Nunziatella, un fiore all’occhiello per il Regno Duosiciliano ma con poca “appartenenza”
L’enorme edificio che troneggia nelle immagini allegate è la Scuola militare Nunziatella situata sulla collina di Pizzofalcone, creata nel 1787 per iniziativa del re Ferdinando IV di Borbone.
Essa, nell’esigenza della formazione dei futuri ufficiali, riunì le precedenti istituzioni volute da Carlo di Borbone, quali la Real Accademia de los Guardias Estendartes de las Galeras (1735), l’Accademia di Artiglieria (1745), l’Accademia del Corpo degli ingegneri militari (1754), e – dalla fusione di queste ultime – la Reale Accademia militare (1769).
Ad essa fu destinato il fabbricato dell’antico noviziato dei Gesuiti, costituito sulla collina di Pizzofalcone nel 1587 – detto della Nunziatella dalla intitolazione della Chiesa alla Madonna dell’Annunciazione, distinta col diminutivo per non confonderla con un’altra omonima chiesa napoletana, noviziato successivamente soggetto alle soppressioni decise dal Ministro Tanucci nel 1767.
In seguito alla proclamazione della Repubblica napoletana e quindi sotto influenza francese , nel 1799, la Scuola assumeva la denominazione di Nazionale Accademia militare.
Con il ritorno dei Borbone , l’Accademia, che collaborò con alcuni docenti ed ufficiali alla Repubblica nata dalla invasione francese, venne temporaneamente soppressa, pur consentendo, il re, che le attività continuassero con un gruppetto di allievi.
Successivamente, prima come Real Convitto militare (1801), poi come Real Accademia militare (1802), la Nunziatella riprese la sua funzione istituzionale.
A seguito dei moti rivoluzionari del 1848, che videro ancora molti docenti sostenere e battersi per gli ideali di libertà, il re Ferdinando II ritenne opportuno trasferire la Nunziatella a Maddaloni, poco distante dalla Reggia di Caserta, dove intendeva trasferire la corte.
Resterà a Maddaloni fino al 1859, ma nelle vicende della fine del Regno delle Due Sicile, ufficiali ex allievi della Nunziatella si trovarono a militare su fronti opposti, alcuni nell’esercito regolare fino alla strenua resistenza nella fortezza di Gaeta, altri nelle fila garibaldine.
Con l’unificazione politica della penisola, la Scuola assunse la denominazione di Collegio militare in Napoli e fu destinata al ruolo di istituto secondario per preparare gli allievi per le Accademie di Torino e di Modena.
Somma Carmine