Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

MICHELE PEZZA RACCONTA…MICHELE PEZZA ALIAS FRA DIAVOLO

Posted by on Mag 9, 2020

MICHELE PEZZA RACCONTA…MICHELE PEZZA ALIAS FRA DIAVOLO

Grazie all’impegno di Erminio De Biase, con il supporto dell’Ass. Id. Alta Terra di Lavoro e di Alfredo Saccoccio, il mondo napolitano ha avuto il piacere di e l’onore di conoscere Michele Pezza, giovane e brillante medico napolitano che svolge la sua opera a Benevento, ma, altresì, assistiamo all’entusiamo con cui Michele, insieme alla sua famiglia, fa emergere nella sua migliore veste la figura del suo grande antenato.

Michele Pezza in pochi mesi è stato uno dei protagonisti di importanti convegni dedicati a Michele Arcangelo Pezza Colonnello dell’Esercito Napoletano e Duca di Cassano alias Fra Diavolo di cui ricordiamo quello organizzato al museo delle Arti Sanitarie degli Incurabili proprio in un undici novembre, data in cui fu vigliaccamente giustiziato in maniera barbara dall’abusivo Regno Giacobino Francese con il trono che nepotisticamente veniva occupato da Giuseppe Bonaparte, e quello dell’otto settembre 2019 dove per la prima volta in Italia è stato scoperto un busto dedicato al Mito Itrano, Laborino e Napolitano. Ad inizio dell’anno 2020 Michele ha rilasciato un importante su “IlMattino di Napoli” dove ha esaustivamente spiegato perchè il suo illustre antenato merita un posto di rilievo nella storia napolitana, in quella universale già lo occupa, ed è stato ospite in un programma Rai, dedicato a Fondi e al suo territorio, dove ha parlato di Fra Diavolo.

Di seguito copia dell’articolo cartaceo e del link del programma Rai

Claudio Saltarelli

https://www.raiplay.it/video/2020/04/di-l-dal-fiume-e-tra-gli-alberi-S2E11-Fondi-e-Sperlonga-terra-di-nessuno-0a23391f-59ee-4f00-a450-3d1d3438e479.html

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L’«Ippocrate napoletano» e l’epidemia che colpì il regno nel 1764

Posted by on Mag 3, 2020

L’«Ippocrate napoletano» e l’epidemia che colpì il regno nel 1764

«Fu insigne per vasto e vario sapere / fu gloria e vanto delle mediche discipline/ l‘evo lo disse Ippocrate napoletano», si legge sulla lapide ottocentesca che ricorda Michele Sarcone nel suo paese natale, Terlizzi, in provincia di Bari. Un secolo dopo, a rendere un nuovo, doveroso omaggio al grande medico è il Museo delle Arti sanitarie di Napoli, l’istituzione che ha la sua sede negli “Incurabili”, ovvero l’ospedale dove il giovane aspirante dottore venne a studiare, si formò e si fece apprezzare sia come studioso sia come docente del celebre Collegio medico.

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OSSERVAZIONI SULLE MEMORIE DELLA VITA DEL CARDINALE D. FABRIZIO RUFFO DI BARONELLO PER L’IMPRESA DEL 1799 IN NAPOLI DA LUI INTRAPRESA

Posted by on Apr 17, 2020

OSSERVAZIONI SULLE MEMORIE DELLA VITA DEL CARDINALE D. FABRIZIO RUFFO DI BARONELLO PER L’IMPRESA DEL 1799 IN NAPOLI DA LUI INTRAPRESA

L’Epoca del 1799 non ha avuto finora uno storico imparziale, e l’imparzialità è difficile trovarsi, anche per mancanza di conoscenze. Troppo recenti sono le passioni per poter sperare che la vera storia di quel tempo sia descritta con fedeltà. ll famiggerato Carlo Botta che viveva lontano dal Regno di Napoli, fu sovente ingannato dall’altrui relazioni, e non di rado indotto in errore, che il suo splendido stile non basta certamente a scusare. Cuoco e Colletta di frequente avventati. L’abate Sacchinelli che non ha guari ha pubblicate le memorie della vita del Cardinale Ruffo ha preso a confutare questi tutori, ma non va egli medesimo esente da ogni rimprovero, e non sempre i fatti furono posti da lui nel vero lor lume. Persuasi noi che la storia difficilmente si possa scrivere da contemporanei, e che la sola e più proficua cura di questi sia di tramandare ai posteri la nuda memoria degli avvenimenti accorsi, acciocché la generazione seguente faccia contrarii nel corpo dell’istoria, abbiam voluto notare gli eri ori di fatto trattati nel lavoro dello abbate Sacchinelli, e far uso del medesimo diritto che egli avea nel rilevare gli sbagli di Botta, Cuoco e Colletta, ed ancor noi fummo testimoni de’ fatti di cui parleremo, dividendo il nostro discorso in parecchie osservazioni sulle accennate memorie biografiche del Cardinal Ruffo, e subirò volontieri le correzioni che si potranno fare, se saranno veridiche.

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Domenico Cotugno, Il Ragazzo Di Campagna Che Diventò L’Ippocrate Napoletano

Posted by on Mar 16, 2020

Domenico Cotugno, Il Ragazzo Di Campagna Che Diventò L’Ippocrate Napoletano

Domenico Cotugno è un personaggio leggendario, soprannominato “l’Ippocrate Napoletano“. Durante gli ultimi anni della sua vita era così famoso che si diceva che a Napoli “nessuno poteva morire senza il suo permesso“.
Eppure, dietro la storia di uno dei padri della medicina moderna, c’è una vita di sacrifici e studi di un ragazzino di provincia che, senza un soldo in tasca e con tanta forza di volontà, diventò uno degli uomini più potenti e famosi del suo secolo. I suoi studi sono stati fondamentali per gli studiosi di tutta Europa.

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