Posted by altaterradilavoro on Gen 29, 2023
di Hercule de Sauclieres – Prima versione italiana di Giulio B.G.N.E Venezia: Tip. Emiliana, 1863
CAPITOLO PRIMO
La strategia dei settari
Allorché il Piemonte, spinto da un’ambizione eccessiva, strascinato fors’anche dal genio fatale delle sette rivoluzionarie, intraprendeva, or son quindici anni, a ridurre sotto il suo dominio l’Italia intera, l’opera essendo pericolosa ed in pari tempo gigantesca, fece appello ad ogni cattiva passione della terra: gli ambiziosi, gli avidi, gli audaci, gl’intriganti ed i perversi, tutti quelli che avevano una vendetta da soddisfare, un’utopia da svolgere, e tutti pure quei tali per cui la rivoluzione è una speranza, una fortuna[1]; in fine quelli che non saprebbero vivere senza mettere la Società in qualche pericolo.
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Posted by altaterradilavoro on Gen 19, 2023
Seconda parte
La prima cosa che il Duca fece, stando in Marsiglia, fu quella di farsi conoscere e mettersi di accordo con altri che seguivano i suoi medesimi pensieri, oltreché presentare ad essi Ernesto e dare della sua capacità suprema malleveria.
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Posted by altaterradilavoro on Nov 2, 2022
La cronologia è stata costruita sulla base dei libri che trattano del Sacco di Genova. Per ogni episodio è citata la fonte: tra parentesi quadra viene indicata la lettera identificativa del testo seguita dalla pagina da cui è tratto l’episodio: ad esempio, [M31] significa che l’episodio è tratto da p. 31 del libro I moti genovesi del ’49.
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Posted by altaterradilavoro on Ott 29, 2022
Uomini e fatti di un’Italia da non dimenticare! Stemma araldico “Minerva di Mormanno”
Torino, 24.04.2006 – Premessa. Accogliamo, onorati e con un pizzico di orgoglio, Alberto Maria Minerva, Conte di Mormanno, con un articolo già pubblicato sul Periodico “Europa Reale”, ma aggiornato per questa occasione con commento e nuove interessanti notizie relative alla figura e alle vicende storiche del suo avo Francesco Minerva.
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Posted by altaterradilavoro on Ott 14, 2022
Solo banali e anonimi colori, variamente accostati, campeggiano oggi sui drappi degli Stati contemporanei, prodotti in serie dalla Rivoluzione francese o che trovano comunque la propria origine nelle forze sovversive d’ispirazione massonica o paramassonica: si tratti del tricolore transalpino,
di quello italiano o tedesco o delle stelle e strisce statunitensi, per fare solo qualche esempio.
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