Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

L’ECCIDIO DI SOMMA VESUVIANA IN NOME DELL’UNITÀ D’ITALIA, 23 luglio 1861

Posted by on Giu 6, 2021

L’ECCIDIO DI SOMMA VESUVIANA IN NOME DELL’UNITÀ D’ITALIA, 23 luglio 1861

I Borbone persero il regno, perché non erano più in grado di conservarlo, e Garibaldi e i suoi furono gli “eroici” protagonisti di un’impresa eroica (?). E va bene. Ma che i metodi con cui i piemontesi realizzarono l’unificazione facessero pensare più a una occupazione che a una liberazione, lo sospettarono gli osservatori stranieri, lo dissero ufficiali e soldati dell’esercito piemontese, lo dimostrarono le stragi di Gioia del Colle, di Teramo, di Casalduni, di Pontelandolfo.

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Incontro e intervista con Maria Grazia

Posted by on Mag 25, 2020

Incontro e intervista con Maria Grazia

MARIA GRAZIA

Ben tosto la mia amabile guida mi fece chiamare per presentarmi il suo antico modello. Io vidi una creatura grande e robusta di cinquanta a sessant’anni, guercia e quasi cieca, ma piena di buon umore e di salute. Essa parlava lestamente, con una voce veramente maschia e in tuono burbero; nonostante mi fece buona accoglienza. L’arrivo del suo benefattore e del suo antico padrone, che aveva forse qualche cosa di più per essa, le cagionò una soddisfazione evidente, ma la sua gioja non aveva nulla di espansivo nè di fragoroso. Si riconosceva nelle sue maniere quell’impassibilità villereccia, che ha la sua sorgente nell’abitudine di lavorare e di soffrire. Il suo costume era affatto moderno e simile a quello delle contadine di Bievre o di Montreuil.

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GRIDA DI DOLORE DEI PRIGIONIERI NAPOLETANI (Pubblicato il 19 febbraio 1863)

Posted by on Apr 24, 2020

GRIDA DI DOLORE DEI PRIGIONIERI NAPOLETANI (Pubblicato il 19 febbraio 1863)

«Il n’y a pas de paix sans justice»

(Lord Clarendon al Congresso di Parigi, 8 aprile 1856)

Nel Congresso di Parigi del 1856, addi 8 di aprile, il conte Walewski, ministro degli affari esteri dell’Impero francese, e presidente dei Congresso, manifestava il desiderio che i plenipotenziari, prima di separarsi, scambiassero le loro idee sa diversi punti che richiedono una adozione, e dei quali potrebbe essere utile l’occuparsi affine di prevenire nuove complicazioni ». E proponeva di fare certe dichiarazioni «sempre e unicamente collo scopo di assicurare per l’avvenire il riposo del mondo» (Tratte de paix signé a Paris, le 30 man 1856, Turin, Imprimerle Royàle, 1856, pag. 144).

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Il castello medioevale di Itri, simbolo della cittadina aurunca di Alfredo Saccoccio

Posted by on Mar 16, 2020

Il castello medioevale di Itri, simbolo della cittadina aurunca di Alfredo Saccoccio

Non vi è paese che non abbia un elemento architettonico che lo caratterizzi, che subito lo richiami alla mente. Itri ha come simbolo il maestoso castello medioevale, una delle più tipiche e vigorose costruzioni difensive dell’intero Lazio, che colpisce maggiormente la fantasia per la sua tempestosa storia, fatta di sanguinosi assedi, di feroci assalti, di orrende stragi, di movimentate e sinistre vicende guerresche, di straordinarie avventure.

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