Posted by altaterradilavoro on Gen 8, 2022
La frase “lo Stato italiano ….. è stato una dittatura feroce che ha messo ferro e a fuoco l’Italia meridionale, e le isole, crocifiggendo, squartando, seppellendo vivi i contadini poveri che gli scrittori salariati tentarono infamare col marchio di «briganti»” viene citata a destra e a manca, spesso senza manco indicare la fonte precisa.
Noi – se possibile – andiamo sempre alla fonte primaria. Da tempo volevamo pubblicare questo articolo (“Il lanzo ubriaco”) attribuito ad Antonio Gramsci (anche se non siamo espertissimi di Gramsci ci pare inconfondibilmente il suo stile) ma non è facile trovare una biblioteca in possesso della serie completa dell’Avanti! del 1920 e per di più dell’edizione piemontese.
Una biblioteca ce lo promise ma non ha mai mantenuto la promessa fatta, un amico a cui avevamo chiesto di farcene copia visto che lavora a Roma si è preso tempo fino all’autunno (sic!), quindi abbiamo continuato a cercare finché non è venuto in nostro aiuto l’Istituto Salvemini che con una spesa modesta ce ne ha inviato copia.
Visto che da qualche anno è stato superato il termine dei diritti d’autore per gli scritti di Gramsci lo mettiamo a disposizione dei lettori di Eleaml. Mettiamo anche copia degli originali in formato non leggibile, chi fosse interessato ad una copia leggibile dovrà richiederla all’Istituto.
A parte alcuni passaggi che abbiamo dovuto trascrivere manualmente l’originale è in discrete condizioni di leggibilità. Le parti fra parentesi quadre risultano a noi non comprensibili.
Buona lettura.
Mino Errico – 1° Agosto 2012
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Posted by altaterradilavoro on Dic 27, 2021
Inizio il mio intervento ricordando che il Sud Italia è unito fin dal lontano 1130, da quando Ruggero II d’Altavilla è stato incoronato re di Sicilia e duca di Puglia e di Calabria dopo oltre dieci anni di guerre portate avanti da suo padre Ruggero I e da suo zio Roberto contro i Saraceni. Ruggero II, che era nato a Mileto il 22 dicembre 1095, creò un Regno tra i più potenti d’Europa e meglio funzionanti che raggiunse, poi, il massimo livello culturale e sociale, per quei tempi con Federico II di Svevia.
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Posted by altaterradilavoro on Dic 17, 2021
In queste pagine – un vero e proprio mosaico – il mio contributo è molto relativo, riducendosi, alla fine, solo ad un’opera di collegamento delle varie tessere (cioè le affermazioni fatte esclusivamente dagli attori principali del cosiddetto Risorgimento, dai comprimari e dai loro amici, e relative ai vari episodi trattati di volta in volta). Una sola deroga mi sono concessa: l’annotazione di alcuni resoconti riportati dalla rivista “Civiltà Cattolica”.
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Posted by altaterradilavoro on Nov 16, 2021
Quello che ha capito veramente la natura truffaldina dell’impresa del Mille è stato Antonio Gramsci. Se Federico De Roberto, alla fine dell’800, nel romanzo ‘I Vicerè’, mette a nudo la disillusione e l’ipocrisia dell’unificazione italiana, l’intellettuale sardo – grande conoscitore della questione meridionale – vede nell’impresa dei Mille la totale assenza del popolo. Per lui il Sud viene conquistato dai Piemontesi (“conquista regia”) per fare gli interessi del Nord, sulla pelle delle genti del Sud
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Posted by altaterradilavoro on Set 22, 2021
In obiezione alla definizione di «tesi ‘anti-italiana’» proposta da Ernesto Galli Della Loggia, in questo lavoro propongo la categoria di «post-italiano» per descrivere la necessità meridionale di ripensare l’orizzonte nazionale italiano alla luce del divario Nord-Sud che caratterizza il paese. Mi concentrerò su episodi di insubordinazione al monologismo della nazione italiana nel tentativo di far luce sul congiunto di discorsi, manifestazioni e aspirazioni che caratterizza il post-italiano, che verrà qui indicato come avanguardia nel panorama politico-culturale nazionale, nonché proposta autenticamente creativa di liberazione dal, o riconfigurazione del, «colosso» nazionale italiano.
Parole chiave: Mezzogiorno, post-italiano, de-colonialità, indipendenza, autonomia.
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