Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

I L    T E M P O    N E L L A    S T O R I A (III)

Posted by on Lug 13, 2022

I L    T E M P O    N E L L A    S T O R I A (III)

     Anche per la tanto  decantata efficienza  e i principi morali che l’invasore era venuto ad imporci il Saint Jorioz ci fa sapere: << … bisognava spregiare e calunniare le intelligenze virtuose ed allontanarle da qualunque ingerenza governativa;(principio applicato alla lettera in tutti i settori della società) occorreva scegliere esuli rinnegati, ambiziosi, inetti, servili e schiavi (Spaventa[1], De Sanctis[2], Poerio, Pica, Massari, Liborio Romano & Co), e concentrare nelle loro mani gli interessi dei due padroni, l’uno vero e l’altro figurato; l’uno maestro compositore e l’altro cieco esecutore; l’uno prepotente e minaccioso, l’altro osservante e fedele … in pochi anni le proprietà si concentrarono a pieno nelle mani dei ricchi, degli speculatori, degli usurai e dei manipolatori … Tu vedi uomini di merito languire. Spopolati gli studi di tanta gioventù». [3]

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Ciociaria?

Posted by on Feb 6, 2022

Ciociaria?

Ciociarìa, o Ciocerìa, è il nome con cui sono identificati alcuni territori del Lazio a sud-est di Roma, senza limiti ben definiti[1]. A partire dal ventennio fascista lo stesso nome è usato impropriamente dalla stampa locale, da associazioni promozionali e manifestazioni folcloristiche come sinonimo di provincia di Frosinone e dell’insieme delle tradizioni popolari del suo territorio[2][3][4]. L’identificazione della Ciociaria con il territorio della provincia è fatta propria dalla stessa Azienda di Promozione Turistica della provincia di Frosinone[5][6].

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Don Pedro di Toledo (Viceré dal 1532 – 1553)

Posted by on Ott 9, 2021

Don Pedro di Toledo (Viceré dal 1532 – 1553)

Il viceré Don Pedro di Toledo[1] Marchese di Villafranca entrò a Napoli per la Porta Capuana il 4 settembre 1532. Governò il Regno di Napoli per 21 anni, fino al 23 febbraio 1553. Ebbe due mogli, la prima fu la marchesa Donna Maria Ossorio Pimentel, proprietaria di Villafranca, la seconda fu Donna Vincenza Spinelli, vedova di Don Carlo Caracciolo, sorella del Duca di Castrovillari e del Marchese di Mesuraca. Dalla seconda moglie non ebbe figli ma dalla prima ebbe tre maschi e quattro femmine: Don Federigo, Don Garsia e Don Luigi, Donna Isabella, Donna Eleonora e Donna Giovanna. Don Pietro era il secondogenito di Don Federigo di Toledo, Duca d’Alba.

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