Alta Terra di Lavoro

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LA NOTTE DELLA TAMMORRA 2019 XIX EDIZIONE

Posted by on Ago 12, 2019

LA NOTTE DELLA TAMMORRA 2019 XIX EDIZIONE

Torna a Ferragosto l’appuntamento più importante dell’estate partenopea con la musica folk. Rotonda Diaz, sul Lungomare Caracciolo, ospita il 15 agosto alle 21, la 19esima edizione de La Notte della Tammorra promossa e sostenuta dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, nell’ambito del programma Poc Campania 14-20 e realizzata dall’Associazione Il Canto di Virgilio con Carlo Faiello, maestro concertatore.

Ad inaugurare la serata alle 21, l’immancabile ‘canto ‘a figliola’ dedicato alla Madonna eseguito da una coppia di maestri cantatori della tradizione: Vincenzo Rea detto ‘Tarantella’ e Masino Tirozzi detto ‘‘o figlio d’’o zi’ padrone’. A seguire, la classica Tammurriata di accoglienza con la tammorra di Raffaele Inserra e le voci di due giovani e prestigiosi esponenti del canto etnico come Gianfranco Ricco detto ‘Antichità’ e Catello Gargiulo. A dare il via alle danze sarà, come di consueto, uno storico esponente della musica popolare campana, Marcello Colasurdo, voce vesuviana e presenza fedele della manifestazione. “La differenza sostanziale, rispetto al passato, sta, soprattutto, nella consapevolezza della dimensione della ‘grande festa popolare’ acquisita, nel corso degli anni, da La Notte della Tammorra che, al contrario degli altri eventi culturali, invita a riannodare la fune della memoria, stimolando a rinsaldare il legame con le proprie radici e valorizzando il concetto stesso di Folklore (sapienza di un popolo) che negli ultimi tempi è stato banalizzato, volgarizzato, decontestualizzato”, ha spiegato Carlo Faiello.

La grande novità della Notte della Tammorra 2019 è la presenza di Peppe Barra.

Il celebre artista partenopeo si esibirà per la prima volta sul palco della manifestazione insieme alla sua band formata da Paolo Del Vecchio alla chitarra, Ivan Lacagnina alla batteria, Giorgio Mellone al violoncello, Sasà Pelosi al basso e Luca Urciolo alla fisarmonica. “Ho studiato le tammurriate e il tamburo per 50 anni insieme alla Nccp e Roberto De Simone. – ha raccontato Peppe Barra – La Notte della Tammorra è una notte di gioia e felicità ma anche una notte di oblio per lasciarci alle spalle e dimenticare quello che questa brutta politica ci sta mostrando negli ultimi tempi. Proporrò durante la serata un po’ del mio repertorio e del mio gioco e cercheremo di divertirci tutti insieme”.

Direttamente dal “Museo e Festival della Zampogna” di Villa Latina arriveranno i suonatori di zampogne, organetti, ciaramelle e danzatrici del basso Lazio, già Terra di Lavoro, diretti dal maestro Domenico Fusco con Diego Fusco, Angelo Fusco, Luca Petrilli, Salvatore Sarda che indosseranno abiti tipici della zona con i famosi “scarpitti”. Al suono di Saltarelli e Ballarelle danzeranno Maya Tedesco, Marilena Norato, Lorenza Di Stefano e Cinzia Zomparelli.

Carlo Faiello e la sua Banda Dionisiaca _ Vittorio Cataldi alla Fisarmonica, Fulvio Gombos al Basso, Francesco Manna alle Percussioni, Gianluca Mercurio alla Batteria, Pasquale Nocerino al Violino _ poi, accoglieranno sul palco Giovanni Mauriello (con il figlio Matteo e la cantante Marianita Carfora), voce storica e co-fondatore della Nuova Compagnia di Canto Popolare; Nello Daniele e Maurizio Capone presenze artistiche ‘diversamente folk’; inoltre, alcune tra le più belle voci napoletane come Fiorenza Calogero e Patrizia Spinosi e Marcello Vitale alla chitarra battente.

Carlo Faiello darà spazio anche alla ricerca etnomusicologica di Andrea Nerone (già Musica Nova) tra la piana del Volturno e quella del Garigliano, già Terra di Lavoro; ai canti del Cilento con Paola Salurso e alla musica del sud Italia con Rosalba Santoro cantante di Santeramo in Colle, paese al confine tra Puglia, Calabria e Basilicata. Si esibiranno nelle danze: Erminia Parisi, Emilia Meoli, Ashai Lombardo Arop e Enzo Esposito detto Tammurrièllo.

Tante le iniziative collaterali come lo stage di danze popolari i cui partecipanti saranno invitati al ballo notturno. Per chi volesse aspettare l’alba magica del 16 agosto, gran finale di balli sul tamburo da parte di paranze spontanee.

Giovedì 15 agosto 2019

Napoli, Lungomare Caracciolo – Rotonda Diaz ore 21,00

Info: Il Canto di Virgilio: 338 8615640 Domus Ars: 081 3425603

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A Ferragosto torna “La Notte della Tammorra 2019”: Peppe Barra tra gli ospiti

Posted by on Ago 12, 2019

A Ferragosto torna “La Notte della Tammorra 2019”: Peppe Barra tra gli ospiti

La grande novità della Notte della Tammorra 2019 è la presenza di Peppe Barra. Il celebre artista partenopeo si esibirà per la prima volta sul palco della manifestazione insieme alla sua band formata da Paolo Del Vecchio alla chitarra, Ivan Lacagnina alla batteria, Giorgio Mellone al violoncello, Sasà Pelosi al basso e Luca Urciolo alla fisarmonica.
Ho studiato le tammurriate e il tamburo per 50 anni insieme alla Nccp e Roberto De Simone. – ha raccontato Peppe Barra – La Notte della Tammorra è una notte di gioia e felicità ma anche una notte di oblio per lasciarci alle spalle e dimenticare quello che questa brutta politica ci sta mostrando negli ultimi tempi. Proporrò durante la serata un po’ del mio repertorio e del mio gioco e cercheremo di divertirci tutti insieme”.

Direttamente dal “Museo e Festival della Zampogna” di Villa Latina arriveranno i suonatori di zampogne, organetti, ciaramelle e danzatrici del basso Lazio diretti dal maestro Domenico Fusco con Diego Fusco, Angelo Fusco, Luca Petrilli, Salvatore Sarda che indosseranno abiti tipici della zona con i famosi “scarpitti”. Al suono di Saltarelli e Ballarelle danzeranno Maya Tedesco, Marilena Norato, Lorenza Di Stefano e Cinzia Zomparelli.
Carlo Faiello e la sua Banda Dionisiaca poi accoglieranno sul palco Giovanni Mauriello(con il figlio Matteo e la cantante Marianita Carfora), voce storica e co-fondatore della Nuova Compagnia di Canto Popolare; Nello Daniele e Maurizio Capone presenze artistiche ‘diversamente folk’; inoltre, alcune tra le più belle voci napoletane come Fiorenza Calogero e Patrizia Spinosi e Marcello Vitale alla chitarra battente.

Faiello darà spazio anche alla ricerca etnomusicologica di Andrea Nerone (già Musica Nova) tra la piana del Volturno e quella del Garigliano; ai canti del Cilento con Paola Salurso e alla musica del sud Italia con Rosalba Santoro cantante di Santeramo in Colle, paese al confine tra Puglia, Calabria e Basilicata. Si esibiranno nelle danze: Erminia Parisi, Emilia Meoli e Enzo Esposito detto Tammurrièllo.
Tante le iniziative collaterali come lo stage di danze popolari i cui partecipanti saranno invitati al ballo notturno. Per chi volesse aspettare l’alba magica del 16 agosto, gran finale di balli sul tamburo da parte di paranze spontanee.  

fonte https://napoli.repubblica.it/cronaca/2019/08/12/news/a_ferragosto_torna_la_notte_della_tammorra_2019_peppe_barra_tra_gli_ospiti-233460741/?fbclid=IwAR3BRKBZVmXmPQQ-BItKJx1VEHcmDMZ2X_G_dVSWLf782O1PZc733kjAKko

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Dario Candela Suona Mozart alla Domus Ars

Posted by on Mar 6, 2019

Dario Candela Suona Mozart alla Domus Ars

Venerdì 8 marzo 2019 alle ore 20.30, quarto appuntamento con il Concerto delle Sonate di Mozart di Dario Candela presso il  Centro di Cultura Domus Ars, sito  in via Santa Chiara 10, Napoli.

Il programma:

Dario Candela Suona Mozart

Ciclo integrale delle Sonate per pianoforte

Sonata K. 284 n° 6 / Sonata K. 333 n° 13
Sonata K. 570 n° 13 / Sonata K. 576 n° 18

Allievo di Aldo Ciccolini, che lo ha definito <<pianista eccellente, di alta classe, convincente, brillante, impressionante>> in “Conversazioni con Aldo Ciccolini” ed. Curci, Dario Candela ha maturato, anche dietro la guida di Sergio Fiorentino e Fausto Zadra, una conoscenza del pianoforte basata sulla grande tradizione napoletana.

Suona da solista e in varie formazioni cameristiche collaborando in decine di concerti con i Virtuosi Italiani, i Solisti del San Carlo, Rocco Filippini, Alain Meunier, Antony Pay, Francesco Manara, Luca Signorini, Martin Steigner, Rita Marcotulli, Eric Porche, Hans Udo Heinzmann e inoltre con Aldo Ciccolini, Bruno Canino e Roberto De Simone, in sedi e enti come il Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Mercadante di Napoli, Salle Cortot e Teatro de la Commedie Francaise di Parigi, Teatro delle Erbe di Milano, Università Bocconi di Milano, Accademia Filarmonica e DAMS di Bologna, Teatro Studio Auditorium Parco della Musica di Roma, Associazione Scarlatti di Napoli, Società dei Concerti di Milano e dell’Aquila, Teatro Verdi di Salerno e all’estero: Belgio, Spagna, Grecia, Francia, Germania, Serbia, Romania, Slovenia, Polonia, Svizzera, Stati Uniti.

Ha inciso per Phoenix Classic, per Naxos, per Brilliant l’integrale della musica da camera di Mario Pilati e per Dynamic ha registrato l’integrale delle Sonate di Cimarosa, per il quale ha ricevuto il premio internazionale Cimarosa nel 2018.

Ha suonato in diretta per RadioRAI 3, RAI Educational, Radio Svezia e per Radio France ed è stato invitato a partecipare ad emissioni radiofoniche per Radio Classica, Radio Rai 3 Suite, e televisive per Canale 5.

Ha ottenuto 5 primi premi in concorsi pianistici, tra cui Premier Prix à l’Unanimité al Conservatorio Superiore Cortot di Parigi.

Ha scritto musica per teatro in Francia (Winter Afternoons, Premio alla Creazione dal Ministero della Cultura Francese 2001; La Legende des siecles di Victor Hugo, rappresentata al Teatro della Comédie Francaise; Le viceconsul) e in Italia (Erotismo barocco, rappresentato nei teatri La Soffitta-Bologna, La Pergola- Firenze, Nuovo-Napoli); le sue musiche per Emily L. sono state pubblicate dalle Editions Armiane (Versailles).

Pubblica saggi di musicologia per le Edizioni Scientifiche Italiane, la LIM, la Fondazione Morra, L’Università Federico II e tiene per tre anni un corso al Conservatorio “San Pietro” a Majella di Napoli sulla Fisiologia e Didattica pianistica scrivendo un volume sull’argomento intitolato “Il corpo e il suono” edito da Simeoli.

Musicista eclettico, Dario Candela si forma a Napoli (Diploma di Pianoforte, Diploma di Musica Corale e Direzione di Coro e Diploma di Composizione), quindi in Francia (Diploma al Conservatoire Superieur A.Cortot di Parigi) e si laurea in Lettere all’Università “Federico II”, vincendo una borsa di ricerca e collaborando per progetti di ricerca musicologica.

E’ Direttore della Biblioteca sul Novecento Musicale intitolata a Mario Pilati e fondatore del Centro Italiano di Musica da Camera per il quale ha organizzato diverse stagioni concertistiche di grande successo.

Direttore artistico di PianoCity Napoli per cinque edizioni, nella grande kermesse, che ha avuto un seguito di 35.000 spettatori, ha ricoperto il ruolo di coordinatore della sezione classica, coinvolgendo centinaia di artisti, dai più giovani a professionisti di fama internazionale.

Nel 2007 fonda Il Circolo Artistico Ensemble che si occupa di riscoprire la musica del Novecento Italiano con il quale svolge intensa attività concertistica, di ricerca e con il quale ha presentato al Teatro di San Carlo di Napoli il quintetto per pf e archi di Mario Pilati.

Ha ideato e promosso il progetto TaranTODAY, volto alla diffusione delle danze del sud Italia scrivendo brani rielaborati dalla tradizione che ha avuto decine di repliche in Italia e all’estero.

Attualmente insegna Musica da Camera al Conservatorio “G. Martucci” di Salerno e alterna masterclasses presso l’Accademia Pianistica Napoletana, con corsi di perfezionamento pianistico al Conservatorio Superiore di Malaga.

Ingresso €15,00 ridotto € 10,00
I giovani fino al 26° anno di età, gli over 60, possono acquistare i biglietti a prezzo ridotto. 

Per info:

Domus Ars

Via Santa Chiara, 10

Info e prenotazioni: 081.3425603 –infoeventi@domusars.it

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Roberto d’Angiò “il Saggio”, il re di Napoli che costruì il gioiello di Santa Chiara

Posted by on Gen 16, 2019

Roberto d’Angiò “il Saggio”, il re di Napoli che costruì il gioiello di Santa Chiara

Roberto d’Angiò, detto anche il Saggio, nacque a Napoli nel 1278 e morì nella stessa il 16 gennaio del 1343. Investito di numerosi titoli fra cui re di Napoli dal 1309 al 1343, re di Sicilia, re titolare di Gerusalemme, duca di Calabria dal 1296 al 1309 e conte di Provenza e Forcalquier dal 1309 al 1343.

Figlio terzogenito di Carlo II d’Angiò e di Maria d’Ungheria, nipote di Carlo I (il quale rese Napoli capitale per la prima volta nella sua storia) allo scoppio della rivoluzione del Vespro nel 1282, fu tenuto in ostaggio, insieme ai suoi fratelli, dal re Alfonso III d’Aragona.

Nel 1295, alla morte del fratello Carlo Martello, divenne erede al trono di Sicilia, dato che l’altro fratello, Ludovico, vi aveva rinunciato per entrare nell’ordine dei frati minori francescani e che diventò santo nel 1317, a 20 anni dalla morte. Celebre è il dipinto di Simone Martini, conservato al Museo di Capodimonte, nel quale Ludovico di Tolosa incorona il fratello Roberto, una scena mai avvenuta nella realtà ma ricca dal punto di vista simbolico. Roberto, infatti, fu incoronato re di Napoli a Lione da papa Clemente V.

Nel 1297 assunse anche il titolo di duca di Calabria e sposò Jolanda (o Violante), figlia del re d’Aragona Pietro III e della regina Costanza di Sicilia, nonché sorella di Alfonso III e Giacomo II d’Aragona. Dal loro matrimonio nacquero Carlo e Luigi. Tuttavia quest’unione non portò la pace tra le due casate, anzi accese ancor più il conflitto che si concluse solo nel 1302 con la pace di Caltabellotta, con la quale gli Angioini persero definitivamente il controllo della Sicilia.

Dopo soli cinque anni di matrimonio, nel 1303, rimase vedovo di Jolanda d’Aragona, quindi l’anno seguente sposò Sancia di Maiorca.

Quando suo padre, Carlo II d’Angiò, morì, divenne re di Napoli e fu consacrato a Lione da Clemente V. In qualità di re, Roberto d’Angiò si distinse presto per il suo intelletto e per la sua audacia politica. Fu, inoltre, accusato ingiustamente d’aver fatto avvelenare il fratello Carlo e di aver costretto il fratello Ludovico ad entrare nell’ordine religioso per non avere rivali al trono.

Fu definito “il Saggio” o il “Pacificatore” proprio perché subito dopo esser stato eletto, partecipò attivamente, per un numero cospicuo di anni, alla riconciliazione fra guelfi e ghibellini. E non solo. Con lui il regno di Napoli visse un lungo periodo di pace, dopo esser stato per anni deturpato da guerre.

Diede al Regno di Napoli una stabilità politica ed un benessere economico, incoraggiò l’arte e la cultura, ne è un esempio lo splendido complesso di Santa Chiara, edificato per suo volere e dove si trova la sua tomba di straordinaria bellezza. Fu anche promotore della costruzione della Certosa di San Martino.

La sua corte fu frequentata da illustri personaggi del tempo come Petrarca, Boccaccio, Simone Martini, Tino de Camaino, Giotto. Roberto d’Angiò morì il 19 gennaio 1343 a Napoli, suo successore fu la nipote Giovanna I, figlia di Carlo, suo primogenito.

fonte https://www.vesuviolive.it/cultura-napoletana/194986-roberto-dangio-re-napoli-chiesa-santa-chiara/?fbclid=IwAR33ZdpCtTz0AAVpoHX1M3qFr8d0lrMayCoAjX4SsndKIEsn0F9iVakwk8k

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Dario Candela Suona Mozart

Posted by on Gen 10, 2019

Dario Candela Suona Mozart

Venerdì 11 gennaio 2019 alle ore 20.30, terzo appuntamento con il Concerto delle Sonate di Mozart di Dario Candela presso il  Centro di Cultura Domus Ars, sito  in via Santa Chiara 10, Napoli.

Il programma:

Dario Candela Suona Mozart

Ciclo integrale delle Sonate per pianoforte

Sonata K. 283 n. 5 / Sonata K. 331 n.11

Sonata K. 332 n. 12 / Sonata K. 457 n. 14

Allievo di Aldo Ciccolini, che lo ha definito <<pianista eccellente, di alta classe, convincente, brillante, impressionante>> in “Conversazioni con Aldo Ciccolini” ed. Curci, Dario Candela ha maturato, anche dietro la guida di Sergio Fiorentino e Fausto Zadra, una conoscenza del pianoforte basata sulla grande tradizione napoletana.

Suona da solista e in varie formazioni cameristiche collaborando in decine di concerti con i Virtuosi Italiani, i Solisti del San Carlo, Rocco Filippini, Alain Meunier, Antony Pay, Francesco Manara, Luca Signorini, Martin Steigner, Rita Marcotulli, Eric Porche, Hans Udo Heinzmann e inoltre con Aldo Ciccolini, Bruno Canino e Roberto De Simone, in sedi e enti come il Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Mercadante di Napoli, Salle Cortot e Teatro de la Commedie Francaise di Parigi, Teatro delle Erbe di Milano, Università Bocconi di Milano, Accademia Filarmonica e DAMS di Bologna, Teatro Studio Auditorium Parco della Musica di Roma, Associazione Scarlatti di Napoli, Società dei Concerti di Milano e dell’Aquila, Teatro Verdi di Salerno e all’estero: Belgio, Spagna, Grecia, Francia, Germania, Serbia, Romania, Slovenia, Polonia, Svizzera, Stati Uniti.

Ha inciso per Phoenix Classic, per Naxos, per Brilliant l’integrale della musica da camera di Mario Pilati e per Dynamic ha registrato l’integrale delle Sonate di Cimarosa, per il quale ha ricevuto il premio internazionale Cimarosa nel 2018.

Ha suonato in diretta per RadioRAI 3, RAI Educational, Radio Svezia e per Radio France ed è stato invitato a partecipare ad emissioni radiofoniche per Radio Classica, Radio Rai 3 Suite, e televisive per Canale 5.

Ha ottenuto 5 primi premi in concorsi pianistici, tra cui Premier Prix à l’Unanimité al Conservatorio Superiore Cortot di Parigi.

Ha scritto musica per teatro in Francia (Winter Afternoons, Premio alla Creazione dal Ministero della Cultura Francese 2001; La Legende des siecles di Victor Hugo, rappresentata al Teatro della Comédie Francaise; Le viceconsul) e in Italia (Erotismo barocco, rappresentato nei teatri La Soffitta-Bologna, La Pergola- Firenze, Nuovo-Napoli); le sue musiche per Emily L. sono state pubblicate dalle Editions Armiane (Versailles).

Pubblica saggi di musicologia per le Edizioni Scientifiche Italiane, la LIM, la Fondazione Morra, L’Università Federico II e tiene per tre anni un corso al Conservatorio “San Pietro” a Majella di Napoli sulla Fisiologia e Didattica pianistica scrivendo un volume sull’argomento intitolato “Il corpo e il suono” edito da Simeoli.

Musicista eclettico, Dario Candela si forma a Napoli (Diploma di Pianoforte, Diploma di Musica Corale e Direzione di Coro e Diploma di Composizione), quindi in Francia (Diploma al Conservatoire Superieur A.Cortot di Parigi) e si laurea in Lettere all’Università “Federico II”, vincendo una borsa di ricerca e collaborando per progetti di ricerca musicologica.

E’ Direttore della Biblioteca sul Novecento Musicale intitolata a Mario Pilati e fondatore del Centro Italiano di Musica da Camera per il quale ha organizzato diverse stagioni concertistiche di grande successo.

Direttore artistico di PianoCity Napoli per cinque edizioni, nella grande kermesse, che ha avuto un seguito di 35.000 spettatori, ha ricoperto il ruolo di coordinatore della sezione classica, coinvolgendo centinaia di artisti, dai più giovani a professionisti di fama internazionale.

Nel 2007 fonda Il Circolo Artistico Ensemble che si occupa di riscoprire la musica del Novecento Italiano con il quale svolge intensa attività concertistica, di ricerca e con il quale ha presentato al Teatro di San Carlo di Napoli il quintetto per pf e archi di Mario Pilati.

Ha ideato e promosso il progetto TaranTODAY, volto alla diffusione delle danze del sud Italia scrivendo brani rielaborati dalla tradizione che ha avuto decine di repliche in Italia e all’estero.

Attualmente insegna Musica da Camera al Conservatorio “G. Martucci” di Salerno e alterna masterclasses presso l’Accademia Pianistica Napoletana, con corsi di perfezionamento pianistico al Conservatorio Superiore di Malaga.

Ingresso €15,00 ridotto € 10,00
I giovani fino al 26° anno di età, gli over 60, possono acquistare i biglietti a prezzo ridotto. 

Per info:

Domus Ars

Via Santa Chiara, 10

Info e prenotazioni: 081.3425603 –infoeventi@domusars.it

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