Posted by altaterradilavoro on Gen 19, 2021
Nicola Zitara mi chiese diverse volte di cercare un testo di Samir Amin in cui is parlava di lui – l’ho sempre cercato ma non non sono mai riuscito a trovarlo in rete. Poi un giorno, per caso, mi imbattei in questo documento della https://www.persee.fr/ e mi resi conto che era sicuramente quello che mi era stato chiesto. Peccato, Nicola ne sarebbe stato molto felice. Lo passai ad alcuni amici, ora metto il link permanente sulle pagine del sito eleaml.org – Buona lettura!
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Posted by altaterradilavoro on Dic 31, 2020
NELL’ITALIA MERIDIONALE PEL CAPITANO TOMMASO CAVA DE GUEVA NAPOLI 1865
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Posted by altaterradilavoro on Nov 18, 2020
Ho avuto la ventura di avere vicine delle persone che i santi dei nostri giorni hanno avuto la fortuna di conoscerli, approcciarli, parlare con loro mentre erano vivi e stavano costruendo il loro patrimonio di sofferenze, di lotte, di combattimenti per arrivare a quella tanto agognata santità. Personalmente ho conosciuto, e visitato molte volte Madre Speranza del Gesù quando viveva a Collevalenza di Todi.
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Posted by altaterradilavoro on Ott 1, 2020
governatori e prefetti nelle province napoletane e siciliane (1860-1865)
Sommario: 1. Il “quinquennio lungo”.- 2. Intendenti, governatori e prefetti.- 3. L’eredità pregressa: ogni regime utilizza la burocrazia formatasi in quello precedente.- 4. Il Regno d’Italia e le stimmate di una transizione istituzionale traumatica.- 5. La legge Pica 15 agosto 1863/1409, costituzione materiale delle Province Napoletane annesse.- 6. Il “movimento prefetti” dopo l’Unità (a partire da una prima messa a punto di Ernesto Ragionieri).- 7. Il valzer di prefetti nel Napoletano e in Sicilia durante il “quinquennio lungo”: inevitabile?
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Posted by altaterradilavoro on Ago 31, 2020
Era un bel mattino di gennaio del 1866, e dal Capo Posillipo entrava a tutta macchina un piroscafo, che, dopo pochi minuti, issava bandiera francese: era la Durance, proveniente da Marsiglia. I passeggieri, quasi tutti, erano sulla tolda, taluni ancora in deshabillé, altri in fretta accomodavano la loro toilette, e tutti ammiravano lo stupendo panorama di Napoli, del golfo, delle sue incantevoli colline e la maestà del Vesuvio, la cui cima era in parte coperta di nubi. Le onde tranquille, l’aere tiepido, il limpido cielo, e il sole che sorgeva dietro i monti di Castellammare, rallegravano ed entusiasmavano i passaggieri tutti della Durance.
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