Posted by altaterradilavoro on Mag 11, 2016
il nostro regista e cameramen Laborino Raimondo Rotondi sensibile da tanto tempo ai tragici fatti del giorno di pentecoste del 1799 di Isola Liri ci permette di pubblicare la storia raccontata ed estratta dal diario di un generale francese che ha un valore particolare perché da lui tradotta personalmente. di seguito il racconto
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Posted by altaterradilavoro on Ott 21, 2024
Nel Settecento, sotto l’impulso dei sovrani meridionali che ne incentivarono fattivamente lo sviluppo, si assistette alla rinascita culturale delle Due Sicilie; il rigoglioso fiorire di studi filosofici, giuridici e scientifici si fregiò di illustri personalità le cui opere furono tradotte in diverse lingue, solo per citarne alcuni ricordiamo: Giovanbattista Vico, considerato una delle più grandi menti di tutti i tempi, Gaetano Filangieri, la cui “Scienza della legislazione” era tenuta sulla sua scrivania da Napoleone Bonaparte che non esitò a dichiarare “Questo giovane è stato il maestro di tutti noi” ; Antonio Genovesi, Ferdinando Galiani, Giacomo Della Porta, Pietro Giannone, Mario Pagano.
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Posted by altaterradilavoro on Set 25, 2024
LE CRONACHE E GLI ATTI. TUTTA LA VERITA’ SU UN “PASSATO CHE NON VUOLE PASSARE”
I NOVANTA GIORNI DI GARIBALDI IN SICILIA
LA PARTENZA DA QUARTO
Il 6 maggio Garibaldi partí con 1.089 avventurieri da Quarto sui vapori Piemonte e Lombardo, concessi dal procuratore della compagnia di Raffaele Rubattino, un tale G.B. Fauché, affiliato alla loggia “Trionfo Ligure” di Genova. Le due navi erano state acquistate con un regolare atto segreto stipulato a Torino la sera del 4 maggio alla presenza del notaio Gioacchino Vincenzo Baldioli tra Rubattino, venditore, e Giacomo Medici, in rappresentanza di Garibaldi, acquirente. Garanti del debito furono il re Vittorio Emanuele II e Camillo Benso conte di Cavour, come da accordi avvenuti il giorno prima a Modena con Rubattino, presenti anche l’avvocato Riccardi e il generale Negri di Saint Front, appartenenti ai servizi segreti piemontesi e che avevano ricevuto l’incarico dall’Ufficio dell’Alta Sorveglianza Politica e del Servizio Informazioni del presidente del Consiglio.
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Posted by altaterradilavoro on Set 21, 2024
Fu il sovrano più amato e più detestato d’Italia, l’uomo che con ostinata determinazione difese contro tutto e contro tutti, per ventinove anni, la corona che aveva cinto l’8 novembre 1830 allorché, appena ventenne, era succeduto al padre, Francesco I. Era un bel giovane, alto, di corporatura atletica, con occhi chiari e capelli castani; di affabili e cortesi maniere, umore gaio, mente sveglia, piglio militaresco. Nato nel ’10 a Palermo, qui aveva trascorso la fanciullezza. Parlava correttamente, oltre all’italiano, anche il francese, il tedesco, l’inglese e lo spagnolo, ma quando poteva consentirselo preferiva esprimersi nel più stretto vernacolo napoletano, efficace e plastico, adatto comunque al suo buon senso e al suo colorito umorismo.
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Posted by altaterradilavoro on Ago 20, 2024
Il brigantaggio politico napoletano è un aspetto dello scontro secolare tra la borghesia in ascesa e i contadini, che il processo storico di sviluppo mette ai margini del sistema capitalistico emergente. Gli svolgimenti più noti di tale lotta sono: (uno) la guerra di Santa Fede e l’abbattimento della Repubblica Partenopea ad opera delle bande contadine del Cardinale Fabrizio Ruffo; (due) la guerra partigiana contro l’occupazione francese del Regno di Napoli tra il 1804 e il 1814; (tre) la sollevazione contadina antipiemontese e antiunitaria del 1860/1874.
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