Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Massoneria ed Esoterismo in Russia dal XVIII secolo… (6a ed ultima parte)

Posted by on Ott 12, 2024

Massoneria ed Esoterismo in Russia dal XVIII secolo… (6a ed ultima parte)

7. Presenze massoniche in Russia dal XX secolo al 2020 

Con questo ultimo capitolo espongo alcune notizie sulla Massoneria Russa dal periodo sovietico all’anno 2020.

7.1. Massoneria clandestina in URSS e nell’Europa oltrecortina

Nel 1961 Arnoldo Mondadori Editore pubblica il libro “La massoneria” (trad. di Natalia Soffiantini [Les francs-maçons, Editions du Seuil, 1961], Milano 1961) del massone francese Serge Hutin che fornisce notizie interessanti sulla presenza massonica nei Paesi Comunisti dell’Europa Orientale: «Oggi la Massoneria è sempre clandestina in U.R.S.S. ma, se le Logge sono chiuse, alcuni Fratelli Massoni si riuniscono per praticare tra di loro i riti simbolici e ritrovarsi amichevolmente. Il loro ruolo è insignificante e senza alcuna possibilità d’azione politica: i Massoni russi non hanno né il desiderio né i mezzi di rovesciare il regime. Nelle democrazie popolari dell’Europa Orientale, la Massoneria, istituzione borghese, è evidentemente clandestina. In Cecoslovacchia, dove i dirigenti di un tempo erano Massoni, l’Ordine è stato sciolto; sono ora possibili soltanto riunioni private e sembra che ne avvengano di abbastanza importanti» (p. 128).  

 Inoltre: «In Bulgaria ed in Polonia vi sono dei “triangoli” clandestini, la cui attività sembra ben nota alle autorità. Salvo forse in Romania, non abbiamo avuto nessun arresto per attività massonica in quanto tale. Nel 1957 un massone bulgaro ha perfino potuto scrivere impunemente da Sofia al Grande Oriente di Francia e alla Grande Loggia di Francia. Naturalmente la vita massonica è assai ridotta anche se i “triangoli” procedono a nuove iniziazioni» (p. 128).

Hutin ha saputo da «un massone francese eminente» che intorno ad uno dei principali massoni bulgari gravitano circa una dozzina o una quindicina di massoni che si incontrano ogni sabato per prendere un té; probabilmente la  Polizia è al corrente delle loro attività “filosofiche”. Tale attività massonica dura ininterrottamente dal 1945-46 e qualche anno prima del 1961 un massone tenne due conferenze pubbliche su Occultismo e Massoneria, dinanzi a circa 100 o 140 persone. Cose del genere non passano inosservate (cf. pp. 128-130).

7.2. Massoni russi nella Massoneria francese (GLDF, GLNF…) del XX secolo 

Verso la fine del 1994 o poco dopo, i massoni Félix Bonafé e Jean-Paul Delbert [membri della GLNF] pubblicano il libro “Michel Garder. Soldat – Résistant – Franc-Maçon de Tradition” (senza data, senza luogo, senza editore) sulla figura di Michel Garder 33° (1916-1993), Colonnello dell’Esercito francese e Luogotenente Gran Commendatore del Supremo Consiglio del 33° ed ultimo grado del Rito Scozzese Antico e Accettato (RSAA) per la Francia, collegato alla Grande Loge Nationale Française (GLNF).

Michel Garder nasce il 20 ottobre 1916 a Saratov, in Russia (cf. p. 9). La famiglia Garder emigra in Francia. Durante la Seconda guerra mondiale, Michel combatte contro i tedeschi. Arrestato, viene deportato ad Auschwitz-Birkenau nel 1944.  Liberato, dopo la guerra, si sposa e riprende la vita militare.  Nel 1958 il Capitano Michel Garder consegue il Brevetto di Studi Militari Superiori. Garder si occupa di spionaggio e contro-spionaggioSi occupa anche di alti studi militari e strategici. Ma sopraggiunge una brusca malattia, operazione chirurgica e morte (cf. pp. 41-47). Il Colonnello Michel Garder 33° ricopre la carica di Luogotenente Gran Commendatore del Supremo Consiglio RSAA per la Francia.

Passiamo al capitolo sulla vita massonica di Michel Garder 33°.

Con la Rivoluzione bolscevica del 1917 la Massoneria è bandita dalla Russia sovietica.  Allora si costituisce in Francia una Massoneria di russi, sotto la guida dell’allora Console russo a Parigi, il “Fratello” Léontiev Dimitrievitch Kandaouroff, il quale riceve dalla Grande Loge de France (GLDF) il mandato di organizzare i futuri quadri di questa Massoneria Russa con sede a Parigi. Il 21 ottobre 1921, sotto l’obbedienza della Grande Loge de France e del suo Supremo Consiglio RSAA, il massone Kandaouroff crea il “Capitolo Astrea” che pratica ritualmente dal 4° al 18° grado RSAA e ha il suo proprio rituale ispirato ai vecchi rituali delle Logge russe del XVIII secolo. Poi il 21 ottobre 1922 viene creata la Loggia “Astrea”, praticante i primi Tre Gradi (cf. p. 83). In quell’epoca, della Loggia “Astrea” fanno parte nobili russi fuggiti dai Sovietici. Nel 1924, il Console Kandaouroff riceve il 33° grado RSAA (cf. p. 83). 

Ecco i nomi di alcune Logge russe “simboliche” create in Francia tra il 1925 e il 1927: “Aurore Boréale”, “Toison d’Or” (che poi diventa Loggia “Jupiter”), “Hermès”; “Prométhée” (cf. p. 84).

Il 13 giugno 1956, il profano Michel Garder viene iniziato massone nella suddetta Loggia “Astrea” (GLDF) che lavora ritualmente in lingua russa. Il 23 maggio 1958 diviene Compagno Libero Muratore, e il 12 giugno 1959 diviene Maestro Libero Muratore.  Nel 1965 si verifica l’esodo massiccio di massoni dalla Grande Loge de Francealla Grande Loge Nationale Française. Il 23 giugno 1965 la Loggia “Astrea” N° 100 passa alla GLNF. Michel Garder ne è il Maestro Venerabile (cf. pp. 84-85).  Michel Garder diverrà Gran Segretario, poi 2° Gran Sorvegliante e 1° Gran Sorvegliante della GLNF (cf. p. 85).   

Nel 1960 [ancora legato alla GLDF] Garder è ammesso nel Rito Scozzese Antico e Accettato (RSAA). Verso il 1963/64 riceve il 30° grado RSAA nell’Areopago “Ordo ab Chao”  N° 639 (cf. p. 85).  

Una commissione franco-russa della GLDF composta da 4 massoni eminenti (i francesi Charles Riandey e Michel Dumesnil de Grandemont, e i russi Pierre Bobrinsky e Léon de Hoyer) elabora un rituale francese del 30° grado per l’Areopago Kadosh “Ordo ab Chao”, nel quale vengono inseriti temi gnostici («on fit entrer des motifs gnostiques»: p. 85). 

Bonafé e Delbert riferiscono che Michel Garder apprezza molto due scrittori russi: Léon Chestov (1866-1938) e Nicolas Berdiaeff (1874-1948).  Chestov era affascinato dal pensiero e dal misticismo neoplatonico di Plotino (cf. p. 87). Anche a Garder piace il misticismo neoplatonico e la Gnosi (cf. p. 89). Nel 1969 Garder viene “coronato” (come si dice in gergo massonico) con il 33° grado RSAA, e la “Corona” fa riferimento alla sefirah cabalistica “Kether” (trad. it.: Corona), prima espressione del Principio nel mondo della Manifestazione (cf. p. 95)…

7.2.1. Un “Concistoro” del 32° grado RSAA per la Russia…

Bonafé-Delbert riferiscono che dopo la Prima guerra mondiale, con l’arrivo in Francia di massoni russi, il Supremo Consiglio RSAA di Francia (legato alla GLDF) reputa necessario creare un “Concistoro” (ossia una Loggia del 32° grado RSAA) di lingua russa. Il 18 dicembre 1926 viene fondato a Parigi il Concistoro “Rossia N° 563”, poi installato il 10 febbraio 1927 (cf. pp. 97-98). L’allora Sovrano Gran Commendatore del RSAA di Francia, René Raymond (1879-1958), installa come Presidente di quel Concistoro il suddetto Fr. Kandaouroff, il quale annuncia che quel Concistoro sarebbe divenuto un giorno la piattaforma di lancio per un Supremo Consiglio RSAA di Russia (cf. p. 98). Avverrà proprio così.

Il 18 dicembre 1992, dopo un lungo “assonnamento”, “rinasce” il Concistoro Rossia, comprendente massoni russi e massoni ucraini. La presidenza di quel “Concistoro” è assunta dal «Très Illustre Frère Lioubomer Houzar, 33ème» (p. 98, grassetto mio). La decisione di “risvegliare” quel Concistoro dipendeva dall’esigenza di avere un Concistoro che conservasse la tradizione massonica slava di ispirazione “scozzesista”, e che permettesse poi la fondazione di un Supremo Consiglio RSAA di Russia, formandone intanto i futuri dirigenti. All’interno del Concistoro Rossia veniva delineata la strategia per l’installazione e la diffusione del Rito Scozzese Antico e Accettato in Russia e in Ucraina (cf. p. 98).  

L’allora Luogotenente Gran Commendatore del Supremo Consiglio, Michel Garder 33°, tiene al Concistoro Rossia un’allocuzione in lingua russa rivolgendosi anzitutto al Fr. Georges Dergachev, in quell’occasione “consacrato” 32° grado (cf. pp. 98-99).  

In quel discorso, Michel Garder 33° afferma, tra l’altro, che il nuovo massoneconsacrato al 32° grado (Dergachev) deve impegnarsi nel combattimento individuale per vincere il Serpente e costringerlo a servire [«“vaincre le serpent pour le contraindre à servir”»: è una frase rituale del 30° grado del RSAA per la Francia], e deve adoperarsi come organizzatore e costruttore per gettare le basi di una futura Giurisdizione del RSAA per la Russia (cf. p. 99). Dergachev viene “coronato” 33° grado l’11 dicembre 1993 e il 15 maggio 1994 il Supremo Consiglio RSAA per la Francia crea a Mosca un Gran Concistoro (32° grado) intitolato a “Michel Garder” (cf. p. 99). 

È bene sottolineare che Garder 33° fa comprendere che tra i compiti del Massone del 32° grado c’è quello di  “vincere il serpente per costringerlo a servire” («“vaincre le serpent pour le contraindre à servir”»: p. 99)… Una teoria che richiama la mentalità magica.

A proposito del Fr. Georges Dergachev, leggiamo più avanti, nel libro di Bonafé-Delbert, che Dergachev è il primo Maestro Venerabile della Loggia Harmonie N° 698, all’Oriente di Mosca, creata presso la Grande Loge Nationale Française l’11 gennaio 1992. L’8 settembre 1992 Garder 33° è ospite in quella Loggia russa, ancora guidata da Dergachev, per l’Iniziazione di 12 profani (cf. p. 116).  Garder 33° spiega che la ricerca iniziatica, in Massoneria, comporta anzitutto la morte al mondo profano e la resurrezione al mondo del Sacro («“la mort au monde profane et la renaissance au monde du Sacré”»), la scoperta del Sacro in noi stessi, e infine la trasmutazione e la percezione del Soffio Creatore… Occorre dunque per il massone, morire e rinascere in Hiram per giungere alla Conoscenza («le stade de la Connaissance»: cf. pp. 102-103). Il cammino iniziatico del RSAAattinge anche alla Qabbalah ebraica  e all’Alchimia (cf. p. 104).

7.3. Influssi massonici (e gnostici) russi nel 30° grado RSAA in Francia (REAA – GLDF)

Nel 2000 le Editions Maçonniques de France (legate al Grand Orient de France) e le Editions Cêtre pubblicano insieme la “Grande Encyclopédie Maçonnique des Symboles” di Jean-Pierre Bayard, Maestro Massone della Grande Loge de France (GLDF) e 33° grado del Rito Scozzese Antico e Accettato. Vediamo alcuni articoli di questa enciclopedia massonica. 

Nell’articolo «Grand Inspecteur et Grand Elu Chevalier Kadosch ou Chevalier de l’Aigle Blanc et Noir (30° Degré)» (pp. 195-196), Bayard afferma che il massone Kadosch (30° grado) è Soldato dell’Eterno («“univers complet”,  “soldat de l’universel et de l’éternel”»), riceve ritualmente la Spada Fiammeggiante, la Lancia di San Giorgio, il Caduceo di Ermete («“l’épée flamboyante, la lance inflexible de Saint-Georges, le Caducée d’Hermès”») e lotta contro tutti i dispotismi e gli oppressori della libertà di pensiero e di coscienza («“tous les despotismes, oppresseurs de la liberté de l’homme, de la liberté de pensée, de la liberté de conscience”» : cf. p. 195). Nell’iniziazione al 30° grado del RSAA compaiono due personaggi enigmatici, chiamati nel testo francese «Poursuivants», che letteralmente si traduce in italiano “Procuratori”, ma forse più correttamente “Cavalieri”: il “Procuratore” o Cavaliere Bianco, che incita alla riflessione e ai valori sacri, e il “Procuratore” o Cavaliere Nero, che incita invece all’azione, alla violenza, alla lotta… Bayard afferma che le figure del Cavaliere Bianco e del Cavaliere Nero provengono da un rituale russo e mostrano la nostra dualità (cf. p. 196).

Nell’articolo «Poursuivants» (pp. 365-366), Bayard spiega che al 30° grado RSAA i due “Procuratori” o Cavalieri vestono, l’uno di bianco e l’altro di nero, e rappresentano la dualità del mondo, il Bene e il Male, l’Io e il Sé, Yin e Yang, il Sole e la Luna, il Maschile e il Femminile, insomma la necessità e complementarietà degli Opposti (cf. pp. 365-366). Bayard afferma che questa parte del rituale del 30° grado RSAA è stata introdotta da Massoni russi in esilio durante le due guerre mondiali ed è conservata dal Supremo Consiglio RSAA di Francia (cf. p. 366), ossia quello legato alla GLDF.

* * *

Nel libro “Du Chevalier d’Orient… au Chevalier Kadosch. Etude du quinzième au trentième degré du Rite Ecossais Ancien et Accepté” (Editions du Rocher, Monaco 2009), il massone Jean Mondet [GLDF e RSAA] illustra anche il 30° grado RSAA nella forma praticata dal Supremo Consiglio (RSAA) di Francia («SCDF»). Il Kadosch porta un pugnale, di colore  nero ed argentato, per “uccidere il traditore” («“tuer le traître”»: cf. p. 472)… (da intendersi solo in senso simbolico?).  Al 30° grado la “batteria” di colpi rituali è di 7 (2-2-2-1), simbolo della risoluzione della dualità nell’unità finale («La  dualité, une triple dualité et donc sur tous les plans de l’être, résolue dans l’unité finale»: p. 473).

Secondo Mondet, il massone del 30° grado RSAA è intermediario tra il Divino e l’umanoe tale sarebbe il senso della scala mistica con i due montanti, che il massone Kadosch deve salire e scendere (cf. pp. 476-477); il massone Kadosch ha pertanto funzione sacerdotale («l’action du Kadosch qui n’est alors qu’un intermédiaire, un agent divin et cela correspond parfaitement à sa fonction sacerdotale»: p. 477)… 

Nel 1935 in Francia, all’obbedienza del SCDF (Supremo Consiglio di Francia, RSAA), viene fondato un Areopago (Camera del 30° grado, Kadosch) composto da massoni russi rifugiati in Francia dopo la Rivoluzione bolscevica del 1917. Quei massoni russi introducono il suddetto Dialogo tra il Cavaliere Bianco e il Cavaliere Nero («Les Poursuivants») che viene accolto e mantenuto dai rituali francesi divenendo una specificità del Supremo Consiglio RSAA di Francia («une spécifité du SCDF»: cf. p. 487).

«Le Poursuivant Noir» (indossa una veste nera), rivolto ai candidati al 30° grado Kadosch: incita alla violenza, alla conquista del mondo, al disprezzo dei divieti e alla distruzione come necessaria per ricostruire («P. Noir:  “N’ayez crainte de détruire. Ne savez-vous pas qu’il faut faire place nette pour construire?»); egli crede che tutto è materia e che i Kadosch devono dominare la materia con la loro volontà (cf. p. 488)… 

Al contrario, «Le Poursuivant Blanc» (indossa una veste bianca) dice ai candidati al 30° grado Kadosch di: rifiutare la violenza, praticare l’umiltà, ritenere sacro tutto ciò che è nel mondo, ogni cosa è sacra, venerare i simboli, credere che tutto è spirito, non distruggere ma usare bene i materiali delle costruzioni antiche per costruirne delle nuove (cf. p. 488)…

Seguendo la logica della coniunctio oppositorum, Mondet afferma che i due Cavalieri, il Nero e il Bianco, sono due facce della personalità del massone e di ciascuno di noi… Mondet afferma che se bisogna seguire gli ideali del«Poursuivant Blanc»non bisogna opporsi  brutalmente agli ideali opposti, cioè a quelli del «Poursuivant Noir», altrimenti si cade nel metodo brutale di costui… Mondet osserva che se tutto è spirito, come insegna il «Poursuivant Blanc», allora lo spirito è anche nella materia, e allora bisogna spiritualizzare la materia (cf. p. 488)…  È gnostica, e “nera”, anche la seguente teoria di Mondet: il“Cavaliere Nero” parla di conquistare, vincere il mondo… anche Gesù ha vinto il mondo, lo spirito era in Gesù e Gesù lo ha fatto emergere, perciò è diventato il Cristo (cf. pp. 488-489)… Mondet presenta Gesù come un«Poursuivant Noir»…

Dopo aver prestato il triplice giuramento, il nuovo massone Kadosch apprende che egli ha l’arma per combattere. Quale arma? Il rituale moderno del Kadosch  (SCDF) lo spiega: è la Spada Fiammeggiante di San Michele Arcangelo, la Lancia di San Giorgio e il Caduceo di Ermete. L’azione di tale arma? Il medesimo rituale lo spiega: ciò che verrà toccato da tale arma, sarà nobilitato e diverrà alleato del Cavaliere Kadosch a servizio della causa per cui combatte (cf. p. 489). Circa la lotta spirituale del Kadosch (30° grado) contro il Dragone o Guardiano della Soglia («le dragon», «le guardien inflexible du seuil»), Mondet spiega che l’arma da usare non uccide ma trasforma: non si deve uccidere il Drago, ma trascenderlo (cf. p. 489)… A tal proposito Mondet porta l’esempio dei due serpenti intrecciati verticalmente sul Caduceo, il bastone di Hermes: «Saint-Michel, Saint-Georges n’ont pas tué le dragon, ils l’ont transcendé. Les deux serpents du caducée ne rampent plus sur la terre, ils se sont verticalisés» (p. 489).  Non è difficile comprendere che la logica conseguenza di queste teorie iniziatiche spiegate dal massone Mondet è l’unione degli opposti: il Bene e il Male, San Giorgio e il Drago, San Michele e il Diavolo… 

Poi Mondet afferma che la divisa (o motto) del 30° grado è «Vincere Aut Mori» (Vincere o Morire); il Kadosch diverrà Soldato dell’Universale e dell’Eterno (cf. p. 493)… Mondet ribadisce che il Kadosch non deve sopprimere il Male bensì trasformarlo in Bene: «D’après l’utilisation qu’il fait de ses armes, il ne s’agit pas, pour le Kadosch, de supprimer le mal, mais de le transformer en bien» (p. 493).

Secondo Mondet sembrano pertinenti, nell’ottica del 30° grado Kadosch, le riflessioni del “mistico” tedesco Jakob Böhme secondo cui il Male è l’ombra del Bene«Pour lui, le mal n’est pas l’absence de bien, il en est l’ombre» (p. 494).   

Mondet fa capire di avere almeno il 30° grado giacché, circa questo grado, scrive che il nostro scopo è la trasformazione del Male in Bene: «Cette vision nous paraît bien s’adapter au trentième degré car elle donne des pistes pour travailler à notre but, la transformation du mal en bien» (p. 495).

Kadosch sono Cavalieri dell’Aquila Bianca e Nera giacché costruiscono la loro unità equilibrando la luce (o parte luminosa) e le tenebre (o parte oscura) che sono in loro: «Ce combat, mené en nous, nous transformera  en réels Chevaliers de l’Aigle Blanc et Noir, ayant construit leur unité en équilibrant leur partie sombre et leur partie claire» (p. 495). 

Mondet spiega che al 30° grado, il massone ritrova il Bianco e il Nero del Pavimento a scacchi della Loggia (dei primi Tre Gradi) e li accetta dentro di sé: «Il a retrouvé le Noir et le Blanc des premiers degrés et il les accepte maintenant  tous les deux en lui» (ivi, p. 497).  

La dualità Bianco e Nero, («cette dualité») ecc., è ben rappresentata anche dall’aquila a due teste (bicefala) che il massone vede al 30° grado RSAA e che lo accompagnerà anche nei gradi superiori se vi sarà cooptato (cf. p. 497).

7.4. Notizie sulla Massoneria (e le Massonerie) in Russia fino all’anno 2020

Sulla rivista massonica digitale inglese The Square” N. 4/2020, c’è un articolo sulla Massoneria Russa, “Russian Freemasonry”, scritto dal massone russo Eugene L. Kuzmishin 33°-95°, che ha tradotto in russo scritti dei massoni Cagliostro, Albert Pike, Albert Mackey, Arthur E. Waite, John Yarker, Robert Ambelain, ecc.  Ecco alcune notizie dall’articolo di Bro. Kuzmishin.

Al 2020 i Massoni in Russia sarebbero numericamente pochi, forse non più di 1500, suddivisi in una dozzina di Obbedienze. Kuzmishin illustra la storia della Massoneria Russa dal XVIII secolo. Mi limito alle notizie riguardanti il XX secolo fino all’anno 2020. Agli inizi del XX secolo, al tempo dello Zar Nicola II, molte Logge vengono installate in San Pietroburgo dal Grand Orient de France e dalla Grande Loge de France. Alcuni massoni russi hanno anche contatti con Logge Britanniche. Ma la maggior parte dei massoni russi politicizzano l’attività massonica. Della Massoneria Russa dell’epoca fanno parte in gran parte deputati del Parlamento (la Duma), giornalisti, membri di partiti politici. Nel 1910 il Supremo Consiglio dei Massoni Russi decide di rigettare rituali, simboli, paramenti, giuramenti, lezioni e di concentrarsi solo sulle attività parlamentari mantenendo il titolo di “Massoni” del “Grande Oriente dei Popoli della Russia”. I massoni dissidenti sono costretti a visitare Logge straniere o praticare le attività rituali in piccole Logge. Con la Rivoluzione bolscevica del 1917, i Massoni Russi sono costretti all’esilio, fondano Logge in Francia, Gran Bretagna, Germania, Cecoslovacchia, Serbia, Cina… La Comunità massonica russa più grande è quella in Francia sotto l’egida della Grande Loge de France e del suo Supremo Consiglio di Rito Scozzese Antico e Accettato.

Nel 1985 comincia in URSS la Perestroika. Nel 1986 un gruppo di anziani massoni russi di varie Obbedienze si stabilisce a Parigi per facilitare l’adesione alla Massoneria da parte di cittadini sovietici.  Nel 1990 un «philosophy tutor» da Mosca, George Dergachev, grazie a contatti massonici, si fa iniziare massone a Parigi nel Grand Orient de France, per poter poi creare una Loggia a Mosca. Così almeno tre Grandi Logge francesi cominciano il loro proselitismo in Unione Sovietica dalla quale poi nasce l’attuale Federazione Russa con capitale Mosca. Il massone franco-russo Michel Garder (GLNF) convince il suo amico George Dergachev a passare alla GLNF. Nel 1992 Dergachev è Maestro Venerabile della prima Loggia della GLNF a Mosca a cui aderiscono ex membri del GODF e della GLDF. Altre Logge GLNF vengono installate a Mosca, San Pietroburgo, Archangelsk, Voronezh, Yaroslav. 

Nel 1995 dalla GLNF viene fondata la Gran Loggia di Russia («Grand Lodge of Russia»), riconosciuta dal circuito delle Massonerie regolari maschili in comunione con la United Grand Lodge of England (UGLE). Nel 1996 viene fondato il Supremo Consiglio del RSAA di Russia.   Nel 2001 a causa di dissensi e di “feudi” tra i Massoni Russi, avviene il primo scisma: 6 Logge si separano dalla Gran Loggia di Russia (GLR) e fondano la Gran Loggia Regolare Russa (GLRR). Nel 2006 avviene un secondo scisma nella Gran Loggia di Russia.  La UGLE e la Gran Loggia di Washington District Columbia cercano di compiere un fraterno arbitraggio sulla vicenda… Nel 2008 nasce la Gran Loggia Unita di Russia  (GLUR). 

Un piccolo gruppo di massoni che sono anche Martinisti, lasciano le loro Obbedienze e si uniscono alla “Grand Symbolic Lodge of France of the Ancient and Primitive Rite of Memphis-Misraim”. Nel 2009 questa Obbedienza mista ha la sua prima Loggia a Mosca. Nel 2015 questo gruppo si costituisce come Gran Loggia Simbolica di Russia che pratica esclusivamente il Rito di Memphis-Misraim con i suoi 95 gradi e consta di circa 150 membri (tra cui, forse, c’è anche lo stesso Eugene L. Kuzmishin, a giudicare dal suo grado 33°-95°).

La Gran Loggia di Russia del Gran Maestro Andrey Bogdanov pratica il RSAA e la versione italo-rumena del Rito di Memphis-Misraim. A Mosca viene insediato anche un «British Royal Arch chapter» e un «Supreme Chapter of the French rite». Inoltre un gruppo della Gran Loggia di Russia è ricevuto negli Alti Gradi del «Grand Rectified Priory of France» (Rite Ecossais Rectifié).

Nel 2011, a Mosca, un gruppo di Maestri Massoni russi, fuoriusciti da varie Obbedienze russe, costituisce o rivivifica il “Grande Oriente dei Popoli di Russia” (GOPR) che aderisce al circuito massonico francese CLIPSAS che è sotto il patronato del Grand Orient de France. Il GOPR è Obbedienza mista (maschile e femminile) e pratica il RSAA, il Rito Francese e il Rito di Memphis-Misraim. Al 2020 il GOPR ha circa 400 membri.  

Nel 2011 un gruppo della Gran Loggia Unita di Russia lascia l’Obbedienza e si lega alla Massoneria mista francese del “Le Droit Humain”, di cui stabilisce Logge a Mosca, San Pietroburgo e Vladimir. Le “Droit Human” russo ha circa 60 membri e pratica solo il RSAA.

Nel 2011-2012 le prime due Logge del GODF e della GLDF impiantate in Russia si “risvegliano” grazie a ex membri della Gran Loggia Unita di Russia e riprendono i loro lavori massonici indipendentemente dagli altri gruppi massonici russi.

Nel 2013 un gruppo di Maestri Massoni russi della Gran Loggia Unita di Russia e della Gran Loggia Simbolica di Russia si fanno iniziare in Francia nel Rito Scozzese Rettificato (“Grand Scottish Rectified Priory of Occitania”). 

Nel 2017, a San Pietroburgo, 40 donne russe (già iniziate massone) formano una Loggia all’obbedienza della  Gran Loggia Femminile di Francia. Una seconda Loggia è fondata a Mosca nel 2020.

Nel 2020 un considerevole numero di membri della Gran Loggia Unita di Russia creano a San Pietroburgo la Sovrana Gran Loggia di Russia. 

La modella russa-ucraina Valeria Lukyanova, soprannominata “Odessa Barbie”, è stata iniziata massona nel “Grand Female Orient of Mexico City” e offre ai suoi “followers” l’“iniziazione astrale” alla Massoneria”…. 

Ad eccezione della Gran Loggia di Russia, tutti gli altri gruppi massonici russi hanno contatti tra loro (qui: https://www.thesquaremagazine.com/mag/article/202004russian-freemasonry/). 

7.4.1. Il Rito Scozzese Antico e Accettato in Russia

Il 14 marzo 2015 sulla pagina Facebook del Supremo Consiglio del RSAA di Russia («The Supreme Council for Russia») viene postato uno schema  di date massoniche intitolato «Milestones of the Scottish Rite in Russia (1774-2014)», ossia Pietre Miliari del Rito Scozzese in Russia. La Massoneria Russa festeggiava il 240° anniversario dello Scozzesismo Massonico in Russia.  Riporto solo alcune date che ritengo interessanti:

1774: «Elagin – Initiation in Rite of 7 degrees (London)» 

1939: «Installation of the Supreme Council of Russia in Exile (Paris)».

1994: «Installation of the Consistory “Mikhail Garder” No. 911» (vedi qui: https://www.facebook.com/photo?fbid=809982779079662&set=a.656368241107784).

Sebbene quella pagina Facebook non sia stata più aggiornata dopo il 2015, tuttavia è interessante notare che la figura del massone Ivan I. Elagin è ritenuta fondamentale dal RSAA di Russia: Elagin, Gran Maestro della Massoneria Russa, appassionato ed esperto di Qabbalah ebraica, iniziato a Londra al Rito di 7 Gradi…  Di Elagin, cabalista, ho scritto qui  nella seconda puntata di questo mio studio (https://www.corrispondenzaromana.it/massoneria-ed-esoterismo-in-russia-dal-xviii-secolo-2a-parte/). 

Nel libro “The Rite of Seven Degrees” (Lewis Masonic, Shepperton, UK, 2021), David Harrison (Maestro Massone della UGLE) afferma che il “Rito di 7 Gradi” (praticato anche dai Massoni Russi nel XVIII secolo) insegna (e fa sperimentare) i seguenti concetti iniziatici: morte simbolica o morte mistica, morte rinascita, reintegrazione nella Comunione con Dio («mystical death», «re-birth», «communion with God»…), imitazione del Grande Architetto dell’Universo, immedesimazione del Candidato a Hiram, necessità del sacrificio-morte-rinascita (cf. pp. 54-60)…

Certamente anche i Massoni Russi del RSAA sanno che per il RSAA sono fondamentali l’Esoterismo, la Gnosi (e lo Gnosticismo), il concetto alchemico di morte mistica e di morte-rinascita, l’ascesa mistica – indicata dalla Qabbalah ebraica – verso la reintegrazione o ricongiungimento con il Divino… 

Padre Paolo M. Siano

fonte

Massoneria ed Esoterismo in Russia dal XVIII secolo… (6a ed ultima parte) – di Padre Paolo M. Siano | Corrispondenza romana

Submit a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.