1861. Il regno delle Due Sicilie è annesso al Piemonte. Inizia la resistenza (seconda parte)
Luglio S. Vito (Teramo), il 1, insorge contro il nuovo regime. Interviene il 30° reggimento fanteria. I militari rastrellano il paese, fucilano 153 civili e ne deportano 120 in Piemonte. Nei boschi di San Fele avviene uno scontro tra guerriglieri e un forte gruppo di carabinieri e guardie nazionali. 14 sono catturati e fucilati. Nel comune di Isola gli insorti di Chiavone assaltano il posto doganale dello Scaffo S. Domenico e s’impossessano d’armi e munizioni. In Irpinia, il 2, sono in rivolta Chiusano, Sorbo Serpico, Salza, Volturara, Malepassoe Monteforte. Nel beneventano un drappello di soldati è massacrato e i loro cadaveri sono appesi ad un chiodo davanti alle porte delle case che poco prima hanno saccheggiato.
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