Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

NATALE A NAPOLI, LE SETTE MERAVIGLIE DELLA TRADIZIONE

Posted by on Dic 22, 2020

NATALE A NAPOLI, LE SETTE MERAVIGLIE DELLA TRADIZIONE

La tradizione del Natale a Napoli comincia con il presepe e passando per la tombola, arriva alle specialità culinarie e dolciarie tipiche di quel periodo di feste. Spaghetti con le vongole, baccalà e capitone, “ciociole”, roccocò, raffiuoli e cassatine, gli struffoli e altro ancora non possono mancare in nessun cenone che si rispetti.

Read More

MILIZIA SECOLARE E ORDINI MILITARI NEL MERIDIONE ITALIANO AL TEMPO DI GIOVANNA I D’ANGIO’ DI GUIDO IORIO

Posted by on Dic 16, 2020

MILIZIA SECOLARE E ORDINI MILITARI NEL MERIDIONE ITALIANO AL TEMPO DI GIOVANNA I D’ANGIO’ DI GUIDO IORIO
  1. La devoluzione dell’ideale cavalleresco

Non è,come facile immaginare, possibile pensare di trovare differenze sostanziali tra strutture e istituzioni di armati (siano essi secolari o legate agli Ordini Militari) del primo periodo di dominio franco-provenzale in Italia meridionale, e quello in cui ha vissuto e regnato Giovanna I d’Angiò (1343-82)[1].

Read More

BORBONI e BONAPARTI di GIACINTO DE’ SIVO

Posted by on Dic 2, 2020

BORBONI e BONAPARTI di GIACINTO DE’ SIVO

Sovrani i più odiati dalla setta sono i Borboni, che il nome loro è congiunto a quanto fe’ di più eccelso l’eu­ropea famiglia, dalla prima crociata sino all’ultima impresa d’Algieri. Eglino furono spada del mondo cristiano, la legge, la ragione; sono egida della proprietà, diga alle ambizioni, propugnatori naturali della Fede; quindi a nemici tienli chi agogna vietate altezze, e rovesciamenti di culti e troni. I Borboni significano il dritto eterno, le sette inventano il dritto nuovo. Però in sul primo scocco del debaccare dicol­larono il buon Luigi XVI, appunto perchè buono.

Read More

Dal genocidio vandeano al “memoricidio”

Posted by on Nov 26, 2020

Dal genocidio vandeano al “memoricidio”

Il tema delle insurrezioni contro-rivoluzionarie nella Francia Occidentale – particolarmente quello delle insurrezioni nella Vandea Militare, episodiche sin dal 1789, ma esplose con grande rilevanza a partire dal mese di marzo del 1793 – ha acquistato una certa notorietà per il mondo dei mass media – attenti sempre e solo a ciò che “fa notizia” e suscita clamore -, grazie all’allocuzione pronunciata da S. Em. il card. Paul Poupard, presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura, il 18 luglio 1993 a Le Pin-en-Mauges, e al discorso tenuto dallo scrittore russo Aleksandr Isaevic Solzenicyn il 25 settembre a Les Lucs-sur-Boulogne (cfr., rispettivamente, Jacques Cathelineau, “il Santo dell’Anjou”, un combattente sotto lo stendardo del Re del Cielo e Onore alla memoria della resistenza e del sacrificio degl’insorti vandeani del 1793 contro la Rivoluzione, in Cristianità, anno XXI, n. 222, ottobre 1993).

Read More