Le lettere di Gladstone, che furono inviate a tutte le cancellerie d’Europa dal Palmerston, segnarono l’inizio di una campagna denigratoria che ebbe il suo coronamento il 7 settembre 1860, quando Garibaldi spalleggiato dalla camorra fece il suo trionfale ingresso a Napoli.
Massari, futuro relatore della CIPB, fu uno degli uomini cardine di tale campagna denigratoria, con articoli sulla stampa inglese prima e con la traduzione e la diffusione delle lettere del Gladstone poi. Il lettore noti l’astio con cui egli massacra le argomentazioni del MacFarlane a difesa del Governo Napoletano e come, invece, evita qualsiasi accenno critico sulle affermazioni del Gladstone. Quando egli sapeva benissimo che l’inglese non era stato in nessuna galera borbonica e parlava per sentito dire!
In alcuni passaggi del discorso del Palmerston, appare evidente che già allora – siamo nel 1851 – il governo inglese aveva fatto la sua scelta di campo a favore del Piemonte e, di conseguenza, della dinastia sabauda.
Il destino dei Borbone era segnato. La miopia politica, diciamolo, della dinastia napoletana e la sua incapacità ad evolversi politicamente per dare maggiore spazio alle istanze dele classi medie fecero il resto.
Mettere questo testo a disposizione degli amici della rete non è un rinchiudersi nel bel tempo che fu ma, semplicemente, un cercare nel passato le ragioni per un futuro.
Buona lettura e tornate a trovarci.
Zenone di Elea – 13 Novembre 2008
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