“NAPOLI 1799 I MOTIVI ANTICATTOLICI DELLA REPUBBLICA RIVOLUZIONARIA” NE PARLIAMO CON FERNANDO DI MIERI
Torniamo a parlare del 1799 che da anni trattiamo con determinazione e continuità nella consapevolezza che quel periodo lo si può considerare uno spartiacque tra la concezione dell’uomo con “u”minuscola e quella dell’Uomo con la “U” maiuscola. Gli intrecci tra giacobini e sanfedisti, tra tradizionalisti e modernisti , tra cattolici e atei, sono gli argomenti più studiati e divulgati ma c’è un altro argomento molto importante, se non fondamentale, che è quello dell’anticattolicesimo che nasce con Lutero e che con l’illuminismo e la rivoluzione francese germoglia nell’albero della libertà che nel mondo contemporaneo è diventato forte e robusto. Dopo aver parlato delle profezie di Sant’Alfonso de Liguori sul 1799 con il Prof. Fernando Di Mieri, venerdì 22 marzo alle ore 21 e sempre con il Prof. Di Mieri, parleremo dell'(anti)cattolicesimo della Repubblica Napoletana che nel Regno di Napoli non nasce per caso e per saperne di più basta cliccare di seguito
La chiesa, poi, non era soltanto espressione religiosa, ma anche espressione del potere di alcune famiglie, che tenevano i loro rappresentanti nell’ambito ecclesiastico soltanto per gestire meglio i loro privilegi.
Raimondo Rotondi
Forse il ritratto più plausibile di Jean Antoine Etienne Vachier, detto Championnet, ce la fornisce proprio Thiebault
Raimondo Rotondi