Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Carmine Crocco e il brigantaggio meridionale

Posted by on Ago 23, 2020

Carmine Crocco e il brigantaggio meridionale

Fatta l’Italia, si sono dovuti fare gli italiani. La rivisitazione della celebre frase di Massimo d’Azeglio, primo ministro del Regno di Sardegna, non poteva essere più profetica. Infatti, a partire dalla proclamazione del Regno d’Italia, 17 marzo 1861, fino al 1865, nelle province meridionali, si assistette, accanto all’entusiastica adesione al movimento risorgimentale, all’esplosione di un vasto e radicato movimento di rivolta. 

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Storie di donne diverse: le brigantesse ottocentesche del meridione d’Italia

Posted by on Nov 18, 2019

Storie di donne diverse: le brigantesse ottocentesche del meridione d’Italia

Nel febbraio del 1861, con la capitolazione di Gaeta, ultima roccaforte borbonica, il Regno delle Due Sicilie cessa, di fatto, di esistere. Francesco II, ultimo Re di Napoli, ripara a Roma, ospite dello Stato Pontificio.

La precarietà dell’esilio, la solidarietà di numerose dinastie europee e le notizie – spesso ingigantite – delle difficoltà che il nuovo stato italiano incontra per radicarsi nel territorio, lo spingono a coltivare la speranza di un sollecito ritorno sul trono………………………………………….

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Pino Aprile alla Grancia visto da Emilio Caserta

Posted by on Ago 25, 2019

Pino Aprile alla Grancia visto da Emilio Caserta

Oltre 300 persone al parco della Grancía, stamattina ad ascoltare Pino Aprile (e gli altri 299), avviando un chiaro progetto politico meridionalista, al fine del raggiungimento dell’equità da Nord a Sud o della Secessione (che saranno loro al Nord ad averla voluta, e non noi). Interventi di tutti i tipi…
Oggi forse più che il lancio di un partito, avrebbe potuto sembrare una seduta del Parlamento delle due Sicilie (un insieme di associazioni culturali e politiche che osservano e agiscono di conseguenza, per altro una struttura già esistente), di cui faccio orgogliosamente parte; ma questa è un’altra storia. Serviva che parlassero tutti? Forse si, forse No.

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“Voci, Suoni e Canti di Briganti in Terra di Lavoro”

Posted by on Mar 26, 2019

“Voci, Suoni e Canti di Briganti in Terra di Lavoro”

     Il Circolo di San Michele Arcangelo in collaborazione con l’ ”Ass. Id. Alta Terra di Lavoro” e l’associazione culturale “L’Albero di Holda”  organizza presso la sede del Circolo sito a Gallo, frazione di Roccamonfina, il giorno 30 marzo 2019 alle ore 17:30, la rappresentazione teatrale, un inedito e per la prima volta in provincia di Caserta , “Voci, Suoni e Canti di Briganti in Terra di Lavoro”.

     Con l’avvento dell’illuminismo e del razionalismo l’uomo cerca di spiegare e interpretare la realtà e se stesso attraverso la ragione e il pensiero con il solo risultato di aver portato la mente umana in un labirinto senza via d’uscita e con il decadimento dell’ uomo inversamente proporzionale allo progresso tecnologico e scientifico, i protagonisti dello spettacolo hanno l’ardire e la presunzione di cavalcare il tentativo di Ovidio nella “Metamorfosi” di indagare la realtà e di spiegarla attraverso il mito.

     La nostra terra, la Terra di Lavoro che è la provincia più antica d’Italia e forse d’Europa, che nel Regno di Napoli ha raggiunto il suo massimo splendore, dove nasce prima il Mito e poi la storia, che durante la nascita dell’Unità d’Italia e dell’invasione dell’esercito giacobino Francese nel 1799 ha visto come protagonisti personaggi che la vulgata dominante ha etichettato, in senso dispregiativo, come Briganti ma che in realtà sono stati soltanto degli insorgenti che hanno difeso le proprie radici, la propria identità e la propria storia fino ad arrivare all’estreme conseguenze.

     Verranno narrate le gesta di Fra’ Diavolo, Berardo Tancredi, Cosimo Giordano, Rosa Antonucci, Michelina Di Cesare e Domenico Fuoco che a differenza dei personaggi Omerici non sono di fantasia ma sono realmente esistiti, divenuti eroi per come hanno vissuto e dei Miti per come sono morti. L’unico personaggio di fantasia è “Marietta” che è comunque esistita in quegli anni tragici nelle donne del circondario di Sessa e delle terre molisane che cercavano di salvarsi dalla violenza degli “scauzacani” piemontesi.

     Tra i protagonisti dello spettacolo ci sarà il gruppo musicale popolare “La Controra”  di Loredana Terrezza e Silvano Boschin che con un repertorio di più di 500 brani di musica tradizionale calcano le scene di tutta Italia da più di 20 anni.

     La voce narrante maschile sarà quella di Raimondo Rotondi che reciterà testi scritti dall’ Ass. Id. Alta Terra di Lavoro e da lui liberamente tradotti in lingua Laborina, lingua che si parla in Terra di Lavoro. Si ricorda che la Terra di Lavoro iniziava a Sora e terminava a Nola.

     La voce narrante femminile sarà quella di Loredana Terrezza che reciterà anch’ella in lingua Laborina testi scritti dall’ Ass. Id. Alta Terra di Lavoro e sempre liberamente tradotti da Raimondo Rotondi.

     Ci saranno come ospiti d’onore alla recitazione, Elena Sorgente da Cellole e Cinzia Zomparelli da Cassino e come musicista Francesco Smirne 

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