Aveva 78 anni quel guascone di Pasquale Squitieri, morto sabato 18 febbraio dopo un anno di tormenti. Amante del Sud, narratore di un’altra storia di Napoli dalla parte dei più miseri e anche, a volte, dei miserabili. Lunedì 20 febbraio, si sono tenuti i funerali alla chiesa degli artisti in piazza del Popolo a Roma.
Mattina importante vissuta al cimitero di Capua per commemorare i soldati dell’esercito Napolitano delle Due Sicilie nel ricordo del soldato Filippo Ginolfi caduto nella battaglia del Volturno e di Giovanni Salemiche da pochi anni ha raggiunto i suoi commilitoni nel mondo dei giusti. Organizzatore e motore dell’evento, come accade da anni, è stato Giancarlo Rinaldiche come sempre è attento e puntuale nell’organizzazione vivendo la giornata sempre con la massima emozione e partecipazione, riuscendo a coinvolgere i presenti facendoli entrare dalla porta principale. Come s’è svolta la mattinata la si può vedere nel video di seguito.
Dopo la commemorazione del 22 gennaio 2022 della strage avvenuta il 22 e 23 gennaio 1861 per mano dell’esercito invasore piemontese a Scurcola Marsicana, domenica 23 gennaio 2022 alle ore 21 l’Ass.Id. Alta Terra di Lavoro trasmetterà una puntata speciale dedicata a quella tragedia. Il relatore saràFrancesco Maurizio Di Giovine, che già ci ha fatto compagnia quando abbiamo parlato di Borjes, è uno studioso del mondo identitario tradizionalista di lungo corso, carlista e fervente insorgente napolitano, di seguito il link per vedere la trasmissione. Da segnalare l’originale e magnetica sigla di Raimondo Rotondi
Sulla figura di S.A.R. Francesco II come sovrano è stato scritto tanto, era troppo giovane, doveva andare in Sicilia, non doveva dare la costituzione, non doveva dare il potere a Don Liborio Romano e lasciare Napoli, chi più ne ha più ne metta ma forse bisognerebbe fare un’analisi più serena e oggettiva.
Anni fa un mio allenatore di calcio mi diceva sempre “la gente va giudicata per quello che fa e non per quello che dice” e mai come in questo caso l’aforisma calza a pennello quando si parla di Giovanni Salemi che ha avuto tanto affetto e tanta stima da noi comuni mortali ma non sempre, a cominciare da me, i fatti sono stati conseguenti alle premesse.
L’unica persona, i familiari più stretti sono fuori concorso perché l’amore che i figli e i nipoti hanno per Giovanni non è quantificabile e paragonabile, che ha dimostrato e dimostra ogni giorno il suo affetto e il suo legame con il Comandante è, senza temere di essere smentito, Giancarlo Rinaldi come abbiamo già evidenziato nella celebrazione a suffragio a P.zza Vittoria a Napoli a suo ricordo
Anche nel convegno, che da anni si tiene a Capua per ricordare la Battaglia del Volturno nato per volontà di Giovanni Salemi più di 20 anni fa, organizzato da Giancarlo Rinaldi e l’Istituto di Ricerca Storica delle Due Sicilie ad ottobre 2019, è emerso il cordone ombelicare che lega i due suddetti personaggi.
Nel pomeriggio di sabato 5 ottobre 2019 c’è stata la messa commemorativa dei caduti Borbonici e il concerto dei ragazzi del Liceo Musicale Garofano di Capua che hanno preceduto il convegno che ha visto come protagonisti due importanti relatori, Fernando Di Mieri e Pio Forlani.
Nel convegno sono stati anche premiati personalità che da molti anni si adoperano per la causa napolitana ma, soprattutto, è venuto fuori con forza il ricordo di Giovanni Salemi, sembrava fosse seduto in prima fila, e lo si deve soltanto a Giancarlo Rinaldi.
Di seguito i video di alcuni passaggi della Messa, delle interpretazioni musicali dei liceali Capuani e gli interventi del convegno in cui manca, per colpa della tecnologia e del sottoscritto che lo ha fatto sparire, quello del Fernando Di Mieri che comunque ci ha fatto pubblicare il testo integrale che potete leggere prima dei video