La ricostruzione storica del periodo rivoluzionario che va, nella penisola italiana, dal 1796 al 1799 e il relativo dibattito storiografico sono stati incentrati, nel secondo dopoguerra, sul problema del giacobinismo, cioè, soprattutto, se ha senso parlare di giacobinismo italiano e quale importanza esso ha avuto.
E’ quantomai opportuno, nel 2004, tornare a parlare di Vandea.
Ogni ricorrenza relativa all’insorgenza vandeana comporta inevitabilmente una valutazione storiografica e financo spirituale attorno alla sua causa essenziale, la rivoluzione francese del 1789, e questo nesso ci consente di aggiornare il bilancio di un mutamento di mentalità diffusa che a dispetto delle resistenze dei sacerdoti odierni delle “immortali sorti, e progressive” appare sempre più irreversibile.
Nelle scuole italiane si insegna a magnificare la Rivoluzione francese, la c.d. Repubblica partenopea ed il Risorgimento italiano, ingannando gli studenti i quali, in buona fede credono a quanto viene loro propinato dai propri docenti.
Commemorazione
dei caduti nell’epica battaglia navale
di Lepanto del 7 ottobre 1571
tra le flotte della Lega Santa cristiana (metà della quale era veneziana) e quella turca
Verona, domenica 6 ottobre 2019 – 448° anniversario
Come negli anni scorsi, anche quest’anno sono stati
commemorati a Verona, oltre che in diverse altre città della Venetia,
i caduti nello scontro navale di Lepanto del 7 ottobre 1571, che salvò l’Europa
cristiana.
A Verona è
stata eseguita unalzabandiera
(ore 10.30) e un ammainabandiera marciani (ore 17) in Piazza delle Erbe, con
spari a salve da parte dei militi storici delle Pasque
Veronesi (Schiavoni e Guardie Nobili Veronesi, nelle uniformi storiche
del ‘700) e scampanio della torre civica. All’antenna di Piazza delleErbe,sulle note finali dell’oratorio militare sacro Juditha triumphans di Antonio Vivaldi, è stato inalberato lo
storico gonfalone marciano seicentesco del Doge Domenico Contarini (eroe della
guerra di Candia contro i Turchi) che
sventolava sulla sua galea dogale, vessillo di oltre 6 metri di grandezza e
recentemente riprodotto.
Alle 15.30 è stato celebrato il Santo Rosario nella Cappella Giusti, nella Basilica di Sant’Anastasia, dove si conserva tuttora il timone di una delle navi cristiane impegnate nella battaglia.