MARIA CAROLINA D’ASBURGO LORENA: LA MASSONA E IL RE CAFONE
“Poiché non ho certamente meno premura di imparentare la mia famiglia con quella di V.M. che Ella vuole ben testimoniarmi. Le concedo ben volentieri una delle figlie che mi rimangono per riparare alla perdita di colei che rimpiangiamo. Ora ne ho due che potrebbero essere adatte: una è l’Arciduchessa Amalia considerata bella e la cui salute potrebbe promettere una successione numerosa; l’altra è l’Arciduchessa Carlotta, che ha pure una salute buonissima ed ha circa un anno e sette mesi in meno del Re di Napoli. Lascio a Vostra Maestà la libertà di scegliere.”
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