I recenti scontri diplomatici tra Italia e Francia hanno riportato l’attenzione sulle insorgenze antinapoleoniche italiane di fine Settecento, definite «la prima guerra civile dell’Italia contemporanea». Ma solitamente esse vengono riferite alle regioni del Nord, e in particolare alla Lombardia, alla Liguria e alla Toscana, dove veri e propri eserciti popolari si formarono per contrastare la violenza dei «liberatori» (o forse sarebbe meglio dire degli «invasori») francesi. E’ un fatto storico, però, che l’unica insorgenza che riuscì a sconfiggere le truppe di Napoleone fu quella di Napoli del 1799.
L’ Ass. Id. Alta Terra di Lavoro ha rappresentato, per volontà del Comune di Ceprano, presso il Teatro Torre Medievale il giorno 20 agosto alle ore 21:00 l’ inedito spettacolo teatrale , “Voci, Suoni e Canti di Briganti in Terra di Lavoro” che manderemo in onda integralmente giovedi 14 ottobre alle ore 21 sul canale youtube dell’Associazione e che è evidenziato dal link di seguito. Viene narrata la storia iniziando dal 1799 per terminare alla prima Guerra Mondiale attraverso il Teatro e Vi invitiamo a vederlo tutto di un fiato per non perderne l’essenza, alla fine capirete perché. Ringraziamo l’Ass. Sig.ra Anna Letizia Celani che ha voluto fermamente lo spettacolo nella sua Ceprano
Scaletta spettacolo Brigantaggio 2021
Apertura introduttivo con Zampogna
“Terra di Lavoro” Cinzia Zomparelli
Nebbia alla valle musicale
Monologo “Fra Diavolo” di Raimondo Rotondi anticipato da breve intervento di Elena Sorgente su Donna EleonoraPimentel Fonseca
Caprareccia con zampogna
Monologo” Berardo Tancredi e Filippo Mattei” recitato da Raimondo Rotondi
So stato a lavora montesicuro
L’Infinito di Leopardi recitato in napoletano (1830 Napoli)recitato da Massimo Felice Abbate
Serenata corenoausonio
Breve ricordo di Cinzia Zomparelli su Ferdinando II di Borbone morto 23 maggio 1859 in coppia con Elena Sorgente che cita le due righe di Giacinto de Sivo
Monologo “Rosa Antonucci” recitato da Loredana Terrezza dell’Ass. Id. Alta Terra di Lavoro
Ballarella di santa Francesca, zampogna
Monologo “Cosimo Giordano” e “Ferdinando II” recitato da Raimondo Rotondi dell’Ass. Id. Alta Terra di Lavoro post 1860
Ballarella del Matese
Monologo “Mimmo Fuoco”
Stesa e Saltarello con zampogna
Monologo “Civitina” sullo tentativo di stupro che accadevano in alta terra di lavoro e in molise
Canzone arrabbiata
Monologo “Michelina Di Cesare” recitato da Elena Sorgente dell’Ass. Id. Alta Terra di Lavoro
Intro ninna nanna solo voce narrante
Monologo della tratta dei fanciulli “Marietta” accaduta dal 1865 al 1905 in tutta l’alta terra di lavoro (roccasecca, arpino, sora, san biagio saracinisco ecc ecc) e molise
Novena di Sant’Anna
Breve monologo di Cinzia sull’articolo di Matilde Serao per Francesco II 1890
Brigante musolino
Monologo di Raimondo su un reduce della prima guerra mondiale che alla vigilia della seconda guerra parla della sua prigionia in austria
Breve santa Lucia lontana per passare a tammurriata nera
Il viceré Don Pedro di Toledo[1] Marchese di Villafranca entrò a Napoli per la Porta Capuana il 4 settembre 1532. Governò il Regno di Napoli per 21 anni, fino al 23 febbraio 1553. Ebbe due mogli, la prima fu la marchesa Donna Maria Ossorio Pimentel, proprietaria di Villafranca, la seconda fu Donna Vincenza Spinelli, vedova di Don Carlo Caracciolo, sorella del Duca di Castrovillari e del Marchese di Mesuraca. Dalla seconda moglie non ebbe figli ma dalla prima ebbe tre maschi e quattro femmine: Don Federigo, Don Garsia e Don Luigi, Donna Isabella, Donna Eleonora e Donna Giovanna. Don Pietro era il secondogenito di Don Federigo di Toledo, Duca d’Alba.
«”Il vostro Claudio è fuggito, Messalina trema…” Era obbligato il popolo a saper la storia romana per conoscere la sua felicità? » (Vincenzo Cuoco, Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799)
La Repubblica Napoletana del 1799 (a volte anche detta Repubblica Partenopea) fu una repubblica proclamata a Napoli nel 1799 ed esistita per alcuni mesi sull’onda della Prima Campagna d’Italia delle truppe della Francia repubblicana dopo la Rivoluzione francese.