Torna a Ferragosto l’appuntamento più importante dell’estate partenopea con la musica folk. Rotonda Diaz, sul Lungomare Caracciolo, ospita il 15 agosto alle 21, la 19esima edizione de La Notte della Tammorra promossa e sostenuta dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, nell’ambito del programma Poc Campania 14-20 e realizzata dall’Associazione Il Canto di Virgilio con Carlo Faiello, maestro concertatore.
Ad inaugurare la serata alle 21, l’immancabile ‘canto ‘a figliola’ dedicato alla Madonna eseguito da una coppia di maestri cantatori della tradizione: Vincenzo Rea detto ‘Tarantella’ e Masino Tirozzi detto ‘‘o figlio d’’o zi’ padrone’. A seguire, la classica Tammurriata di accoglienza con la tammorra di Raffaele Inserra e le voci di due giovani e prestigiosi esponenti del canto etnico come Gianfranco Ricco detto ‘Antichità’ e Catello Gargiulo. A dare il via alle danze sarà, come di consueto, uno storico esponente della musica popolare campana, Marcello Colasurdo, voce vesuviana e presenza fedele della manifestazione. “La differenza sostanziale, rispetto al passato, sta, soprattutto, nella consapevolezza della dimensione della ‘grande festa popolare’ acquisita, nel corso degli anni, da La Notte della Tammorra che, al contrario degli altri eventi culturali, invita a riannodare la fune della memoria, stimolando a rinsaldare il legame con le proprie radici e valorizzando il concetto stesso di Folklore (sapienza di un popolo) che negli ultimi tempi è stato banalizzato, volgarizzato, decontestualizzato”, ha spiegato Carlo Faiello.
La grande novità della Notte della Tammorra 2019 è la presenza di Peppe Barra.
Il celebre artista partenopeo si esibirà per la prima volta sul palco della manifestazione insieme alla sua band formata da Paolo Del Vecchio alla chitarra, Ivan Lacagnina alla batteria, Giorgio Mellone al violoncello, Sasà Pelosi al basso e Luca Urciolo alla fisarmonica. “Ho studiato le tammurriate e il tamburo per 50 anni insieme alla Nccp e Roberto De Simone. – ha raccontato Peppe Barra – La Notte della Tammorra è una notte di gioia e felicità ma anche una notte di oblio per lasciarci alle spalle e dimenticare quello che questa brutta politica ci sta mostrando negli ultimi tempi. Proporrò durante la serata un po’ del mio repertorio e del mio gioco e cercheremo di divertirci tutti insieme”.
Direttamente dal “Museo e Festival della Zampogna” di Villa Latina arriveranno i suonatori di zampogne, organetti, ciaramelle e danzatrici del basso Lazio, già Terra di Lavoro, diretti dal maestro Domenico Fusco con Diego Fusco, Angelo Fusco, Luca Petrilli, Salvatore Sarda che indosseranno abiti tipici della zona con i famosi “scarpitti”. Al suono di Saltarelli e Ballarelle danzeranno Maya Tedesco, Marilena Norato, Lorenza Di Stefano e Cinzia Zomparelli.
Carlo Faiello e la sua Banda Dionisiaca _ Vittorio Cataldi alla Fisarmonica, Fulvio Gombos al Basso, Francesco Manna alle Percussioni, Gianluca Mercurio alla Batteria, Pasquale Nocerino al Violino _ poi, accoglieranno sul palco Giovanni Mauriello (con il figlio Matteo e la cantante Marianita Carfora), voce storica e co-fondatore della Nuova Compagnia di Canto Popolare; Nello Daniele e Maurizio Capone presenze artistiche ‘diversamente folk’; inoltre, alcune tra le più belle voci napoletane come Fiorenza Calogero e Patrizia Spinosi e Marcello Vitale alla chitarra battente.
Carlo Faiello darà spazio anche alla ricerca etnomusicologica di Andrea Nerone (già Musica Nova) tra la piana del Volturno e quella del Garigliano, già Terra di Lavoro; ai canti del Cilento con Paola Salurso e alla musica del sud Italia con Rosalba Santoro cantante di Santeramo in Colle, paese al confine tra Puglia, Calabria e Basilicata. Si esibiranno nelle danze: Erminia Parisi, Emilia Meoli, Ashai Lombardo Arop e Enzo Esposito detto Tammurrièllo.
Tante le iniziative collaterali come lo stage di danze popolari i cui partecipanti saranno invitati al ballo notturno. Per chi volesse aspettare l’alba magica del 16 agosto, gran finale di balli sul tamburo da parte di paranze spontanee.
La grande novità della Notte della Tammorra 2019 è la presenza di Peppe Barra. Il celebre artista partenopeo si esibirà per la prima volta sul palco della manifestazione insieme alla sua band formata da Paolo Del Vecchio alla chitarra, Ivan Lacagnina alla batteria, Giorgio Mellone al violoncello, Sasà Pelosi al basso e Luca Urciolo alla fisarmonica. “Ho studiato le tammurriate e il tamburo per 50 anni insieme alla Nccp e Roberto De Simone. – ha raccontato Peppe Barra – La Notte della Tammorra è una notte di gioia e felicità ma anche una notte di oblio per lasciarci alle spalle e dimenticare quello che questa brutta politica ci sta mostrando negli ultimi tempi. Proporrò durante la serata un po’ del mio repertorio e del mio gioco e cercheremo di divertirci tutti insieme”.
Direttamente dal “Museo e Festival della Zampogna” di Villa Latina arriveranno i suonatori di zampogne, organetti, ciaramelle e danzatrici del basso Lazio diretti dal maestro Domenico Fusco con Diego Fusco, Angelo Fusco, Luca Petrilli, Salvatore Sarda che indosseranno abiti tipici della zona con i famosi “scarpitti”. Al suono di Saltarelli e Ballarelle danzeranno Maya Tedesco, Marilena Norato, Lorenza Di Stefano e Cinzia Zomparelli. Carlo Faiello e la sua Banda Dionisiaca poi accoglieranno sul palco Giovanni Mauriello(con il figlio Matteo e la cantante Marianita Carfora), voce storica e co-fondatore della Nuova Compagnia di Canto Popolare; Nello Daniele e Maurizio Capone presenze artistiche ‘diversamente folk’; inoltre, alcune tra le più belle voci napoletane come Fiorenza Calogero e Patrizia Spinosi e Marcello Vitale alla chitarra battente.
Faiello darà spazio anche alla ricerca etnomusicologica di Andrea Nerone (già Musica Nova) tra la piana del Volturno e quella del Garigliano; ai canti del Cilento con Paola Salurso e alla musica del sud Italia con Rosalba Santoro cantante di Santeramo in Colle, paese al confine tra Puglia, Calabria e Basilicata. Si esibiranno nelle danze: Erminia Parisi, Emilia Meoli e Enzo Esposito detto Tammurrièllo. Tante le iniziative collaterali come lo stage di danze popolari i cui partecipanti saranno invitati al ballo notturno. Per chi volesse aspettare l’alba magica del 16 agosto, gran finale di balli sul tamburo da parte di paranze spontanee.
Venerdì 8
marzo 2019 alle ore 20.30, quarto appuntamento con il Concerto delleSonate di Mozart di Dario Candelapresso
il Centro di Cultura Domus Ars, sito in via Santa Chiara 10, Napoli.
Il programma:
Dario Candela Suona Mozart
Ciclo integrale delle Sonate per pianoforte
Sonata K. 284 n° 6 / Sonata K. 333
n° 13
Sonata K. 570 n° 13 / Sonata K. 576 n° 18
Allievo
di Aldo Ciccolini, che lo ha definito <<pianista eccellente, di alta
classe, convincente, brillante, impressionante>> in “Conversazioni con
Aldo Ciccolini” ed. Curci, Dario Candela ha maturato, anche dietro la guida di
Sergio Fiorentino e Fausto Zadra, una conoscenza del pianoforte basata sulla
grande tradizione napoletana.
Suona
da solista e in varie formazioni cameristiche collaborando in decine di
concerti con i Virtuosi Italiani, i Solisti del San Carlo, Rocco Filippini,
Alain Meunier, Antony Pay, Francesco Manara, Luca Signorini, Martin Steigner,
Rita Marcotulli, Eric Porche, Hans Udo Heinzmann e inoltre con Aldo Ciccolini,
Bruno Canino e Roberto De Simone, in sedi e enti come il Teatro La Fenice di
Venezia, Teatro Mercadante di Napoli, Salle Cortot e Teatro de la Commedie
Francaise di Parigi, Teatro delle Erbe di Milano, Università Bocconi di Milano,
Accademia Filarmonica e DAMS di Bologna, Teatro Studio Auditorium Parco della
Musica di Roma, Associazione Scarlatti di Napoli, Società dei Concerti di
Milano e dell’Aquila, Teatro Verdi di Salerno e all’estero: Belgio, Spagna,
Grecia, Francia, Germania, Serbia, Romania, Slovenia, Polonia, Svizzera, Stati
Uniti.
Ha
inciso per Phoenix Classic, per Naxos, per Brilliant l’integrale della musica
da camera di Mario Pilati e per Dynamic ha registrato l’integrale delle Sonate
di Cimarosa, per il quale ha ricevuto il premio internazionale Cimarosa nel
2018.
Ha
suonato in diretta per RadioRAI 3, RAI Educational, Radio Svezia e per Radio
France ed è stato invitato a partecipare ad emissioni radiofoniche per Radio
Classica, Radio Rai 3 Suite, e televisive per Canale 5.
Ha
ottenuto 5 primi premi in concorsi pianistici, tra cui Premier Prix à
l’Unanimité al Conservatorio Superiore Cortot di Parigi.
Ha
scritto musica per teatro in Francia (Winter
Afternoons, Premio alla Creazione dal Ministero della Cultura
Francese 2001; La
Legende des siecles di Victor Hugo, rappresentata al Teatro
della Comédie Francaise; Le
viceconsul) e in Italia (Erotismo
barocco, rappresentato nei teatri La Soffitta-Bologna, La Pergola-
Firenze, Nuovo-Napoli); le sue musiche per Emily L. sono state pubblicate dalle
Editions Armiane (Versailles).
Pubblica
saggi di musicologia per le Edizioni Scientifiche Italiane, la LIM, la
Fondazione Morra, L’Università Federico II e tiene per tre anni un corso al
Conservatorio “San Pietro” a Majella di Napoli sulla Fisiologia e Didattica
pianistica scrivendo un volume sull’argomento intitolato “Il corpo e il suono”
edito da Simeoli.
Musicista
eclettico, Dario Candela si forma a Napoli (Diploma di Pianoforte, Diploma di
Musica Corale e Direzione di Coro e Diploma di Composizione), quindi in Francia
(Diploma al Conservatoire Superieur A.Cortot di Parigi) e si laurea in Lettere
all’Università “Federico II”, vincendo una borsa di ricerca e collaborando per
progetti di ricerca musicologica.
E’
Direttore della Biblioteca sul Novecento Musicale intitolata a Mario Pilati e
fondatore del Centro Italiano di Musica da Camera per il quale ha organizzato
diverse stagioni concertistiche di grande successo.
Direttore
artistico di PianoCity Napoli per cinque edizioni, nella grande kermesse, che
ha avuto un seguito di 35.000 spettatori, ha ricoperto il ruolo di coordinatore
della sezione classica, coinvolgendo centinaia di artisti, dai più giovani a
professionisti di fama internazionale.
Nel
2007 fonda Il Circolo Artistico Ensemble che si occupa di riscoprire la musica
del Novecento Italiano con il quale svolge intensa attività concertistica, di
ricerca e con il quale ha presentato al Teatro di San Carlo di Napoli il
quintetto per pf e archi di Mario Pilati.
Ha
ideato e promosso il progetto TaranTODAY, volto alla diffusione delle danze del
sud Italia scrivendo brani rielaborati dalla tradizione che ha avuto decine di
repliche in Italia e all’estero.
Attualmente
insegna Musica da Camera al Conservatorio “G. Martucci” di Salerno e alterna
masterclasses presso l’Accademia Pianistica Napoletana, con corsi di
perfezionamento pianistico al Conservatorio Superiore di Malaga.
Ingresso €15,00 ridotto € 10,00
I giovani fino al 26° anno di età, gli over 60,
possono acquistare i biglietti a prezzo ridotto.
Per
info:
Domus Ars
Via Santa Chiara, 10
Info e prenotazioni: 081.3425603 –infoeventi@domusars.it
Roberto
d’Angiò, detto anche il Saggio, nacque a Napoli nel 1278 e morì nella
stessa il 16 gennaio del 1343. Investito di numerosi titoli fra cui re di Napoli dal 1309 al 1343, re di Sicilia, re titolare di Gerusalemme, duca di Calabria dal 1296 al 1309 e
conte di Provenza e Forcalquier dal
1309 al 1343.
Figlio
terzogenito di Carlo II d’Angiò e di Maria
d’Ungheria, nipote di Carlo I (il quale rese Napoli capitale
per la prima volta nella sua storia) allo scoppio della rivoluzione del Vespro nel 1282, fu
tenuto in ostaggio, insieme ai suoi fratelli, dal re Alfonso III d’Aragona.
Nel
1295,
alla morte del fratello Carlo Martello, divenne erede al trono di Sicilia, dato che
l’altro fratello, Ludovico, vi aveva rinunciato per entrare nell’ordine dei
frati minori francescani e che diventò santo nel 1317, a 20 anni dalla morte.
Celebre è il dipinto di Simone Martini, conservato al Museo di Capodimonte, nel
quale Ludovico di
Tolosa incorona il fratello Roberto, una scena mai
avvenuta nella realtà ma ricca dal punto di vista simbolico. Roberto,
infatti, fu incoronato re di Napoli a Lione da papa Clemente V.
Nel
1297 assunse anche il titolo di duca
di Calabria e sposò
Jolanda (o Violante), figlia del re d’Aragona Pietro III e
della regina Costanza di Sicilia, nonché sorella di Alfonso III e Giacomo II
d’Aragona. Dal loro matrimonio nacquero Carlo e Luigi. Tuttavia quest’unione
non portò la pace tra le due casate, anzi accese ancor più il conflitto che si
concluse solo nel 1302 con la pace
di Caltabellotta, con la quale gli Angioini persero
definitivamente il controllo della Sicilia.
Dopo
soli cinque anni di matrimonio, nel 1303, rimase vedovo di Jolanda
d’Aragona, quindi l’anno seguente sposò
Sancia di Maiorca.
Quando
suo padre, Carlo II d’Angiò, morì, divenne re di Napoli e fu consacrato a Lione da
Clemente V. In qualità di re, Roberto d’Angiò si distinse presto per il suo
intelletto e per la sua audacia politica. Fu, inoltre, accusato ingiustamente
d’aver fatto avvelenare il fratello Carlo e di aver costretto il fratello Ludovico
ad entrare nell’ordine religioso per non avere rivali al trono.
Fu
definito “il Saggio”
o il “Pacificatore”
proprio perché subito dopo esser stato eletto, partecipò attivamente, per un
numero cospicuo di anni, alla riconciliazione fra guelfi e ghibellini. E non
solo. Con lui il regno di Napoli visse un lungo periodo di pace, dopo esser stato per
anni deturpato da guerre.
Diede
al Regno di Napoli una stabilità
politica ed un benessere
economico, incoraggiò l’arte e la cultura, ne è un esempio lo
splendido complesso di Santa Chiara,
edificato per suo volere e dove si trova la sua tomba di straordinaria
bellezza. Fu anche promotore della costruzione della Certosa di San Martino.
La sua corte fu frequentata da illustri personaggi del tempo come Petrarca, Boccaccio, Simone Martini, Tino de Camaino, Giotto. Roberto d’Angiò morì il 19 gennaio 1343 a Napoli, suo successore fu la nipote Giovanna I, figlia di Carlo, suo primogenito.
Venerdì 11
gennaio 2019 alle ore 20.30, terzo appuntamento con il Concerto delleSonate di Mozart di Dario Candelapresso
il Centro di Cultura Domus Ars, sito in via Santa Chiara 10, Napoli.
Il programma:
Dario Candela Suona Mozart
Ciclo integrale delle Sonate per pianoforte
Sonata K. 283 n. 5 / Sonata K. 331 n.11
Sonata K. 332 n. 12 / Sonata K. 457 n. 14
Allievo
di Aldo Ciccolini, che lo ha definito <<pianista eccellente, di alta
classe, convincente, brillante, impressionante>> in “Conversazioni con
Aldo Ciccolini” ed. Curci, Dario Candela ha maturato, anche dietro la guida di
Sergio Fiorentino e Fausto Zadra, una conoscenza del pianoforte basata sulla
grande tradizione napoletana.
Suona
da solista e in varie formazioni cameristiche collaborando in decine di
concerti con i Virtuosi Italiani, i Solisti del San Carlo, Rocco Filippini,
Alain Meunier, Antony Pay, Francesco Manara, Luca Signorini, Martin Steigner,
Rita Marcotulli, Eric Porche, Hans Udo Heinzmann e inoltre con Aldo Ciccolini,
Bruno Canino e Roberto De Simone, in sedi e enti come il Teatro La Fenice di
Venezia, Teatro Mercadante di Napoli, Salle Cortot e Teatro de la Commedie
Francaise di Parigi, Teatro delle Erbe di Milano, Università Bocconi di Milano,
Accademia Filarmonica e DAMS di Bologna, Teatro Studio Auditorium Parco della
Musica di Roma, Associazione Scarlatti di Napoli, Società dei Concerti di
Milano e dell’Aquila, Teatro Verdi di Salerno e all’estero: Belgio, Spagna,
Grecia, Francia, Germania, Serbia, Romania, Slovenia, Polonia, Svizzera, Stati
Uniti.
Ha
inciso per Phoenix Classic, per Naxos, per Brilliant l’integrale della musica
da camera di Mario Pilati e per Dynamic ha registrato l’integrale delle Sonate
di Cimarosa, per il quale ha ricevuto il premio internazionale Cimarosa nel
2018.
Ha
suonato in diretta per RadioRAI 3, RAI Educational, Radio Svezia e per Radio
France ed è stato invitato a partecipare ad emissioni radiofoniche per Radio
Classica, Radio Rai 3 Suite, e televisive per Canale 5.
Ha
ottenuto 5 primi premi in concorsi pianistici, tra cui Premier Prix à
l’Unanimité al Conservatorio Superiore Cortot di Parigi.
Ha
scritto musica per teatro in Francia (Winter
Afternoons, Premio alla Creazione dal Ministero della Cultura
Francese 2001; La
Legende des siecles di Victor Hugo, rappresentata al Teatro
della Comédie Francaise; Le
viceconsul) e in Italia (Erotismo
barocco, rappresentato nei teatri La Soffitta-Bologna, La Pergola-
Firenze, Nuovo-Napoli); le sue musiche per Emily L. sono state pubblicate dalle
Editions Armiane (Versailles).
Pubblica
saggi di musicologia per le Edizioni Scientifiche Italiane, la LIM, la
Fondazione Morra, L’Università Federico II e tiene per tre anni un corso al
Conservatorio “San Pietro” a Majella di Napoli sulla Fisiologia e Didattica
pianistica scrivendo un volume sull’argomento intitolato “Il corpo e il suono”
edito da Simeoli.
Musicista
eclettico, Dario Candela si forma a Napoli (Diploma di Pianoforte, Diploma di
Musica Corale e Direzione di Coro e Diploma di Composizione), quindi in Francia
(Diploma al Conservatoire Superieur A.Cortot di Parigi) e si laurea in Lettere
all’Università “Federico II”, vincendo una borsa di ricerca e collaborando per
progetti di ricerca musicologica.
E’
Direttore della Biblioteca sul Novecento Musicale intitolata a Mario Pilati e
fondatore del Centro Italiano di Musica da Camera per il quale ha organizzato
diverse stagioni concertistiche di grande successo.
Direttore
artistico di PianoCity Napoli per cinque edizioni, nella grande kermesse, che
ha avuto un seguito di 35.000 spettatori, ha ricoperto il ruolo di coordinatore
della sezione classica, coinvolgendo centinaia di artisti, dai più giovani a
professionisti di fama internazionale.
Nel
2007 fonda Il Circolo Artistico Ensemble che si occupa di riscoprire la musica
del Novecento Italiano con il quale svolge intensa attività concertistica, di
ricerca e con il quale ha presentato al Teatro di San Carlo di Napoli il
quintetto per pf e archi di Mario Pilati.
Ha
ideato e promosso il progetto TaranTODAY, volto alla diffusione delle danze del
sud Italia scrivendo brani rielaborati dalla tradizione che ha avuto decine di
repliche in Italia e all’estero.
Attualmente
insegna Musica da Camera al Conservatorio “G. Martucci” di Salerno e alterna
masterclasses presso l’Accademia Pianistica Napoletana, con corsi di
perfezionamento pianistico al Conservatorio Superiore di Malaga.
Ingresso €15,00 ridotto € 10,00
I giovani fino al 26° anno di età, gli over 60,
possono acquistare i biglietti a prezzo ridotto.
Per
info:
Domus Ars
Via Santa Chiara, 10
Info e prenotazioni: 081.3425603 –infoeventi@domusars.it