Tradizione massonica (cf. pp. 42-43).  

2.5.1. La Qabbalah nel “Lavoro” massonico (dall’Alchimia/Magia al sociale…)

Nel paragrafo «Tikkun ha-olam: the aims of masonic activity and Kabbalah» leggiamo che l’attività massonica non consiste solo nella conoscenza di sé, della Natura e di Dio, ma principalmente nella pratica alchemica e cabalistica («kabbalistic and alchemical») di miglioramento e salvezza o restaurazione («tikkun») del mondo caduto con Adamo… Come la Creazione è un lavoro alchemico così lo è la Restaurazione/Reintegrazione… Alchemicamente e cabalisticamente bisogna convertire il metallo in argento e oro,  la sefira Din (Giudizio) in sefira Hesed (Carità)… Purificazione dell’Uomo e delle sfere dell’Universo (cf. pp. 43-44)… Perciò i Massoni si dedicano alla filantropia, alle cause sociali e, allo stesso tempo, all’Alchimia esoterica (cf. p. 44)…. In una lettera (di cui Burmistrov-Endel non riportano la data), il rosacrociano Principe Nikolay N. Trubetskoi (1744-1821) spiega al massone Aleksey A. Rzhevski (1737-1804) l’importanza della Qabbalah per il lavoro massonico (cf. p. 44). 

Burmistrov-Endel scrivono: «Referring to the masonic tradition as a whole, we can conclude that Russian masons used Kabbalah, firstly, as a basis for their cosmogonic system, explaining the hierarchical construction of the heavenly world, and for communication with this world. Secondly, Kabbalah provided the keys for interpreting the Scriptures and discovering the deepest and secret layers of the biblical text. It is possible to discern, moreover, behind the masonic soteriology some adapted kabbalistic concepts, and first and foremost – the concept of Tikkun ha-olam70.  For the masons, Kabbalah contains the true knowledge about God, the world, and man and not only facilitates of universal amendment but also determines its paths and ways» (p. 45).

Nella nota 70 i due studiosi russi scrivono che il concetto di Tikkun ha-olam si ritrova nella dottrina cabalistica di Martinez de Pasqually e del suo discepolo Louis-Claude de Saint-Martin; scritti e idee di entrambi, maestro e discepolo, ebbero grande popolarità tra i Massoni russi di fine XVIII secolo (cf. p. 45, nota 70).

2.6. Testi cabalistici di Massoni russi

Burmistrov-Endel dichiarano di aver scoperto negli Archivi di Stato di Mosca un significativo numero di manoscritti massonici che indicano un profondo interesse e una buona conoscenza del Misticismo Ebraico («Jewish Mysticism») da parte di Massoni russi (cf. p. 45). Si possono distinguere tre gruppi di testi cabalistici:

1) traduzioni di testi originali cabalistici o almeno di frammenti. I Massoni russi del XVIII secolo conoscono importanti testi cabalistici come il Sefer Yezirah (un importante testo cosmogonico del VI sec. d.C.) e il Sefer ha-Zohar (XIII sec.) (cf. pp. 46-47).

2) traduzioni in russo, dal tedesco e dal latino, di opere di Cristiani cabalisti europei e studiosi di Qabbalah. In questi testi sono descritti in modo dettagliato i seguenti temi cabalistici: Sefirot, Nomi di Dio, Lettere ebraiche, metodi esegetici (gematrianotarikontemurah)… 

3) scritti di Massoni russi concernenti tematiche della Qabbalah. È il gruppo più interessante perché permette di conoscere le idee massoniche sulla Qabbalah (cf. p. 47).

2.7. Il Gran Maestro Ivan Elagin e i suoi maestri di Qabbalah

Elagin è uno dei più importanti Massoni russi al tempo di Caterina II. Senatore, statista, scrittore, Capo del Palazzo della Cancelleria, Ivan Elagin aderisce alla Massoneria verso gli anni 1750s. Nel 1770 viene eletto Gran Maestro della Gran Loggia Provinciale di Russia sotto gli auspici della Gran Loggia “Royal York” di Berlino, e il 26 febbraio 1772 riceve dal Gran Maestro della Gran Loggia d’Inghilterra (“Moderns”) la patente di Gran Maestro Provinciale per l’Impero di Russia. In uno scritto inedito, Elagin racconta la sua carriera massonica. In gioventù viene iniziato in Massoneria ma poi, non trovandovi attrattive, si ritira. Dopo breve periodo di entusiasmo per le idee di Voltaire e di Helvetius, Elagin ritorna all’attività massonica e cerca la conoscenza dei Misteri Divini (cf. p. 48). Verso la fine degli anni 1770s., sfiduciato dalla sua stessa Massoneria russa anglofila, Elagin si immerge nello studio della Bibbia, dei Padri della Chiesa, del greco e dell’ebraico (cf. p. 49). In questo suo sentiero di studi svolge un ruolo importante il barone Johannes Georg von Reuchel (1729-1791), che dal 1771 in Russia è Capo delle Logge che praticano il Rito Svedese di Berlino, ovvero il Rito di Zinnendorf (cf. p. 49).  Il dottor Johannes Wilhelm Ellenberger von Zinnendorf (1731-1782), dal 1765 è Capo del Dipartimento Medico del Regno di Prussia. Zinnendorf, massone, diffonde in Germania il Rito Svedese e fonda la Gran Loggia Nazionale di Germania (cf. p. 49, testo e nota 88).  

Reuchel viene inviato in Russia dalla Gran Loggia Nazionale di Germania praticante il Rito Svedese. La missione russa di Reuchel è rompere la supremazia inglese in ambiente massonico (cf. p. 49, nota 87).  Reuchel e Elagin sono alla testa di due Sistemi Massonici rivali che però nel 1776 si uniscono. Inoltre Reuchel diviene il mentore di Elagin nel suo cammino spirituale… Reuchel, definito da Elagin un vero massone, guida Elagin nella conoscenza della Qabbalah e del Talmud (cf. p. 49). È Reuchel che fornisce a Elagin manoscritti riguardanti le scienze occulte e la Qabbalah (cf. p. 49). 

Verso la fine del decennio 1770s, Elagin entra in contatto con un altro esperto di lingua ebraica e di Qabbalah: è Stanislas Pines Eli (o Ely), nativo di Boemia, medico a San Pietroburgo. Eli scrive un libro massonico (“Fraternal Admonitions to Some Brethren Free Masons”) molto popolare tra i Rosacrociani moscoviti. Eli insegna come studiare le Sacre Scritture in senso cabalistico (cf. p. 50).  Secondo Novikov, Eli apparteneva alla Massoneria di Elagin (cf. p. 51). Elagin studia ovviamente anche le SefirotAdam Kadmongematrianotarikontemurah… Pur essendo di religione Cristiana Ortodossa, Elagin fornisce un’interpretazione cabalista e non-cristiana del Nuovo Testamento: Gesù Cristo sarebbe l’Adam Kadmon, invece Gesù di Nazareth sarebbe un massone e uno dei “geroglifici” o immagini del Gesù-Adam-Kadmon (cf. p. 52)… Burmistrov-Endel osservano:

«Elagin is an outstanding phenomenon that shows to us how strong was the interest in Kabbalah  among educated Russian people in the late 18th century» (p. 52).

2.8. Massoni-Rosacrociani, ovvero l’Ordine della Rosa-Croce d’Oro

Burmistrov-Endel passano al paragrafo «The Moscow Order of Rosicrucians» dove scrivono che per i Massoni dell’Ordine della Rosa-Croce d’Oro la Qabbalah è molto importante (cf. p. 53). Tra i membri più importanti di questo Ordine in Russia tra fine XVIII e inizi XIX secolo: Johann Schwarz, Nikolay Novikov, Semion Gamaleya (1743-1822), Nikolay Trubetskoi, Joseph A. Pozdeev (1743-1822), Ruf S. Stepanov (1745-1828). Questi personaggi avevano Alti Gradi noti come: «the Theoretical Degree of the Solomon Sciences and Rosicrucian degrees» (cf. p. 53). 

Tra i Rosacrociani russi c’erano importanti attivisti sociali e personalità di alto livello come il Curatore dell’Università di Mosca, il poeta Mikhail M. Kheraskov (1733-1807), il Senatore Ivan V. Lopukhin (1756-1816). La loro attività era concentrata attorno all’Università di Mosca, alle più grandi case editrici e stamperie di Mosca, e ai giornali. Personalità diverse ma unite dal rito di iniziazione rosacrociana (cf. p. 54)… L’Ordine della Rosa-Croce d’Oro aveva 9 gradi. Il 1° grado, una sorta di «“Junior” degree», seguito subito dal 4° grado della Massoneria regolare ossia “Maestro Scozzese”. Poi il 2° grado di “Theoreticus” («the “Theoretic degree of Solomon Sciences”») che faceva diventare Rosacrociano. Gli altri 7 Gradi erano chiamati “Alti Gradi” e in Russia li possedevano solo circa due dozzine di Iniziati tra cui i più avanzati erano J. Schwarz, G. Schröder, N. Novikov e N. Trubetskoi (cf. p. 54). Burmistrov-Endel precisano che ogni grado implicava lo studio di scienze occulte, e alcune attività pratiche nel campo della magia, teurgia, alchimia, ecc.  Al 7° grado si diventa familiari con la Qabbalah e la magia naturale… Al 9° ed ultimo grado («Magus») il Rosa-Croce d’Oro conosce ogni cosa, domina ogni cosa, ha il potere di Mosé, Aronne, Hermes (cf. p. 54)… I Fratelli della Rosa Croce d’Oro subivano ulteriori selezioni; solo quelli degli Alti Gradi erano più addentro alle scienze occulte nella teoria e nella pratica: ricerca di esperienze estatiche o sovraumane, parlare con “Dio”, invocare spiriti e comandarli, conoscere tutti i segreti della natura (cf. p. 55)…

Nonostante il decreto antimassonico del 1794 le Logge continuano la loro attività in segreto e addirittura nel 1798 a Mosca nasce la Loggia “Nettuno” i cui membri continuano le attività rosacrociane. Anche nei primi anni del XIX secolo i massoni “Teorici” della Rosa-Croce d’Oro proseguono i loro studi cabalistici (cf. p. 57). Nonostante l’ulteriore proibizione governativa del 1822, l’attività massonica del Grado di Teorico («masonic activity in the Theoretical Degree») continua per circa un secolo. Uno dei più rispettabili e anziani massoni russi, Ruf Stepanov insegna in incontri segreti massonici, in Logge “interne”, sebbene le Logge siano state esteriormente chiuse. I massoni impegnati segretamente in questa attività erano circa 80. Inoltre alcuni massoni del grado “Teorico” appartenevano anche all’Ordine Interno (Rosacrociano) dell’Ordine della Rosa-Croce d’Oro (cf. pp. 58-59). Essi continuano studio e traduzione di opere riguardanti misticismo, Alchimia, Qabbalah (cf. p. 59).

2.8.1. Rosacrociani russi, in clandestinità, tra Politica, Cultura, Riformismo, Clero…

Dopo il 1822 i Massoni “Teorici” Rosacrociani russi proseguono le loro attività, anche quelle pubbliche e sociali. Verso la metà del XIX secolo le loro basi sono l’Università di Mosca, la Cancelleria del Governatore Generale di Mosca, i «Tula Clubs» della nobiltà, il Senato di Mosca… L’influenza massonica è molto forte anche sulla Chiesa Ortodossa e sulla censura ecclesiastica (p. 59). Tra gli anni 1840-1850, uno dei leader spirituali dei Massoni di Grado “Teorico” è Padre Simeon I. Sokolov (1772-1860) che esercitava influenza sul “Teorico” S.D. Nechayev (avvocato generale del Sacro Sinodo della Chiesa di Russia) e su P. F.A. Golubinsky, filosofo e docente all’Accademia Ecclesiastica di Mosca. Un certo numero di («a number of») preti e abbati erano anche «“theoretical” Brothers». I Massoni russi mantenevano relazioni con il Monastero della Trinità – San Sergio e con alcuni monasteri moscoviti (cf. p. 59, nota 134).

  Un altro centro di attività massonica era la Società Imperiale di Mosca per l’Agricoltura di cui erano membri Massoni di Grado “Teorico”; il Presidente era il Rosacrociano S.P. Gagarin, e il Vice-Presidente il massone S.P. Shipov. Questa Società era una roccaforte di nobili russi massoni e liberali, impegnati per le riforme sociali. Anche grazie a loro, nel 1861 viene abolita la servitù della gleba. Uno dei principali proponenti di tale riforma è S.S. Lanskoj (1787-1862), uno dei Capi della Massoneria Russa e Ministro dell’Interno dell’Impero Russo, che ha strette relazioni con i Massoni membri di questa Società Imperiale per l’Agricoltura il cui Segretario è S.A. Maslov (1793-1879) uno degli ideologi della Massoneria di Grado “Teorico”, Rosacrociano di iniziazione superiore, e fondatore di una giornale sull’agricoltura  (cf. pp. 59-60). Nel 1861 Maslov traduce in russo il libro “Philosophie der Geschichte oder über die Tradition“ del tedesco F.J. Molitor (1779-1861), cabalista cristiano, storiografo di un altro Ordine massonico-cabalista, denominato “Ordine dei Fratelli d’Asia”, e influenzato anche dalle idee di Jakob Frank (cf. pp. 60-61).

Incontri regolari dei Massoni di Grado “Teorico” si svolgono fino agli anni 1870s. e l’ultimo caso di iniziazione sarebbe avvenuto nei primi anni del XX secolo quando V.S. Arseniev (1829-1915), «the Supreme leader of the Order and a preserver of masonic heritage», inizia nell’Ordine massonico-rosacrociano suo figlio e suo nipote. L’ultimo rappresentante di questa tradizione massonica è Padre Johann Arseniev (cf. p. 61), di cui però Burmistrov-Endel non forniscono ulteriori elementi biografici.

2.9. Conclusioni di Burmistrov-Endel (2004)

I due studiosi ribadiscono l’interesse profondo dei Massoni Russi per la Qabbalah intesa come Tradizione che ha preservato la sapienza primordiale, la vera conoscenza. Inoltre Qabbalah, Magia e Alchimia sono parte integrante della dottrina massonica russa dell’epoca («In addition, Kabbalah, pari passu with Magic and Alchemy, was an integral part of the masonic doctrine») e le dottrine cabalistiche dell’Adam Kadmon e del Tikkun sono base e impulso (iniziatico-esoterico) dell’impegno massonico russo di riforma sociale, politica, morale e religiosa (cf. p. 61). La dottrina massonica e in particolare gli elementi cabalistici («the masonic teaching, in general, and its kabbalistic elements, in particular») hanno svolto un ruolo significativo («a significant role») nella letteratura russa, ad esempio in scrittori come M. Kheraskov, S. Brobov, V. Odoyevski, N. Gogol, A. Stepanov, D. Begichev, ecc. (cf. p. 61) e ancora più importante («Even more important») è stata l’influenza massonica-rosacrociana (cabalistica) sulla coscienza pubblica russa («on the Russian public conscience»: p. 62).  Tra fine XVIII e inizi XIX secolo le idee religiose, sociali e politiche dei Rosacrociani hanno costituito una base per il conservatorismo russo, favorendo poi, nella prima metà del XIX secolo,  lo sviluppo del romanticismo russo e del riformismo o utopismo sociale (cf. p. 62).  Tra fine XIX e inizi XX secolo idee del misticismo massonico e rosacrociano hanno conservato  la loro importanza nella filosofia religiosa di scrittori russi come «V. Soloviev, S. Bulgakov, P. Florenski, N. Berdyaev». Burmistrov-Endel scrivono:

«Thus a component of masonic outlook, Kabbalah has become an important factor in Russian history and culture» (p. 62).

2.10. Qabbalah & Chiesa: coniunctio oppositorum per i Massoni Russi

Nel saggio “Kabbalah and Secret Societies in Russia (Eighteenth to Twentieth Centuries)” (in B. Huss – M. Pasi – K. von Stuckrad, Kabbalah and Modernity. Interpretations, Transformations, Adaptations, Brill, Leiden-Boston 2010, pp. 79-105), Konstantin Burmostrov scrive chegli scritti cabalistici del Gran Maestro Ivan Elagin (ad es., nella sua opera “Doctrine of Ancient Philosophy and Divine Knowledge, or The Knowledge of the Freemasons”) rappresentano probabilmente la più sviluppata interpretazione cabalistica dei dogmi cristiani nella letteratura massonica russa («probably the most developed kabbalistic interpretation of Christian dogmas in Russian masonic literature»: p. 82). Elagin conosce bene le dottrine cabalistiche: le 10 Sefirot, i 4 Mondi (AtziluthBeriahYetzirahAssiyah), la trasmigrazione delle anime, la pratica cabalistica dei nomi divini, magia ermetica e cabalistica (cf. pp. 82-83)…  Burmistrov ribadisce che i Massoni Russi del XVIII-XIX secolo considerano la Qabbalah: «an important esoteric doctrine» (p. 83).

I Massoni russi del Grado di “Teorico” («theoretical masons») non vedono alcuna contraddizione tra studio/pratica delle Scienze Occulte («to study the occult sciences and to “practice”  them») e appartenenza alla Chiesa Ortodossa. Essi ritengono le Scienze Occulte e la Qabbalah («the occult sciences and kabbalah») quale inestimabile deposito di antica sapienza, perciò leggono Bibbia e Padri della Chiesa alla luce della «kabbalah», proprio come Pico della Mirandola e i Cristiani Cabalisti. Così ha fatto anche il summenzionato massone Ivan Elagin (cf. pp. 83-84).

Tra i Cabalisti a cui si interessano i Massoni russi più dotti, c’è Isaac Luria (1534-1572), in particolare i suoi concetti di Adam Kadmon e tikkun ha-olam (cf. pp. 81, 86-87). Nella Qabbalah lurianica c’è anche il concetto di trasmigrazione dell’anime: le anime di uomini malvagi non vanno all’inferno ma si possono reincarnare in pietre, o piante, o animali o persone umane (cf. Jody Myers, Marriage and sexual behaviour in the teachings of the Kabbalah Centre, in Kabbalah and Modernity, op. cit., p. 272).  Inoltre, secondo la Qabbalah lurianica, il Male è intrinseco alla Creazione, all’Uomo e a Dio… Il Male è in Dio (cf. G. Scholem, La figura mistica della divinità. Studi sui concetti fondamentali della Qabbalah, Adelphi Edizioni, Milano 2010, pp. 67-72). (segue)

fonte

Massoneria ed Esoterismo in Russia dal XVIII secolo… (2a parte) – di Padre Paolo M. Siano | Corrispondenza romana

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