Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

STORIA DI SUIO

Posted by on Gen 20, 2023

STORIA DI SUIO

IL NOME SUIO E’ LEGATO AL CASTELLO, CASTRUM SUJI, SORTO DOPO LA VITTORIA CONSEGUITA DALLA LEGA DEI DUCHI CRISTIANI, CAPEGGIATA DAL PONTEFICE GIOVANNI X, NELLA GUERRA CONTRO I SARACENI, NEGLI ANNI 915-916.

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“I PLACITI CASSINESI” L’ALBA DELLA LINGUA ITALIANA NE PARLIAMO CON ROSARIO AGO

Posted by on Gen 16, 2023

“I PLACITI CASSINESI” L’ALBA DELLA LINGUA ITALIANA NE PARLIAMO CON ROSARIO AGO

Spesso ripeto, forse anche troppo, che in alta terra di lavoro la civiltà non c’è passata ma s’è fatta e come ti “giri giri” trovi conferme in qualsiasi materia trattata da quella storica a quella culturale, da quella teologica a quella artistica. Anche se si parla di lingua e comunicazione ti ritrovi i “Placiti Cassinesi” che guarda caso non vengono scritti in piemonte, in lombardia, in toscana o nella marche ma vengono scritti nei territori controllati da Montecassino che testimoniano come per secoli il prestigioso monastero è stato centrale nella cultura mondiale innovando attraverso la tradizione come testimoniano i suddetti “Placiti”. I “Placiti” sono senza ombra di dubbio i primi documenti ufficiali pubblici scritti in lingua volgare che si affiancarono a quelli scritti in Latino in uso comune ma molti si affannano a spiegare che non bisogna considerarli i primi scritti in lingua italiana e per capire se sono in errore lo scopriremo martedi 17 gennaio alle 21 quando ascolteremo il caro amico Rosario Ago da Sessa che ci parlerà dei “Placiti Cassinesi” legati al Ducato di Sessa, per vedere la trasmissione basta cliccare di seguito.

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Roma Medievale. Il volto perduto della città

Posted by on Dic 20, 2022

Roma Medievale. Il volto perduto della città

Roma è “caput mundi’”non solo in età repubblicana e imperiale, ma anche tra VI e XIV secolo. Lo testimoniano le 160 opere, tra le quali tanti mosaici e affreschi, che è possibile ammirare lungo il percorso dell’eposizione visitabile a Palazzo Braschi fino al 5 febbraio 2023.

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La notte più lunga, quella del Garigliano

Posted by on Nov 21, 2022

La notte più lunga, quella del Garigliano

    Nel 1943, qualche mese dopo lo sbarco ad Algeri delle truppe americane, l’Africa del Nord francese è mobilitata. Venti classi di “piedi neri” sono arruolate, cifra mai raggiunta nelle mobilitazioni precedenti della Metropoli. I volontari musulmani vanno, in gran numero, a rinforzare le unità e a crearne nuove. Il generale Juin, designato dal governo, prende il comando di queste forze che saranno impegnate in Italia.          

                                      

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