Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

La scrittrice Isolde Kurz  e “Le notti di Fondi”

Posted by on Lug 11, 2024

La scrittrice Isolde Kurz  e “Le notti di Fondi”

   E’ la figlia di Hermann Kurz l’autrice del romanzo “Le notti di Fondi”, ambientato nella cittadina del basso Lazio, più nota del padre. , che, verso il 1930, quando aveva già superato  i settanta anni, ebbe con il romanzo “Vanadis” un momento di celebrità, anche fuori dalla Germania.

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“Contro” Agostino Gemelli, il Machiavelli di Dio

Posted by on Giu 23, 2024

“Contro” Agostino Gemelli, il Machiavelli di Dio

 “Ritengo che Padre Pio sia uno psicopatico, senza potermi per ora pronunciare sul genere e sulla natura di questa psicopatia”; costui dovrebbe essere “internato, per alcuni mesi […] in luogo adatto, assolutamente isolato, sotto la sorveglianza e la cura di un medico adatto e capace […] Autorizza a procedere così e a trattare Padre Pio come un povero ammalato il fatto che […] egli non presenta quelle note per le quali la santità si rivela: l’esercizio eroico delle virtù, la unione con Nostro Signore, i doni spirituali1.

Ad esprimersi così, su padre Pio da Pietrelcina, era padre Agostino Gemelli (da alcuni definito il Machiavelli di Dio2) alla fine del suo rapporto su padre Pio datato 6 aprile 19263.

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“VOCI, SUONI E CANTI DI BRIGANTI IN TERRA DI LAVORO” VISTO DA VALENTINO ROMANO

Posted by on Mag 21, 2024

“VOCI, SUONI E CANTI DI BRIGANTI IN TERRA DI LAVORO” VISTO DA VALENTINO ROMANO

Caro Claudio,
ho appena finito di vedere tutto lo spettacolo, senza nemmeno perdermi un frame: veramente bello e coinvolgente, complimenti! La cosa che più e favorevolmente mi ha colpito è il “passo lungo” della narrazione: dal 1799 al 1915 e dintorni, insomma. Ed è giusto che sia così, è quello che – spesso vox clamantis in deserto – vado sostenendo da sempre: non si può comprendere a fondo la ribellione contadina meridionale se non la si contestualizza in un arco temporale più vasto. Cosa che voi avete fatto egregiamente, senza retorica, con molta freschezza narrativa unita alla intensa compartecipazione emotiva. Il monologo di Fra Diavolo, quello sulla grassazione di Cosimo Giordano, quello di Domenico Fuoco, la manutengola che porta i viveri al marito alla macchia, il riferimento alla repressione “nordista” di Bava Beccaris e le vessazioni delle migliaia di nostri conterranei nelle trincee della Prima Guerra Mondiale, sono tutti degli autentici gioielli narrativi. In un periodo in cui impazza su Netflix una narrazione farlocca sui “briganti” (e sulla quale mi sono già espresso pubblicamente sui social, cogliendone qualche aspetto positivo, ma anche quelli (maggiori) negativi, non è davvero poco!
Complimenti a tutti!
Complimenti, in particolare, al bravissimo attore dei monologhi che ho citato prima.
Complimenti, ancor più in particolare, a te che, da quanto ho intravisto, sei stato l’artefice di tutto. E, soprattutto, grazie a te per avermene consentito la visione.
Un caro saluto e ancora grazie,

Valentino Romano

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